Il libro intende indagare il carattere opaco della cittadinanza femminile, inteso come persistenza di dispositivi socio-simbolici che riconducono costantemente la soggettività delle donne a funzione sociale. Questa dinamica proietta nel presente le sue ombre, producendo nuove forme di assoggettamento. L'opacità che ancora oggi circonda il lavoro di cura — non considerato lavoro, ma attività naturale delle donne, connessa alla maternità e al contesto familiare — è emblematica del funzionalismo del corpo delle donne. Le più svariate forme di disparità che le donne vivono non sono dovute all'incompiutezza delle leggi o ad un deficit dei diritti, bensì alla permanenza della divisione sessuale del lavoro e di una condizione strutturale dei rapporti di potere tra i sessi. Il volume si sviluppa lungo cinque nuclei argomentativi, volti a tracciare un bilancio sulla cittadinanza femminile: cittadinanza, lavoro, welfare, saperi, migrazione. In tali ambiti è possibile rinvenire una rinnovata forma dei processi di addomesticamento del femminile. Il filo conduttore di ogni capitolo è rappresentato dal lavoro. Inteso, nel senso più ampio, come riproduzione della vita (funzione sociale, cura, socializzazione) costituisce l'aspetto su cui si è più esercitato il disciplinamento del corpo femminile. Corpo naturalizzato, a servizio prima della modernizzazione capitalistica e poi sussunto nelle performance della nuova razionalità neoliberale.
Cittadinanza opaca
Titolo | Cittadinanza opaca |
Autori | Angela Ammirati, Elettra Deiana |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
Collana | Saggi |
Editore | Futura Editrice |
Formato |
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Pagine | 133 |
Pubblicazione | 08/2019 |
ISBN | 9788823022324 |