Seguendo il filo rosso del rapporto tra letteratura e contenuti morali, il libro ridisegna una parte importante della storia della novella europea. Sin dal Trecento autori come Boccaccio, Chaucer e più tardi Bandello, Cervantes e Madame de Lafayette, cercarono di capire se le storie profane potessero avere un contenuto di verità. Nella prima modernità, infatti, ciò che chiamiamo «letteratura» era parte dell'etica. Nel bene e nel male: se leggere un racconto, secondo i critici trecenteschi, arreca felicità e guida a una migliore comprensione di sé e del mondo, nel primo Seicento gli stessi racconti sono condannati, censurati, moralizzati e riscritti. Dal Decameron all'ascesa del romanzo, lo scenario è cambiato: per capire la nuova importanza che l'etica assume nel romanzo contemporaneo, occorre ricostruire le mutazioni passate e analizzare l'evolvere delle convenzioni morali, delle poetiche di scrittura e delle pratiche di lettura.
L'etica del racconto. Narrativa, verità e morale da Boccaccio a Madame de Lafayette
| Titolo | L'etica del racconto. Narrativa, verità e morale da Boccaccio a Madame de Lafayette |
| Autore | Enrica Zanin |
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica |
| Collana | Studi e ricerche |
| Editore | Il Mulino |
| Formato |
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| Pagine | 352 |
| Pubblicazione | 09/2025 |
| ISBN | 9788815393142 |

