Siamo sommersi dalle notizie: fra quotidiani, televisione, Internet, ciascuno di noi riceve ogni giorno migliaia di dati. Eppure non ci sentiamo più informati; anzi, questo immenso flusso è dispersivo, ci lascia confusi, ci fa sentire la mancanza di qualcuno che ci aiuti a non naufragare. Così da un po' di tempo in qua i mezzi di informazione hanno preso alla lettera questo bisogno e, invece di darci le notizie, ci dicono direttamente qual è la parte per cui tifare. Dagli appelli-petizioni che sostituiscono gli approfondimenti, ai racconti emotivi, ai dibattiti Tv che prendono il posto delle inchieste: il giornalismo ha risolto il problema del mappare la sempre maggiore complessità del nostro mondo, semplicemente dividendolo in buoni e cattivi. Tanto a noi, invece di capire qualcosa in più della realtà, basta sentirci dalla parte giusta. "Il paese dei buoni e dei cattivi" mette in discussione la voce dei media, che ci fa riscoprire lo strumento migliore per orientarci nel mondo dell'informazione: la nostra libertà.
Il paese dei buoni e dei cattivi. Perché il giornalismo, invece di informarci, ci dice da che parte stare
| Titolo | Il paese dei buoni e dei cattivi. Perché il giornalismo, invece di informarci, ci dice da che parte stare |
| Autore | Federica Sgaggio |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
| Collana | Indi, 25 |
| Editore | Minimum Fax |
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| Pagine | 301 |
| Pubblicazione | 09/2011 |
| ISBN | 9788875213510 |

