Mucchi Editore: Proposte

L'autore racconta la vita del padre che, nato agli inizi del '900 è stato testimone degli avvenimenti più significativi della storia del secolo. Questo racconto di esperienze raccoglie le memorie di Arturo e fa rivivere al lettore qualche momento della vita quotidiana, fino agli anni Cinquanta; lo porta ad Addis Abeba, lo rende partecipe della spedizione dello CSIR e dell'ARMIR in Russia durante la seconda guerra mondiale. Episodi allegri, tristi, tragicomici e piacevoli. Corredati anche da riproduzione di documenti originali.

Una Parigi banale e romantica: una Parigi di strade sempre diverse eppure sempre uguali; una Parigi dove perdere il proprio nome e lasciarsi alle spalle ciò che è troppo difficile da ricordare. Questo lo sfondo sul quale Alfredo, Flo, Virginia e Stella ricompongono l'enigma di un passato doloroso che, attraverso le note di un basso elettrico, riaffiora all'improvviso, intrecciandosi ad un presente confuso ed instabile, consumato nella vana attesa di ritrovare ciò che non può più tornare.

La protagonista è una persona comune con famiglia, interessi, lavoro. Un giorno, come un'onda anomala arriva nella sua vita una malattia che fa paura a tutti. Il carcinoma mammario. Lei che ha sempre tenuto in particolar modo alla sua persona si trova a combattere un mostro molto più forte di lei, almeno in apparenza. Ma proprio perché non è una che molla è pronta a combattere e vincere la guerra, perché lei vuole vincere.

L'autrice si propone di comunicare emozioni e sensazioni attraverso le sue poesie. Ripercorre, come al tempo della morra, gli elementi della natura, dall'alto di uno sguardo che plana sulla terra di Basilicata. Le nuvole che offuscano a tratti la luce del sole rendono i chiaroscuri del paesaggio delle rime dell'autrice che, fedele al dictat della sua terra, fa echeggiare i suoi versi come canti nelle vallate dei mitici Greci.

Il significato di philia in greco è "amicizia". Ma il termine ha altre sfumature semantiche, che l'autore ha cercato di esprimere in tutte le loro gradazioni. La raccolta è costellata da citazioni di filosofi di ogni epoca. Se philia è il polo positivo della raccolta, il polo negativo, l'antagonista, va cercato nel "male di vivere" montaliano, nella tristezza, nel "teater morbus" che distrusse Catullo e Lucrezio, nell'acedia di Petrarca fino ad arrivare al "tedio" leopardiano, allo spleen di Baudelaire o al male oscuro di Giuseppe Berto.

Ne "La natura del cuore", seconda raccolta di poesie e massime del ragazzo modenese, sentiamo che una salvezza sarebbe possibile, solo se ci soffermassimo a considerare la realtà da una inquadratura più idealistica, capace di trarre solo la parte più intima ed emotiva dell'essere umano. Capiremmo che il centro delle emozioni più profonde e coinvolgenti risiede nella sensibilità, nel momento in cui trapassiamo la semplice forma per giungere alla sua sostanza, alla manifestazione della sua più ultima e innocente goccia di purezza. In queste pagine ciò che conta sottolineare è il crollo dell'opposizione binaria spirito/carne. In questa prospettiva, l'abilità dissolvente di questo contrasto porta a concepire i due elementi non più come uno il contrario dell'altro, e quindi capaci di escludersi vicendevolmente, ma come parti necessarie ed omogenee di un nucleo indivisibile che tende verso il medesimo obiettivo: la ricerca della Felicità.

Il percorso affettivo di ognuno è costellato di gioie e dolori, in gran parte dolori probabilmente. Almeno per quanto riguarda il periodo adolescenziale, in cui l'individuo è sicuramente più debole, ma anche più edonista e cinico, intriso di una sensibilità del tutto particolare. Alcuni versi di questo libro confermano quanto detto: delusioni forti, violente, burrascose portano sentimenti seri, gravi, distruttivi. Così abbiamo "Amore e Psiche"o "The skeleton wood", o solo parole non codificate da un titolo. La difficoltà di tenere gli occhi aperti è sintomo di un disagio letale, di un abbandono delle forze che però non deve esistere.