Nata a Copenaghen il 7 maggio 1905, Elisa Maria Maioli rivela subito le sue tendenze artistiche, frequenta la Reale Accademia danese di Belle Arti ed espone nella sua e nelle città vicine. Dal Nord, arriva a Palermo nel 1925 per studiare l'arte arabo-normanna e appena due anni dopo sposa l'avvocato Giovanni Boglino, vicino al gruppo di artisti che la giovane frequenta negli studi della Zisa. Cattura subito l'ottica straniata con cui Elisa osserva uomini e cose; il suo espressionismo nordico si mescola a quello meridionale sfumando colori e forme. Gli anni Trenta sono probabilmente il periodo più felice: si intensifica la sua attività espositiva – Milano, Roma, Berlino, la sua Danimarca – e la sua produzione artistica tocca vette altissime con quadri come Lavandaia, Ragazza con bambina e Le alienate, la sua opera più importante. Figura eclettica, accompagna alla pittura il disegno – soprattutto negli anni più bui della guerra vissuti a Santa Anastasia, nel cuore della Sicilia – e più tardi, nella Capitale, anche la scultura. Definita «pittrice ribelle, libera», Boglino è un'artista da riproporre oggi allo sguardo della critica e del pubblico come "pittora" di tutto rispetto, tra le protagoniste più significative della storia dell'arte del Novecento.
Elisa M. Boglino. Un percorso d'arte tra Copenaghen, Palermo e Roma
| Titolo | Elisa M. Boglino. Un percorso d'arte tra Copenaghen, Palermo e Roma |
| Autore | Anna Maria Ruta |
| Argomento | Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici |
| Collana | Profili d'arte |
| Editore | Kalós |
| Formato |
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| Pagine | 120 |
| Pubblicazione | 03/2021 |
| ISBN | 9791280198099 |

