Gabriel Albert Aurier (1865-1892), benché scomparso giovanissimo a soli 27 anni, è stato uno degli intellettuali più importanti della fin-de-siècle. Poeta, filosofo, scrittore, teorico e critico d’arte, ha collaborato con le maggiori testate del suo tempo: “Le Moderniste Illustré”, “La Revue Encyclopédique”, “La Revue indépendante”, “Le Décadent” e il famoso “Mercure de France”. Tra i suoi numerosi testi, particolare importanza rivestono gli scritti d’arte, i quali affrontano con spirito acuto e spregiudicato (da critico militante) i principali movimenti artistici a lui contemporanei, dall’Impressionismo al Simbolismo, singole personalità d’eccezione come, per esempio, Vincent Van Gogh, oltreché alcune importanti manifestazioni artistiche quali l’Exposition Universelle de Paris del 1899 e i Salon del 1891. Ogni testo è preceduto da un saggio critico che introduce il lettore alla “scoperta” della prosa suggestiva dell’autore francese.
Scritti d'arte (1889-1892)
| Titolo | Scritti d'arte (1889-1892) |
| Autore | Gabriel Albert Aurier |
| Curatori | Elisa Baldini, Gianluca Tusini, Giuseppe Virelli |
| Traduttori | Agnese Napoletti, Licia Reggiani |
| Collana | Eterotopie, 584 |
| Editore | Mimesis |
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| Pagine | 218 |
| Pubblicazione | 11/2019 |
| ISBN | 9788857556062 |

