Olschki: Studi pichiani
La collezione libraria Pico-Grimani. Gli inventari «M» e «Correr»
Giovanna Murano
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2023
pagine: 364
Il volume presenta l'edizione di due inventari della collezione libraria Pico-Grimani. Il primo è stato redatto nel 1498 in occasione dell'acquisto della biblioteca di Giovanni Pico della Mirandola da parte del cardinale Domenico Grimani. Il secondo, conservato a Venezia, elenca poco più di novecento volumi rimasti in una soffitta veneziana almeno fino al 1572. Tra i libri, provenienti dal lascito di Domenico Grimani, si riconoscono alcuni importanti manoscritti già appartenuti a Pico.
Compendio delle cose mirabili di Caterina da Racconigi
Giovanni Pico della Mirandola
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2023
pagine: CVIII-282
Negli ultimi anni della sua vita Gianfrancesco Pico dimostrò un assiduo interesse per la figura della mistica piemontese Caterina Mattei. Dalla diretta frequentazione con la religiosa e da preesistenti documenti agiografici ricavò i materiali poi confluiti in quest'opera, che per la ricchezza della casistica prodotta e la puntualità dei riferimenti dottrinali si propone come una summa del pensiero di Pico sui temi a lui più cari della profezia, del miracolo, del sovrannaturale.
«Magia naturalis» e «scientia cabalae» in Giovanni Pico della Mirandola
Flavia Buzzetta
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2019
pagine: 344
Questo studio si propone di ricostruire i tratti salienti di una teoria coerente e omogenea della magia nei suoi rapporti con la cabbala nel pensiero di Giovanni Pico della Mirandola. Attraverso un esame delle opere redatte tra il 1485 e il 1487, si mette in rilievo il ruolo centrale che la magia naturalis e la scientia cabalae hanno assunto nelle riflessioni del Mirandolano e nel suo progetto di definizione di un sapere universale.
Lettere
Giovanni Pico della Mirandola
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2018
pagine: 202
Questo studio presenta la prima edizione critica delle lettere di Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494) costituita a partire dalla silloge curata dal nipote Giovan Francesco Pico della Mirandola e stampata a Bologna nel 1496. Tale edizione intende proporre il corpus epistolare del Conte di Concordia e Mirandola in modo filologicamente corretto e sulla base di un’esaustiva recensione di manoscritti e edizioni a stampa quattrocentesche e cinquecentesche contenenti materiali epistolari.
Dialogus de adoratione
Giovanni Pico della Mirandola
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2017
pagine: XII-170
Il Dialogus de adoratione si incentra sull’adorazione delle immagini religiose e risulta essere allo stato attuale la prima e unica opera in cui Gianfrancesco Pico della Mirandola abbia esposto in modo articolato la propria posizione in merito alla Riforma. Questo volume offre la trascrizione e la traduzione italiana del Dialogus (composto in latino agli inizi del 1524 e mai pubblicato) in edizione critica, con il corredo di un’ampia introduzione sulle circostanze storiche e su alcuni significativi aspetti relativi alla stesura dell’opera.
«Conclusiones nongentae». Le novecento tesi dell'anno 1486
Giovanni Pico della Mirandola
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2017
pagine: XXXVIII-196
Le Novecento Tesi (Conclusiones nongentae) furono la prima opera a stampa del conte Giovanni Pico della Mirandola. Pubblicate a Roma nel dicembre del 1486, esse compendiavano l'avventura intellettuale di un principe della Padania assetato di letteratura e filosofia, un'esperienza maturata a contatto coi centri più vivaci della cultura d'epoca e coi libri più stimolanti che la fioritura umanistica metteva a disposizione. Tuttavia, a causa del loro carattere inconsueto e controverso, già dal 1487 gli esemplari a stampa diffusi furono ritirati dalla circolazione e in qualche caso bruciati pubblicamente, condannando le Tesi all'oblio almeno fino alla seconda metà del Cinquecento. Da allora, non furono più pubblicate e non furono mai tradotte. Riproporle ora, a più di cinquecento anni dalla morte di Giovanni Pico, vuoi dire risalire al periodo germinale del suo pensiero e della sua fama di eroe intellettuale; ma vuoi dire anche restituire un documento di primaria importanza per inquadrare un momento di estrema audacia del pensiero rinascimentale.
Giovanni Pico e la cabbalà
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2014
pagine: XIV-292
Il ruolo di Giovanni Pico nella diffusione in occidente di testi e concezioni della tradizione esoterica ebraica è indubbio. Eppure sono ancora poco studiate le sue fonti, la dipendenza dai suoi collaboratori e le alterazioni della sua dottrina causate dall'oscillante fortuna del suo pensiero. Si intende colmare qui questa lacuna, proiettando gli interessi del Mirandolano sullo sfondo delle dinamiche intellettuali del suo tempo e analizzando i meccanismi della ricezione della cabbalà pichiana in età moderna e contemporanea.
Gersonide. Commento al «Cantico dei cantici» nella traduzione ebraico-latina di Flavio Mitridate
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2009
pagine: XIV-208
Il volume esamina la traduzione latina del Commento al Cantico dei Cantici del filosofo provenzale Levi ben Gerom (1288-1344), altresì noto come Gersonide, traduzione che si conserva alle carte 5r-54r del ms. Vat. Lat. 4273 e che figura nel novero delle opere ebraiche tradotte dall'ebreo convertito Flavio Mitridate su richiesta di Giovanni Pico della Mirandola. Il testo latino della versione, editato sulla base del manoscritto e raffrontato con l'originale ebraico, viene qui presentato corredato di ampia introduzione e note.
Antonio Bernardi della Mirandola (1502-1565). Un aristotelico umanista alla corte dei Farnese. Atti del Convegno (Mirandola, 30 novembre 2002)
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2009
pagine: XXII-204
Antonio Bernardi fu un esponente di rilievo della poliedrica comunità degli umanisti aristotelici rinascimentali. Entrato alla corte del papa Paolo III Farnese, godette di ampia libertà di espressione, di cui fece uso per esporre pubblicamente le proprie peculiari interpretazioni dei testi aristotelici. Primo autore italiano a far menzione di Pietro Ramo, Bernardi propugnò tenacemente il primato speculativo del pensiero dello Stagirita, rigettando però nel contempo l'intera storia delle interpretazioni dell'autore antico.
Nello specchio del cielo. Giovanni Pico della Mirandola e le Disputationes contro l'astrologia divinatoria. Atti del Convegno di studi (aprile 2004)
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2008
pagine: VI-168
Giovanni Pico lasciò inedito, alla sua morte, un monumentale manoscritto dedicato alle sue "Disputationes" contro l'astrologia divinatoria, nel quale prese fermamente posizione contro la superstizione astrologica. Il volume raccoglie gli atti del convegno dedicato a questa ultima fatica pichiana e al rilievo che essa ha nel quadro del pensiero filosofico rinascimentale. Nel libro sono raccolti i contributi di vari studiosi che danno conto delle discussioni e delle interpretazioni più recenti sul pensiero del Filosofo di Mirandola.
Pichiana. Bibliografia delle edizioni e degli studi
Leonardo Quaquarelli, Zita Zanardi
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2005
pagine: 434
La bibliografia si apre con una serie di saggi introduttivi sulla diffusione degli scritti pichiani in Italia e all'estero, cui segue una catalogazione ampia e dettagliata delle edizioni a stampa delle opere di Giovanni Pico e del nipote Giovanni Francesco, che ne trasmise l'eredità culturale, a partire dalla editio princeps bolognese del 1496 fino al 2005. Completa l'opera una ricca bibliografia degli studi apparsi negli ultimi due secoli. Chiude il volume un articolato apparato di indici.