Il gioco di potenza nel Caucaso meridionale rappresenta uno dei principali rompicapi geopolitici del sistema internazionale sorto alla fine Guerra fredda. All'indomani dell'implosione dell'URSS l'area è stata riscoperta per il suo tradizionale valore strategico, costituendo il punto di raccordo tra Spazio post-sovietico, Europa e Medio Oriente. Per tale ragione le crisi che hanno colpito Armenia, Azerbaigian e Georgia sono state seguite da una rapida internazionalizzazione, che ha contributo a impedirne la risoluzione. Il Caucaso meridionale è così tornato a rappresentare uno dei principali teatri di confronto tra Stati Uniti e Russia, al cui interno si sono innestate anche le ambizioni di Turchia e Iran. Pertanto, nel lavoro di ricostruzione dei processi politici e dei rapporti di potere tra gli attori che operano nell'area, l'approccio adottato dal gruppo di ricerca coordinato da Gabriele Natalizia è coinciso con il superamento della tradizionale distinzione esterno/interno.
Il Caucaso meridionale. Processi politici e attori di un'area strategica
Titolo | Il Caucaso meridionale. Processi politici e attori di un'area strategica |
Curatore | Gabriele Natalizia |
Prefazione | Antonello Folco Biagini |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
Collana | Nazionalismi, storia e geopolitica, 5 |
Editore | Aracne |
Formato |
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Pagine | 228 |
Pubblicazione | 09/2016 |
ISBN | 9788854889217 |