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Ombre Corte: Frontiere

Femminismo senza frontiere. Teoria, differenze, conflitti

Femminismo senza frontiere. Teoria, differenze, conflitti

Chandra T. Mohanty

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2012

pagine: 254

Da Mumbai a Occupy Wall Street: è questo l'ideale filo rosso che Chandra Talpade Mohanty traccia nella prefazione all'edizione italiana del suo "Feminism without Borders". Dal sud al nord del mondo, le donne sono protagoniste dei movimenti di lotta nati per denunciare e combattere gli effetti perversi dei processi di globalizzazione economica. Le loro battaglie contro lo sfruttamento, la privatizzazione dei beni comuni, la riproposizione di assetti patriarcali costituiscono il terreno di nuove forme di soggettività femminile, ma anche di costruzione di solidarietà transnazionali, di legami fra i femminismi del nord e del sud del mondo, dopo che si sono svelati i meccanismi che hanno riproposto, anche nei rapporti fra donne, dinamiche di potere caratterizzate da logiche di classe, razza ed etnia. Proprio a partire dalle tensioni e dal riconoscimento delle asimmetrie di potere che storicamente hanno attraversato i movimenti delle donne a livello globale, infatti, si possono individuare per Mohanty nuove forme di solidarietà che hanno come sfondo comune l'anticapitalismo e l'antimperialismo. I saggi qui raccolti discutono quindi questioni cruciali della politica e della riflessione teorica femminista contemporanea: il rapporto tra riconoscimento delle differenze e ricerca di un nuovo universalismo; il nesso tra riflessione teorica e attivismo femminista.
22,00

Global labour history. La storia del lavoro al tempo della «globalizzazione»

Global labour history. La storia del lavoro al tempo della «globalizzazione»

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2011

pagine: 143

"Globalizzazione", delocalizzazione produttiva, precarizzazione, flussi migratori, organizzazione e condizioni di lavoro, crisi economica e finanziaria: sono queste alcune delle questioni centrali del mondo attuale ed è questa la materia prima di cui è fatta la Global labour history, un approccio storiografico di cui si discute ovunque nel mondo e che i sei scritti raccolti in questo volume presentano per la prima volta al pubblico ita-liano. Dialogando con sviluppi quali quello della World History, che stanno profondamente trasformando gli studi storici su scala globale, la Global labour history apre la storia del lavoro in direzione di nuove figure ed esperienze, collocate oltre il tradizionale primato della classe operaia industriale definita in termini nazionali. In questo modo, offre anche preziosi strumenti per l'analisi della composizione del lavoro vivo contemporaneo. Ne emerge uno sguardo globale e di lungo periodo sulle trasformazioni del lavoro e della società, capace di rompere le gabbie dell'eurocentrismo e del nazionalismo. Una rivoluzione storiografica e, insieme, uno strumento fondamentale per comprendere quanto sta cambiando nelle nostre vite e nel mondo in cui viviamo.
15,00

Decolonizzare la follia. Scritti sulla psichiatria coloniale

Decolonizzare la follia. Scritti sulla psichiatria coloniale

Frantz Fanon

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2011

pagine: 173

Nell'opera di Frantz Fanon, racchiusa in un periodo di pochi anni (1951-1961), prendono voce temi decisivi che non smettono d'interrogare il dibattito sulla condizione postcoloniale: le contraddizioni delle borghesie nazionali negli anni dell'indipendenza, lo spettro del razzismo e la sua oscura riproduzione nello Stato moderno, la costruzione della soggettività africana. Con l'ostinazione di chi aveva scritto "Ci sono troppi imbecilli su questa terra, e poiché lo dico, si tratta di provarlo", nei lavori qui raccolti, per buona parte mai tradotti in italiano, Fanon ripercorre con altrettanta sistematicità le teorie psichiatriche e psicanalitiche dell'epoca. La sua è urìar-cheologia sovversiva che, di quelle teorie, rivela limiti e paradossi: un'etnologia critica dell'Occidente. Con toni a tratti profetici, i suoi scritti disegnano una fenomenologia politica del corpo coloniale nella quale affiorano molti dei problemi con i quali si misurano oggi l'etnopsichiatria e l'antropologia mèdica critica: la violenza quotidiana e invisibile che secerne la sofferenza dei dominati, il difficile incontro fra il clinico occidentale e il corpo inquieto dell'immigrato, Yeconomia morale delle sue menzogne. La psichiatria, chiamata da Fanon a riconoscere che è "impossibile guarire" in un contesto di oppressione e di arbitrio, è invitata in queste pagine a interrogare conflitti e omissioni, e a confrontarsi con l'enigma politico della differenza, della malattia e della cura.
16,00

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