I climatologi avvertono che "abbiamo poco tempo", ma intanto: le risorse energetiche si esauriscono, popolazioni intere fuggono in cerca di cibo e sicurezza, mentre un sistema capitalistico-finanziario colloca le risorse in mano di pochissimi. Questo il quadro odierno: cosa fare? Italo Calvino, il maggiore intellettuale-scrittore italiano del secondo Novecento, già alla metà degli anni Settanta si poneva lucidamente questi stessi problemi, sintetizzandoli in uno solo: che cosa si deve fare per arginare la "catastrofe"? Il volume esamina come Calvino dibatte questo problema in articoli di giornale, interviste e racconti, e le soluzioni intellettuali e umane che egli propone. Lo scrittore lavora su testi di grandi autori (Gogol', Montale, Pirandello) da cui recupera altri temi e problemi, e rappresenta la catastrofe nell'ultimo racconto di "Se una notte d'inverno un viaggiatore" dal titolo "Quale storia laggiù attende la fine?": una polemica dura contro le approssimazioni, i disordini culturali e mentali, l'incompetenza, la mancanza di progettualità e la cecità di fronte ai dati positivi del mondo che pure nel disordine quotidiano sono visibili (per chi li sa vedere).
Italo Calvino. Quale autore laggiù attende la fine?
| Titolo | Italo Calvino. Quale autore laggiù attende la fine? |
| Autore | Anna Mario |
| Collana | Studi e saggi |
| Editore | Firenze University Press |
| Formato |
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| Pagine | 126 |
| Pubblicazione | 11/2015 |
| ISBN | 9788866558330 |

