Questo saggio non ha un titolo. Si tratta di un ritornello che le madri, sempre di meno i padri, ma soprattutto i figli sentono dirsi dagli insegnanti. Da generazioni. Due frasi inutili e senza senso. A cui tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo creduto. È come se gli insegnanti, nascendo, prima del loro lallare, avessero connaturato nel loro dire quel ritornello. È naturale ripeterlo e dall'altra parte è sempre rassicurante sentirselo decantare. E senza alcune assicurazione, la scuola italiana procede, così, da generazioni: avendo le capacità, senza sfruttarle. Sicuramente potendo fare molto di più. Visitilli sintetizza il mondo in cui vivono genitori e figli, studenti e insegnanti. Passa in rassegna il tempo della scuola, compreso quello della scuola a distanza, meraviglioso ossimoro, per nulla poetico. E ritrovando nelle “Lezioni americane” di Calvino la leggerezza, la rapidità, l'esattezza, la visibilità e la molteplicità che mancano ai padri e ai figli. Agli studenti e agli insegnanti. A un Paese che ha le capacità...
È bravo, ma potrebbe fare di più. Ha le capacità, ma non le sfrutta
Titolo | È bravo, ma potrebbe fare di più. Ha le capacità, ma non le sfrutta |
Autore | Giancarlo Visitilli |
Prefazione | Daniele Novara |
Collana | Tempi liberi |
Editore | Progedit |
Formato |
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Pagine | 160 |
Pubblicazione | 03/2021 |
ISBN | 9788861945074 |