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Dizionario del grafomane

in uscita
Dizionario del grafomane
Titolo Dizionario del grafomane
Autore
Argomento Poesia e studi letterari Saggistica
Collana La memoria
Editore Sellerio Editore Palermo
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 260
Pubblicazione 10/2025
ISBN 9788838948879
 
15,00

 
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Il libro è di prossima pubblicazione
Di prossima pubblicazione
Antonio Castronuovo torna a divertirsi e divertirci con questo nuovo volume che raccoglie svariate curiosità su scrittori e intellettuali. Un affascinante repertorio di fatti e fatterelli, stranezze, spigolature e minuzie del mondo letterario. Un elenco di titoli tematici in ordine alfabetico associati per lo più a uno scrittore e a una fonte bibliografica. Scorrono uno dietro l'altro personaggi che hanno scritto troppo, o che hanno scritto con l'ossessione che la loro scrittura non fosse mai abbastanza o mai abbastanza perfetta, o ancora che hanno scritto animati da troppa ambizione. Metodici o indisciplinati, inclini alla stesura perfetta o ossessionati dalla revisione, reclusi alla scrivania o dediti ai piaceri e ai divertimenti. D'Annunzio, oltre ad aver stilato 32.000 versi, era anche un revisore puntiglioso al punto da affermare che «un vero scrittore è colui che impiega una mattinata per apporre una virgola e un intero pomeriggio per toglierla». Louisa May Alcott divenne ambidestra perché lavorando assiduamente al suo "Piccole donne" era arrivata a intorpidire la sua mano destra. Camilleri fu scrittore prolifico, metodico e puntuale come un impiegato delle poste, ma guai se il suo schema di «18 capitoli di 10 pagine ciascuno» non combaciava a fine stesura. Virginia Woolf fra attraversare la vita e trarne un libro o ritirarsi «concentratissimi, tutti su un punto; e senza dover più ricorrere alle parti sparse del proprio carattere, avere dimora stabile nel cervello», non aveva dubbi: per scrivere bisogna abbandonare la compagnia. Queste ed altre le «vite tormentate, allietate da esigue illuminazioni che rifulgono e prontamente svaniscono, facendo però in tempo a restare in un aneddoto, a costituire istanti di curiosità lungo la vita - altrettanto avvilita - di un lettore inguaribile come chi scrive queste righe».
 
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