Sandro, il protagonista del romanzo, si trova a vivere in ospedale gli ultimi attimi di vita di sua madre, malata di cancro, e in quel momento doloroso e drammatico all'improvviso si rende conto di non essere preparato a sopportare la perdita della persona che in vita è stata la sua stella polare, la sua ancora, il suo gancio di cielo. Ora, sulla soglia della morte, la donna gli preconizza l'addensarsi di nuvole nere sul suo capo e gli confida il nome della persona da cui si dovrà guardare: un orizzonte per il quale Sandro dirà più tardi: «Non siamo noi che chiudiamo gli occhi ai morti, ma sono loro che aprono i nostri». Sandro non riuscirà mai a recidere completamente il cordone ombelicale con la madre, così tenace da condizionare l'intera sua vita, nelle favorevoli e nelle avverse vicende: complice anche la sua indole introversa, quel vincolo lo indurrà spesso ad alzare muri tra lui e il resto del mondo. «Ma l'autunno non sempre deve attendere la primavera per dispensare calore, per accennare un sorriso: può arrivare all'improvviso anche l'estate di San Martino.»
All'improvviso, l'estate di san Martino
| Titolo | All'improvviso, l'estate di san Martino |
| Autore | Federico Randi |
| Collana | Cammei, 142 |
| Editore | Il Ponte Vecchio |
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| Pagine | 240 |
| Pubblicazione | 03/2019 |
| ISBN | 9788865418185 |

