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Prometheus: Humanitas

L'incanto delle muse. Il monte e la biblioteca. Fenomenologia delle muse tra natura e cultura

L'incanto delle muse. Il monte e la biblioteca. Fenomenologia delle muse tra natura e cultura

Riccardo Magni

Libro: Libro in brossura

editore: Prometheus

anno edizione: 2024

pagine: 216

«Nell’elegia di Posidippo, di cui Magni ricorda la natura cletica, ci sono tutti gli ingredienti dell’iniziazione poetica: il richiamo alle Muse, ma anche ad Apollo Cinzio, un oracolo, il riferimento nemmeno troppo nascosto al più famoso, con Esiodo, dei grandi iniziati: Archiloco di Paro. (…) A stupire, non è il carattere canonico della partitura del carme, quando la puntualità con cui il poeta richiama le Muse da tutte le sedi cultuali tradizionalmente attribuite alle figlie della Memoria: le cime dell’Elicona, il Parnaso innevato, l’Olimpo. (…) Quale la “natura” delle Muse, quale il “sacro poetico” e, di conseguenza, come dobbiamo intendere la natura dell’ispirazione poetica? (…) In quest’ottica, le Muse condividerebbero una medesima anima con i poeti… Ugualmente, l’Autore stesso, per esempio quando a lungo discute della tessitura materica dell’ispirazione poetica, sembra andare a caccia di una psyché che accomuni le Muse e il poeta. (…) il lavoro di Riccardo Magni è un racconto delle origini e alle origini dell’ispirazione poetica e la storia della sua colonizzazione del paesaggio del sacro». (Dal saggio introduttivo di Silvia Romani)
28,00

Il poeta ellenistico tra Eros e Muse

Il poeta ellenistico tra Eros e Muse

Riccardo Magni

Libro: Libro in brossura

editore: Prometheus

anno edizione: 2022

pagine: 80

Nella letteratura greca l’amore è un tema dominante: i poeti sono estremamente sensibili a questo sentimento, che sanno descrivere e cantare con straordinaria efficacia. Vi riescono grazie all’aiuto delle Muse: ogni poeta è loro servo devoto. Eros per i Greci è un dio. Chi sia Eros, lo spiega il mito, cioè il libro sacro del popolo greco. Il mito dà di Eros due narrazioni diverse, che corrispondono alle due forme dell’amore. Divinità primordiale, possente e terribile. Questa è la prima delle due declinazioni di Eros. La tragedia insegna l’imprevedibilità della vita, e l’Eros cosmico, tiranno di uomini e dèi, è imprevedibile nel suo agire. Una pazzia, una malattia, un delirio: il lessico che il greco usa per descrivere l’eros tragico evoca l’idea di una forza alterante, sconvolgente, con conseguenze rovinose. C’è poi un altro Eros, un dio ben inserito nel mondo sereno delle divinità olimpiche. Eros è un tyrannos cosmico, contro di lui non c’è difesa. Ma chi è amico delle Muse ha gli strumenti per cantarlo (o maledirlo), quindi per intrattenere con il dio un rapporto più profondo; il poeta e il musico, dialogando con Eros, si espongono ai suoi colpi, ma anche ai suoi doni.
18,00

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