Fonte di antichissima sapienza o falso ben congegnato? Un'opera dall'intensissima forza contemplativa e letteraria che da più di sette secoli custodisce il proprio mistero. Frode di imbroglioni, lo definì l'Ottocento positivista. Libro santo e antichissimo lo credono, ancora oggi, gli ebrei ortodossi di tutto il mondo. Ai cabbalisti cristiani, dal Rinascimento al tardo Romanticismo, il Sefer ha-zohar (Il libro dello splendore) ha offerto materiale di propaganda missionaria, grazie alle profezie cristologiche che vi sarebbero adombrate. A storici del pensiero e antropologi appare come il prezioso documento di una rarefatta fenomenologia religiosa. A grandi scrittori come Proust e Borges è sembrato un'inesauribile fonte di racconti e scenografie cosmiche. In questo deposito di arcani ognuno ha trovato ciò che cercava, anche la ricetta della felicità.	 
	
    
    
    Zohar. Il libro dello splendore
| Titolo | Zohar. Il libro dello splendore | 
| Curatore | Giulio Busi | 
| Traduttore | Anna Linda Callow | 
| Argomento | Scienze umane Religione e fede | 
| Collana | Einaudi tascabili. Biblioteca | 
| Editore | Einaudi | 
| Formato |  Libro: Libro in brossura | 
| Pagine | XLII-700 | 
| Pubblicazione | 10/2016 | 
| ISBN | 9788806232481 | 

