Un fronte della guerra italiana oggi dimenticato, un sistema di occupazione militare sinora ignorato dagli studi. Eppure l’Italia fascista in Montenegro fra 1941 e 1943 sperimentò l’antiguerriglia come non fece altrove nei Balcani durante tutto il secondo conflitto mondiale. Nel quadro della guerra fascista il controllo di quel territorio – incastonato fra la Serbia occupata dai nazisti, lo Stato indipendente croato e l’Albania occupata dall’Italia fascista – rappresentava uno snodo importante. Inoltre il pur piccolo Montenegro offriva agli occupanti risorse economiche cui l’Italia fascista guardava con attenzione. C’era però un problema: i montenegrini mal sopportavano il dominio italiano e nelle montagne della loro regione venne a nascondersi, e ad operare, il cuore della resistenza antifascista e antinazista di tutta la Jugoslavia, compreso Josip Broz Tito. Federico Goddi ricostruisce tutto questo grazie ad un’assai ampia ricerca, scandagliando gli archivi fascisti e traendo spunti dalle storiografia montenegrina. Ne scaturiscono le scelte del Governatorato militare italiano e l’impatto della quotidianità d’occupazione sulla società locale. Da questi studi emerge distintamente come l’azione repressiva degli occupanti fu segnata da un complesso conflitto fra autorità militari con aspirazioni egemoniche e autorità civili. Fronte Montenegro, che si avvale di una presentazione di Nicola Labanca, ribadisce insomma, per quella regione come più in generale, le discrepanze fra i progetti del fascismo italiano e le sue realizzazioni effettive. Prefazione di Nicola Labanca.
Fronte Montenegro. Occupazione italiana e giustizia militare 1941-1943
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Titolo | Fronte Montenegro. Occupazione italiana e giustizia militare 1941-1943 |
Autore | Federico Goddi |
Prefazione | Nicola Labanca |
Argomento | Scienze umane Storia |
Collana | Le guerre |
Editore | LEG Edizioni |
Formato |
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Pagine | 400 |
Pubblicazione | 09/2025 |
ISBN | 9791255212171 |