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Nuova Cultura: La zattera di Neurath

Orizzonti in sospensione. Ralf Dahrendorf e la democrazia rappresentativa

Orizzonti in sospensione. Ralf Dahrendorf e la democrazia rappresentativa

Giuseppe Abbonizio

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2018

pagine: 260

Nel pensiero politico di Ralf Dahrendorf un tema ricorre costantemente, sia che si tratti di liberalismo sia della democrazia rappresentativa: le costituzioni politiche sono radicate nelle strutture sociali, stato politico e stato sociale sono mutualmente interdipendenti. In assenza di specifiche strutture sociali, la democrazia rappresentativa non può divenire effettiva, e quindi corrispondere a una realtà evidente perfettamente valutabile. Ancora. Le strutture sociali pongono limiti molto ristretti all'effettività delle forme politiche. Esistono, in altri termini, precisi elementi strutturali che permettono l'oggettivazione della democrazia liberale, e non altri. Si tratta certo di una concezione che deve molto a Tocqueville, la sua immagine illumina il pensiero dahrendorfiano sulla democrazia. Pur tuttavia non è l'unico elemento ricorrente. Ideale e reale qui si confrontano. L'idea di democrazia, infatti, si misura con la realtà sul terreno della prassi politica. Non a caso Ralf Dahrendorf è presente in quattro diversi parlamenti in cui ha visto all'opera il cambiamento senza violenza, l'argomentazione razionale, l'espressione della maggioranza e il controllo del governo.
29,00

Ulisse legato. Lo Stato in Europa tra democrazia antieconomica e tecnocrazia impolitica

Ulisse legato. Lo Stato in Europa tra democrazia antieconomica e tecnocrazia impolitica

Giuseppe Casale

Libro

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2018

pagine: 188

Piaccia o non piaccia, l'Unione europea è una realtà, tanto più manifesta quando i governi nazionali lamentano di non potere intervenire come i cittadini richiedono. Partendo da quest'evidenza, il libro intende individuare le logiche istituzionali del "tripode dell'impolitica europea", esplicitando i coerenti presupposti del paradosso che vede delle istituzioni sovranazionali trovare nella loro natura non elettiva la radice legittima del compito di predeterminare le opzioni di governi democraticamente eletti. L'allegoria di Ulisse che chiede di essere immobilizzato per resistere alla seduzione delle sirene fa da sfondo alle analisi sulla convenienza che lo Stato trova nella "politica delle mani legate", impedendosi di cedere alle tentazioni del consenso e per esse acconsentire alle domande antieconomiche cui la democrazia espone. Le riforme e le strette sui bilanci imposte in conseguenza dell'"eurocrisi" degli scorsi anni confermerebbero l'utilità di istituzioni che, con l'orecchio fisiologicamente insensibile al "canto delle sirene", sappiano trattenere i governi da indirizzi non più sostenibili, sostituendosi al timone in virtù delle proprie competenze nautiche.
23,00

Le avventure della modernità in Augusto del Noce

Le avventure della modernità in Augusto del Noce

Paolo Armellini

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2017

pagine: 306

Il pensiero politico di Augusto Del Noce si caratterizza per una complessa interpretazione della modernità. La modernità come tale va per lui contestata nel suo significato assiologico perché la sua problematizzazione è la condizione filosofica e politica per immaginarne un esito che permetta invece di recuperare il valore della persona umana come luogo dell'apertura alla trascendenza e come prima pietra dell'edificio sociale. Diversa è stata l'ermeneutica della modernità offerta da Del Noce, che contro la rivoluzione intesa come tentativo di sostituire la religione nell'opera di liberazione dell'uomo dall'alienazione, vede invece nel risorgimento una categoria ancora feconda di possibilità di libertà per l'uomo dell'epoca della secolarizzazione. Di fronte ai dilemmi delle odierne società liberaldemocratiche, la visione personalistica, che fa dell'uomo un essere dotato di un principio di dignità infinito, rimane il retaggio di quelle figure della nostra tradizione ottocentesca che, lungi dall'avere esaurito sue potenzialità, offre per lui ancora delle risorse per la salvezza di ciò rimane di più prezioso dell'umanesimo europeo.
29,00

Il pluralismo al bivio. Popolo, elités e istituzioni fra economia e politica

Il pluralismo al bivio. Popolo, elités e istituzioni fra economia e politica

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Cultura

anno edizione: 2017

pagine: 370

«Stare insieme, sulla faccia della terra, è diventato un compito quotidiano. (…) Sicuramente il terzo millennio sarà ricordato per aver iniziato un tratto di questa storia: la storia della convivenza degli esseri umani al plurale su tutta la terra». Il rebus pluralista è il problema per eccellenza del nostro tempo. Il problema è forse risolvibile. La libertà individuale e la giustizia sociale, la dignità della persona e la cultura, nella sua pluralità storica di forme morali, religiose, linguistiche e civili, possono convivere, anzi convivono in una miracolosa quanto ovvia sintesi: la natura umana. La filosofia politica e del diritto, la scienza politica, la storia delle idee e i vari metodi delle scienze sociali suggeriscono nelle pagine che seguono alcune risposte, pongono ulteriori dubbi e propongono nuove domande.
38,00

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