Oltre un secolo è trascorso dall'inizio della psicoanalisi, che nacque in Freud al crocevia tra medicina neuropsichiatrica, scienze umane e psicologia del profondo. I mercoledì viennesi di Berggasse 19, il filone junghiano, il circolo di Eranos, le controversie della Società Britannica di Psicoanalisi, l'innovativo ritorno a Freud di Lacan restano paradigmi storici tesi alla ricerca d'un linguaggio comune (Winnicott), semi del travaglio presente e vivo in quanti pensano e operano nella cura analitica. Il confronto appare meta di speranza, esercizio di tollerabilità di dissonanze e consonanze, orizzonte di ideazioni, sentimenti e comportamenti. Tra immancabili ombre può maturare il riconoscimento dell'oscurità delle forze inconsce, la riconoscenza, sino a sentir pensabile la soglia dell'ignoto. Divenire soggetti responsabili è una realtà psichica che può durare, secondo Erich Neumann, oltre le dittature e le democrazie.
Tempo d'analisi. Paradigmi junghiani comparati. Rivista di psicologia del profondo. Volume Vol. 2
| Titolo | Tempo d'analisi. Paradigmi junghiani comparati. Rivista di psicologia del profondo. Volume Vol. 2 |
| Volume | Vol. 2 |
| Curatore | Antonio Vitolo |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Psicologia |
| Collana | Tempo d'analisi, 2 |
| Editore | Aracne |
| Formato |
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| Pagine | 256 |
| Pubblicazione | 11/2012 |
| ISBN | 9788854853744 |

