Il volume ripercorre le vicende dei giornalisti “ebrei” perseguitati in Italia dalle istituzioni politiche e corporative a seguito delle leggi razziali. A partire dal 1938, professionisti, pubblicisti, iscritti agli elenchi speciali dichiarati di “razza ebraica” subirono pesanti condizionamenti, dalla discriminazione all'espulsione dall'albo. La ricostruzione delle loro esperienze – e di quelle delle testate in cui lavoravano – permette di aprire una finestra sulle responsabilità della classe giornalistica in epoca fascista, quando la stampa nazionale divenne una delle espressioni più emblematiche dell'accelerazione totalitaria del regime e il principale motore della campagna antisemita che ne era alla base. Scritto da storici dell'età contemporanea e della letteratura, il libro intende contribuire all'avanzamento della comprensione delle più intime connessioni tra antisemitismo e modernità, tra società di massa e informazione, tra universi professionali e regimi politici, tra giornalismo e potere.
Antisemitismo di carta. La stampa italiana e la persecuzione fascista dei giornalisti ebrei
| Titolo | Antisemitismo di carta. La stampa italiana e la persecuzione fascista dei giornalisti ebrei |
| Curatore | Enrico Serventi Longhi |
| Argomento | Scienze umane Storia |
| Collana | Studi storici Carocci, 428 |
| Editore | Carocci |
| Formato |
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| Pagine | 316 |
| Pubblicazione | 04/2024 |
| ISBN | 9788829024759 |

