L'endiadi racchiusa nel titolo dell'opera, Liberalità indirette e tutela dei terzi, riproduce i termini di un'annosa questione all'attenzione del giurista. In un contesto in costante evoluzione si staglia il conflitto assiologico tra il fenomeno delle liberalità indirette e la intricata problematica della circolazione giuridica. Molteplici i piani coinvolti: ogniqualvolta la vicenda traslativa ha ad oggetto la proteiforme categoria delle liberalità indirette, le logiche del traffico giuridico tendono a intersecarsi con i rigidi schemi del diritto successorio, travolgendo non soltanto le regole tradizionalmente previste a garanzia della successione necessaria ma anche, in presenza di determinate condizioni, il legittimo affidamento riposto dai terzi rispetto alla piena validità ed efficacia dell'attribuzione realizzata in loro favore. Nell'incerto basculamento tra atto e risultato, le peculiarità funzionali e strutturali delle liberalità indirette rendono indispensabili trattamenti adeguatamente differenziati rispetto alle donazioni, non trasparendo all'esterno la specifica finalità liberale sottesa all'operazione. Al contempo, lo stesso composito spaccato rimediale prospettato per le provenienze donative si rivela soltanto parzialmente risolutivo in relazione all'obiettivo della garanzia della stabilità dell'acquisto dei terzi, rendendo necessario, de iure condendo, individuare strumenti modulabili in funzione delle peculiarità dei casi concreti alla luce dei princípi di proporzionalità ed effettività.
Libertà indirette e tutela dei terzi
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| Titolo | Libertà indirette e tutela dei terzi |
| Autore | Isabella Martone |
| Argomento | Diritto Diritto di specifiche giurisdizioni |
| Collana | Cultura giuridica e rapporti civili, 52 |
| Editore | Edizioni Scientifiche Italiane |
| Formato |
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| Pagine | 248 |
| Pubblicazione | 10/2025 |
| ISBN | 9788849557534 |

