«È un canzoniere, "Flow. Storie di alberi e piante", un libro di poesie su un unico tema, e ognuna ha quindi la sua introduzione. Ogni poesia è un albero, o una pianta. […] E siamo anche in un canovaccio di teatro: Pagni ha appreso da tempo la necessità che poesia e teatro tornino a convivere (modelli supremi Eschilo e i tragici, Shakespeare e gli elisabettiani, e, dopo i Fondatori e dopo secoli, Byron, Goethe, Alfieri, e poi Eliot, Luzi, Derek Walcott). […] Dei supremi maestri, dei poeti faro della classicità, il suo è l’Ovidio delle "Metamorfosi" (e accanto il Virgilio non imperiale, quello delle "Georgiche", in cui parla con le piante, radici, fusti, foglie...). […] Pagni conosce anche i fondamentali e quasi ignorati, nella letteratura occidentale, libri d’Oriente sull’anima, come "La lingua degli uccelli" di Attar e le poesie di altri grandi Sufi, Rumi; ha studiato Eliade e Jung, sente il dramma della natura oggi, che è dramma della spiritualità. Ne suoi versi limpidi, semplici, liricamente narranti, parla con le piante e fa parlare le creature vegetali». (Dall'Introduzione di Roberto Mussapi)
Flow. Storie di alberi e piante
Titolo | Flow. Storie di alberi e piante |
Autore | Fabrizio Pagni |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | Plumelia |
Editore | Algra |
Formato |
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Pagine | 88 |
Pubblicazione | 04/2025 |
ISBN | 9788893418164 |