Cantore di un barcellonismo totale e popolare, fatto di lavoratori e puttane, di storia e malavita, di linguaggi tanto nobili quanto feroci, nessuno ha saputo raccontare la Barcellona del novecento come Manuel Vázquez Montalbán. Sempre cercando di mantenere viva quella memoria storica e politica che qualcuno negli anni ha ingenuamente scambiato per nostalgia della giovinezza e dell'età perduta. E ora che a distanza di tempo la città, assediata dal turismo di massa, non è più quel "paradiso populista" ma si è un po' imborghesita sotto la bandiera dell'autocompiaciuto postmodernismo catalano, il libro di Giuliano Malatesta prova a ricomporre, attraverso la sterminata opera dello scrittore spagnolo, quel pezzo di città-fantasma – il clima culturale dell'epoca, la storia del Futbol club Barcelona, i locali antifranchisti, l'ansia di libertà e di trasgressione dei sessanta, quando Barcellona sembrava molto più vicina a Parigi che non al resto della Spagna – ancora viva sulle pagine ma ormai emarginata dalla realtà. Prefazione di Gianni Mura.
A Barcellona con Manuel Vàzquez Montalbán
Titolo | A Barcellona con Manuel Vàzquez Montalbán |
Autore | Giuliano Malatesta |
Prefazione | Gianni Mura |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
Collana | Passaggi di dogana, 47 |
Editore | Perrone |
Formato |
![]() |
Pagine | 128 |
Pubblicazione | 09/2023 |
ISBN | 9788860047120 |