In "Contro il discorso della libertà" Lorenzo Chiesa sferra un attacco a tutto campo contro l’ideale falsamente trasgressivo di un’emancipazione totale e senza limiti. La posta in palio non è quindi un supposto “soggetto della libertà” capace di superare l’alienazione una volta per tutte, ma la coincidenza dialettica tra dis-alienazione e ri-alienazione da un punto di vista politico, estetico e religioso. Facendo della psicoanalisi lacaniana il suo principale strumento critico, Chiesa vaglia una serie di autori e di temi, quali la fobia del piccolo Hans e l’“ecologia della paura” di Mike Davis come ugualmente dipendenti da un’ideologia della tolleranza repressiva; l’invettiva di Pasolini contro la degenerazione visiva e biologica dei corpi operata dall'edonismo del consumismo “liberale”; l’errata lettura vitalista che Deleuze offre del teatro estintivo ed escrementizio di Bene; i diversi confronti di Agamben e di Žižek con il retaggio cristiano della “povertà” e dell’“inadeguatezza” in quanto potenzialmente salvifiche; le tensioni inerenti all'antropologia filosofica presupposta dalla politica emancipatoria di Badiou.
Contro il discorso della libertà. Saggi su politica, estetica e religione
| Titolo | Contro il discorso della libertà. Saggi su politica, estetica e religione |
| Autore | Lorenzo Chiesa |
| Traduttori | Laura Basile, Gioele P. Cima, Luigi Francesco Clemente |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Dialectica, 36 |
| Editore | Orthotes |
| Formato |
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| Pagine | 186 |
| Pubblicazione | 04/2019 |
| ISBN | 9788893141963 |

