Vi sono termini che sono usati in modo fuorviante, spesso in ossequio ad una tradizione recepita acriticamente. Questo è quanto accade a due nozioni basilari dell'agire socio-politico, come libertà e potere: in effetti, si tratta di un'identità che, però, viene trasformata in un'erronea contrapposizione concettuale. Ivi, inoltre, si tende ad occultare che de jure non può mai ragionarsi di libertà o potere, in senso assoluto. Invece, almeno potenzialmente, il contrario avviene in via di fatto. Dunque, è qui che si muove il Costituente, impiegando un potere de facto davvero libero, a mo' di un "Dio in Terra". Così, vanno eliminati una serie di fraintendimenti che, in diritto, ricoprono il costituzionalismo contemporaneo. Certo, per sfociare in un ordine legittimo, qualsiasi rivoluzione deve misurarsi con i vincoli dettati dalla storia, sul piano dell'effettività. Ma, in tale ambito, si svolge una lotta extra-giuridica in cui prevale sempre la componente più forte, sotto il profilo intellettuale, caratteriale e materiale. Reciprocamente, in costanza di ordinamento, l'autorità istituzionale fa i conti col reale assetto della società, ove a regnare è soprattutto l'economia.
Libertà, potere, costituzione. Saggio su rivoluzione, potere costituente e rigidità costituzionale
Titolo | Libertà, potere, costituzione. Saggio su rivoluzione, potere costituente e rigidità costituzionale |
Autore | Marcello Piazza |
Argomento | Diritto Diritto di specifiche giurisdizioni |
Editore | Aracne |
Formato |
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Pubblicazione | 02/2012 |
ISBN | 9788854847835 |