Eccoci a confronto con "una vita sbagliata", quella che Oreste Spagnuolo ci racconta guidandoci nella banale normalità della morte, nella vita quotidiana di un killer dove le giornate sono scandite da esecuzioni e azioni violente. Lui, però, non è nato malamente. Ci racconta che killer si può diventare per comperarsi un paio di scarpe o per essere ammirati dalle donne, oppure per non dover mai abbassare lo sguardo. Si entra nel "sistema" per disgusto di una vita piccolo borghese, per spavalderia, per noia o indifferenza. Oppure per appartenere a qualcosa e a qualcuno. Per sentirsi grandi e provare il brivido dell'onnipotenza. 'Eravamo rispettati. Ma quel rispetto nasceva dalla paura. Del resto non pensavamo neanche: "Se poi un giorno mi arrestano...'".	 
			
    
    
    Confessioni di un killer. Oreste Spagnuolo: così ho imparato a uccidere
| Titolo | Confessioni di un killer. Oreste Spagnuolo: così ho imparato a uccidere | 
| Autore | Daniela De Crescenzo | 
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Servizi sociali, assistenza sociale e criminologia | 
| Collana | Le gomene, 92 | 
| Editore | L'Ancora del Mediterraneo | 
| Formato | 
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| Pagine | 139 | 
| Pubblicazione | 11/2011 | 
| ISBN | 9788883253058 | 

