Quelle di Gianfranco Chiavacci e di Fernando Melani sono due esperienze di vita e artistiche maturate nella stessa città, Pistoia, attraverso un’iniziazione all’arte in modo autodidattico, percorso da entrambi, ma nondimeno in una dedizione totale sancita da un incontro e da un’assidua frequentazione per circa trent’anni. Diversi per estrazione sociale e culturale, i due artisti di giorno in giorno, a partire dalla metà degli anni Cinquanta, convergono per interessi culturali, scientifici, artistici e di pura ricerca cognitiva, al fine di pervenire a una produzione di opere rispondenti a proprie ipotesi procedurali: Chiavacci, interessato all’uso del linguaggio binario matematico finalizzato al conseguimento di immagini base pittorica e non solo; Melani, interessato alla fisica quantistica, di cui assume dati attraverso assidue consultazioni di riviste e opuscoli scientifici per accertare alla luce dell’entità particellare, ovunque presente, la vera realtà della materia da elaborare in esperienze artistiche di carattere sia pittorico che plastico. La mostra pone a confronto una serie di opere dei due artisti, offrendo un repertorio emblematico di un dialogo inesauribile e originale, esemplare di una stagione dell’arte contemporanea di due outsider della conclusione del XX secolo.
Chiavacci e Melani. Arte tra binarietà e particelle
in uscita
Titolo | Chiavacci e Melani. Arte tra binarietà e particelle |
Curatore | Bruno Corà |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici |
Editore | Metilene |
Formato |
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Pagine | 200 |
Pubblicazione | 09/2025 |
ISBN | 9791281348578 |