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Walter Valentini. Il rigore della geometria, le fratture dell'arte 1973-2017. Catalogo della mostra (La Spezia, 1 aprile-1 ottobre 2017)

Walter Valentini. Il rigore della geometria, le fratture dell'arte 1973-2017. Catalogo della mostra (La Spezia, 1 aprile-1 ottobre 2017)
Titolo Walter Valentini. Il rigore della geometria, le fratture dell'arte 1973-2017. Catalogo della mostra (La Spezia, 1 aprile-1 ottobre 2017)
Curatore
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Collana Arte
Editore Silvana
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 127
Pubblicazione 04/2017
ISBN 9788836636822
 
25,00

 
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La selezione di opere di Walter Valentini qui proposta offre la possibilità di ripercorrere il sentiero della ricerca dell'artista marchigiano dal momento in cui, fra gli anni settanta e ottanta, le sue opere abbandonano la superficie distesa della pittura per giungere a manifestarsi con sorprendenti rilievi spaziali e lancinanti scavi materici. L'artista definiva in tal modo una nuova modalità processuale che gli ha consentito di utilizzare ogni materiale – tela, carta, legno, metallo, terracotta e vetro – e qualsiasi procedimento tecnico – la pittura, la scultura, il disegno e l'incisione calcografica – fino a occupare anche grandi spazi con vere e proprie installazioni che risultano stupefacenti nell'equilibrio della loro "aurea misura progettuale". Gli elementi fondanti della sua poetica sono subito evidenti: la cultura artistica del rinascimento, fatta di armonia e di equilibrio; il senso dello spazio e delle proporzioni proprio dell'architettura; le ricerche astratte dei costruttivisti russi e dei grandi maestri dell'astrazione e dello spazialismo; l'esigenza di dare rappresentazione al finire del tempo, al cosmo, alla memoria; la suggestione e la grande sensibilità per i tanti materiali usati. Il contrasto tra il rigore dei suoi segni geometrici e le inattese fratture e ferite della materia configura il senso più autentico di una dualità entro la quale tutto avviene e si manifesta. Le nozioni di tempo e di spazio perdono allora la connotazione di coordinate certe e misurabili, cioè scientifiche, e diventano invece dimensioni interiori dell'anima, in rapporto come sono a un personale immaginario visivo. Presentazione di Massimo Federici.
 
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