Progedit: Storia e memoria
Uniti per forza 1861-2011
Federico Pirro
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2010
pagine: 192
Quali furono le profonde motivazioni che hanno portato e poi sancito l'Unità dell'Italia? E quali furono le reazioni e gli effetti dei provvedimenti sul territorio e sull'intera popolazione? Di fronte alle odierne minacce scissioniste della Lega e ai molteplici nodi sull'identità italiana, emerge la necessità di scandagliare, attraverso una rivisitazione documentata, il processo che, a partire dal 1861, determinò l'unificazione del mosaico territoriale italiano. Con l'ausilio di una corposa antologia, in questo volume, l'autore ripercorre il secolo e mezzo trascorso, illuminando personaggi, fatti e luoghi dell'identità e rispolverando una ricca ed esaustiva documentazione conservata in armadi con le ante rivolte contro il muro, o troppo frettolosamente riposta negli stessi, come sempre accade, quando vanno preservate comode versioni ufficiali. Una rivisitazione critica di uno squarcio fondamentale della storia del nostro paese che, allo scoccare dei 150 anni serve a tutti, soprattutto ai giovani, per conoscere avvenimenti documentati, indagare e completare ricostruzioni troppo lontane dalle ragioni degli sconfitti.
Leggi razziali in Puglia
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2009
pagine: 224
Quali furono, in Puglia, le conseguenze della legislazione antisemita, varata dal fascismo in Italia tra l'estate e l'autunno del 1938? E quali settori della società privata e della vita pubblica colpì maggiormente? Questo volume ricostruisce i provvedimenti razziali, la propaganda e la persecuzione contro gli ebrei in una regione apparentemente periferica, dove invece lo spirito di accoglienza aveva schiuso gli orizzonti e maturato fermenti culturali. La narrazione, che attinge a testimonianze e documenti in parte inediti, ripercorre le vicende tragiche di famiglie e persone, ma si accentra in particolare su settori e istituzioni di rilevante interesse pubblico: la scuola e l'università, che videro l'espulsione dei docenti ebrei, il mondo dell'informazione, con particolare attenzione alla funzione assunta dalla "Gazzetta del Mezzogiorno", quotidiano nazionale, diffuso soprattutto in Puglia e nelle regioni limitrofe. In queste pagine, l'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea perfeziona indagini avviate una decina d'anni fa, in collaborazione con l'IRRSAE Puglia, l'Archivio di Stato di Bari e diversi organismi scolastici. I risultati di questa nuova pubblicazione costituiscono un'occasione di riflessione sul complesso fenomeno del razzismo e dell'intolleranza, tipici del totalitarismo fascista, che ha avuto effetti rilevanti anche nella realtà pugliese alla fine degli anni Trenta.
Sud e cultura antifascista. Letteratura, riviste, radio, cinema
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2009
pagine: 224
Saggi di: Luigi Abiusi, Giuseppe Bonifacino, Bruno Brunetti, Roberto De Robertis, Florinda Fusco, Vito Antonio Leuzzi, Luigi Marseglia, Franco Martina. Il Mezzogiorno d'Italia non fu direttamente coinvolto dall'epopea della guerra partigiana. E, tuttavia, fu ugualmente terra di grande fervore antifascista: dalla resistenza popolare allo squadrismo dopo la Grande Guerra alla lotta che i suoi figli più illustri intrapresero sul terreno intellettuale al totalitarismo mussoliniano. Tra gli anni del secondo grande conflitto e della catastrofe e quelli della fondazione della Repubblica e della ricostruzione democratica, la cultura meridionale si pose alla testa di un grande movimento di rinnovamento. I saggi raccolti in questo volume sono il risultato - ancora parziale ma scientificamente sistematico - di un progetto di ricerca nazionale che ha inteso rinvenire anche nel Sud alcuni momenti specifici di questa vicenda, guardando al rapporto tra letteratura e società in alcuni significativi scrittori del tempo, e soprattutto tramite la varietà di moderne forme di cultura (letteratura, stampa, radio, cinema, saggistica) affermatesi in quella particolare temperie storica.
La trappola degli aiuti. Sottosviluppo, Mezzogiorno e guerra fredda negli anni '50
Claudia Villani
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2008
pagine: 160
Idee su come aiutare i paesi meno fortunati a percorrere la via del progresso e del benessere circolano già alla fine della seconda guerra mondiale, ma nel dopoguerra l'utopia della modernizzazione universale si scontra con la realtà del nuovo ordine internazionale bipolare. L'industria dell'assistenza all'estero nasce durante la guerra fredda e sono le motivazioni strategiche di politica estera, di politica della sicurezza, di politica economica - delle maggiori potenze a disegnare la geografia e a condizionare obiettivi e strumenti degli aiuti economici (e militari), prima per consolidare i blocchi, poi per allargarne l'influenza ai paesi arretrati. È lo scenario in cui negli anni Cinquanta nasce e si svolge la riflessione teorica sulle cause del "sottosviluppo" e sull'economia dello sviluppo. Questo libro racconta come l'Italia, cogliendo l'occasione offerta dalla crescente attenzione ai problemi delle aree arretrate, proponga il Mezzogiorno come laboratorio delle politiche di sviluppo occidentali in funzione anticomunista e riesca così a massimizzare gli aiuti americani e internazionali a vantaggio del paese intero. Il superamento (o meno) dell'arretratezza del Mezzogiorno diventa una questione di interesse internazionale e un precedente con cui confrontarsi sia per i paesi meno sviluppati del blocco occidentale, sia per i paesi arretrati di recente e nuova indipendenza.
Pietre e parole. Testimonianze sul socialismo in Puglia
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2008
pagine: 336
Il prezzo della stabilità. Gli aiuti americani all'Italia 1953-1961
Claudia Villani
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2007
pagine: 280
Questo volume ricostruisce le delicate vicende dei rapporti tra Italia e Stati Uniti dopo la fine dell'"età dell'oro" degli aiuti (Piano Marshall). Il nuovo ordine bipolare influenza profondamente, sia dal punto di vista dell'economia, sia dal punto di vista della sicurezza e della stabilità, la storia dell'Italia repubblicana. Quali strategie mette in atto l'Italia per massimizzare i vantaggi e minimizzare i vincoli derivanti dalla sua collocazione internazionale? È un momento di difficile transizione del paese, dal punto di vista politico, chiusa la fase del centrismo degasperiano si avvia una faticosa ricerca di nuovi equilibri, come dal punto di vista economico, superate le emergenze della ricostruzione è giunta l'ora delle scelte strategiche per lo sviluppo. Dopo l'ingresso all'ONU e l'archiviazione della questione di Trieste, inoltre, l'Italia aspira a svolgere un ruolo più rilevante all'interno dello schieramento. L'analisi dei negoziati sugli aiuti con gli Stati Uniti negli anni 1953-1961 mette in evidenza come l'Italia abbia tentato di stabilire un "nuovo corso" nelle relazioni con l'alleato egemone, alla luce di più ambiziosi disegni di politica economica e di politica estera.
Benvenuto Max. Ebrei e antifascisti in Puglia
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2007
pagine: 160
"Mi perdonerai? Te i tuoi siete stati sempre di una importanza molto maggiore sulla formazione mia di quanto non mi resi conto sino a poco fa. In quel crollo, voialtri eravate il punto fermo, la saggezza, e il rifugio emozionale per me, giovane rifugiato senza radici vere e proprie. Ed ora che ancora una volta ho rifatto la mia vita in un altro paese, mi manca acutamente quel che mi hai offerto in circostanze simili 25 anni fa". Con questi accenti di grande riconoscenza, il 6 gennaio 1959, da Londra, il medico Max Mayer, ebreo originario di Bonn, esule dalla Germania negli anni Trenta per sfuggire alle persecuzioni di Hitler, si rivolgeva a Tommaso Fiore, ricordandogli il peso che, nella sua formazione, aveva avuto quel gruppo di intellettuali liberalsocialisti che l'avevano accolto a Bari, giovane studente di Medicina, indicandogli la via maestra della democrazia. Il sodalizio che intreccerà nelle famiglie Fiore, Cifarelli, Canfora, Laterza, costituirà un' esperienza indimenticabile e centrale anche quando, ormai laureato ed emigrato in India e poi a Londra, manterrà i contatti con gli amici e maestri di un tempo. Quella vicenda esaltante viene ricostruita, insieme alla tragedia di un'epoca, attraverso il carteggio inedito che, per mezzo secolo, Mayer intrattiene con Tommaso Fiore, Michele Cifarelli, Fabrizio Canfora, con le loro famiglie e con i giovani antifascisti che gli si raccolsero intorno.
La Puglia dell'accoglienza. Profughi, rifugiati e rimpatriati nel Novecento
Vito A. Leuzzi, Giulio Esposito
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2006
pagine: 368
La tolleranza - religiosa, politica e umana - e il confronto multietnico hanno in Italia un importante precedente storico: l'accoglienza che la Puglia ha dimostrato per tutto il '900 nei confronti di armeni, ebrei e slavi di diversa nazionalità, nonché di rimpatriati da Grecia, Dalmazia, Egitto e Turchia. Questo libro, esamina diversi casi ed episodi che testimoniano questa capacità della Puglia di segnare una sua presenza operosa nello scacchiere geopolitico del Mediterraneo. I momenti più significativi furono rappresentati da crisi e da conflitti, che investirono l'area del Mediterraneo. All'indomani dell'8 settembre 1943 la Puglia manifestò questo suo spirito di accoglienza a ex internati, rifugiati, sfollati di diverse nazionalità.
Scuola popolare e formazione degli adulti. L'esperienza di San Ferdinando di Puglia. 1947-1972
Domenico Marrone
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2006
pagine: 144
Come era strutturata la vita della Scuola Popolare nel secondo dopoguerra? In quali forme, con quali mezzi e con quali risultati lo Stato perseguì la lotta all'analfabetismo e la formazione della coscienza democratica del cittadino attraverso la scuola? La Scuola Popolare fu effettivamente quel canale di educazione che lo Stato auspicava? E gli insegnanti furono veramente coinvolti in quest'opera? Sono alcuni degli interrogativi cui prova a rispondere il libro, attraverso una ricerca documentaristica che ha compulsato i circa 150 registri di classe dei corsi popolari dal 1947 al 1972 presenti nell'Archivio della scuola elementare De Amicis di San Ferdinando di Puglia. Emerge che l'azione educativa e didattica degli insegnanti dei Corsi delle Scuole Popolari è stata particolarmente ispirata non solo alle necessità di sviluppare competenze cognitive specifiche ma anche virtù morali e civiche, onde guidare i soggetti a divenire membri consapevoli della società, educarli al senso sociale, alla consapevolezza della propria posizione rispetto alla comunità dei propri simili e a collaborare al bene comune.
Donne, giacobini e sanfedisti nella Rivoluzione napoletana del 1799
Angelo Panarese
Libro: Copertina morbida
editore: Progedit
anno edizione: 2011
pagine: 132
L'autore si sofferma sui risvolti della Rivoluzione in Italia e, in maniera particolare, sul Mezzogiorno d'Italia, dove i giacobini con la Rivoluzione Napoletana avviano un processo profondo di trasformazione della società e dello Stato, processo in cui un ruolo fondamentale è esercitato dalle donne: Eleonora Fonseca Pimentel, Luisa Sanfelice e tante altre conosciute o poco note.
Aldo Moro e la pace nella sicurezza. La politica estera del centro-sinistra 1963-68
Federico Imperato
Libro: Copertina morbida
editore: Progedit
anno edizione: 2011
pagine: 244
Quale fu il ruolo che svolse Aldo Moro nella politica estera praticata dall'Italia negli anni del centro-sinistra? In questo volume, l'autore, utilizzando in gran parte una documentazione inedita proveniente da diversi archivi italiani e stranieri, ricostruisce la politica estera italiana, analizzando l'azione dei tre governi guidati da Moro che si susseguirono tra la fine del 1963 e la fine della legislatura, nel 1968, soffermandosi in modo particolare proprio sull'operato dello statista pugliese. Moro fu uno dei protagonisti della fase politica del centro-sinistra, ponendosi come attivo mediatore tra le diverse anime della coalizione, in particolare tra l'atlantismo di stampo tradizionale predicato da Saragat e dai settori di destra della DC, e l'approccio più ambizioso e spregiudicato di Fanfani, desideroso di ampliare il raggio d'azione della diplomazia italiana, da una dimensione regionale a una esposizione di ambito mondiale. Aldo Moro maturò una spiccata sensibilità per i problemi internazionali, che sarebbe emersa pienamente tra la fine degli anni Sessanta e la prima metà del decennio successivo, quando, in qualità di ministro degli esteri, guidò l'azione internazionale dell'Italia in quella fase definita dagli storici della "grande distensione".
Gli ebrei in Albania. Catalogo dei documenti dell'Archivio centrale di Stato della Repubblica d'Albania. Ediz. italiana e albanese
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2007
pagine: 272
Nell'ambito della ricerca sui rapporti tra la Puglia e l'Albania, l'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, la Fondazione Gramsci di Puglia, unitamente all'Archivio centrale di Stato di Tirana, hanno promosso la raccolta di fonti documentarie sulla storia degli ebrei in Albania. La loro vicenda, nel corso degli anni '30-40 del Novecento, si differenzia da quella del resto d'Europa. La ricerca storiografica, che non aveva concentrato la sua attenzione sulla eccezionalità degli eventi relativi alla situazione albanese, può avvalersi ora di un prezioso strumento di lavoro. Il catalogo dei documenti conservati nell'Archivio centrale di Stato di Tirana consente ulteriori e importanti approfondimenti sulla politica antisemita del regime fascista in Albania, sulla condotta dei militari italiani e tedeschi durante la guerra e sul contributo degli ebrei di diverse nazionalità alla resistenza albanese contro il nazismo.