Moretti & Vitali: I volti di Hermes
Nelle pagine dell'anima
Bianca Garavelli
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2010
pagine: 297
Un vero scrittore non rinnega mai sé stesso, lavora in continuazione all'unico libro nel quale, di titolo in titolo, è destinato a riconoscersi. In questo senso "Nelle pagine dell'anima" è il libro di un vero scrittore, anzi: di una vera scrittrice. Ed è, ancora una volta, un libro nel segno di Beatrice, colei che accompagna e che rende ragione. Chi conosce l'opera narrativa di Bianca Garavelli sa bene che, anche quando il riferimento non è esplicito, la donna amata da Dante è una presenza irrinunciabile, motore e nel contempo punto di approdo della vicenda. Con una differenza importante: mentre nella Commedia Beatrice è l'altro da sé, la perfetta differenza alla quale il viandante ultraterreno cerca inutilmente di adeguarsi, per Bianca Garavelli l'identità di genere con "la Beatrice" apre scenari inattesi, anche sul versante critico. Ecco dunque che le recensioni, le note e le interviste raccolte in questo volume possono essere interpretate come tappe in un cammino di scoperta di sé e della propria personalità letteraria. Non casuale, in questa prospettiva, è la centralità rivestita dalla figura di Maria Corti, che per Bianca è stata maestra di letteratura, e di letteratura come atto di comprensione del mondo mediante una strumentazione variegata e cangiante. Pagina dopo pagina, andando alla ricerca della propria dimensione di Beatrice, Bianca porta davvero allo scoperto la sua anima di scrittrice e, come piace a lei, di "letterata".
Epifanie del quotidiano. Veli e bagliori nella poesia italiana contemporanea
Roberto Caracci
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2010
pagine: 193
Non ci sono che i poeti, talvolta, ad aprirci gli occhi sui piccoli miracoli della realtà quotidiana. Quelle epifanie che lacerano il velo delle cose che ci circondano, la cortina delle abitudini, e illuminano l'esperienza con lampi improvvisi di significato. Dopo le grandi epifanie di Proust e di Joyce, capaci di gettare fasci di luce metafisica sull'esistenza dell'uomo moderno, ritroviamo qui più umilmente piccole rivelazioni, tracce di senso, fuggevoli bagliori, che trapelano nel tessuto dei gesti quotidiani, nel grigiore dei paesaggi urbani, tra le stesse pareti dei nostri appartamenti. È un filone della poesia italiana contemporanea, che questo libro - nato dalla viva esperienza di un cenacolo letterario milanese - racconta attraverso tredici saggi su altrettanti poeti, accomunati da questo sguardo 'doppio', che legge nella realtà di ogni giorno una sorta di trascendenza minimale, una luccicanza epifanica che rinvia ad altro, a ciò che è dietro la semplice visione. Ma per cogliere questa sommersa radiosità epifanica, nella lirica contemporanea, il libro suggerisce e sviluppa un approccio critico nuovo, ermeneutico ed empatico, metamorfico e narrativo, che superi le fredde griglie del formalismo strutturale e stabilisca tra critica e testo un circolo virtuoso, dove il testo venga vissuto come soggetto e non semplicemente oggetto di analisi.
Riflessi da un paradiso. Scritti sul cinema
Attilio Bertolucci
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2008
pagine: 509
Per Attilio Bertolucci la scoperta, tra il 1925 e il 1928, del cinema in alcune delle sue opere e dei suoi autori supremi (Chaplin, Dreyer, Stroheim, Hawks, Murnau), fu una specie di folgorazione amorosa, di illuminazione erotica e mistica. Allora il cinema era muto, e la pura forza delle immagini in movimento aveva in sé qualcosa delle rivelazioni assolute, tali da cambiare radicalmente il modo di vedere il mondo. A quell'incontro Bertolucci sarebbe rimasto sempre fedele. Nella sua poesia il "racconto" della vita attraverso lo scorrere di volti e luoghi nel flusso del tempo, e l'improvviso apparire di figure epifaniche, ha spesso un chiaro imprinting cinematografico, mentre nella sua opera critica spiccano gli innumerevoli articoli dedicati a quei film di cui, per anni e anni, egli si sarebbe nutrito come di un indispensabile pane e vino quotidiano. Di quei testi il presente volume raccoglie la parte più sostanziosa, frutto delle collaborazioni instancabili del poeta alla "Gazzetta di Parma" e a "Giovedì". Sia negli schizzi composti al volo, all'impromptu, per la prima testata, sia negli scritti più ampi e meditati, concepiti per la seconda, sempre l'acume interpretativo e il talento affabulatorio si sposano per restituirci i nodi cruciali di un film, le ragioni essenziali, nel bene e nel male, del lavoro di un regista.
Letteratura come desiderio. Studi sulla tradizione poetica italiana
Daniele Piccini
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2008
pagine: 328
In questo libro, Daniele Piccini attraversa un largo braccio della tradizione letteraria italiana, specialmente poetica, con l'occhio rivolto al motivo che la rende un insostituibile vettore di movimento, viaggio, azzardo. Dallo Stilnovo, con la diade Dante-Cavalcanti, a Petrarca, culminando in Leopardi e in certo Novecento, da Campana e Pavese a Luzi, è come se la poesia, che l'autore indaga edificasse e mantenesse in essere la possibilità di un ipotetico mondo che non si è mai avverato, rilanciando continuamente il moto del desiderio per qualche cosa che non si può incarnare. La parola poetica rivela a Piccini la sua natura di permanente tensione desiderante: per questo suo intenso investimento emotivo e conoscitivo, la parola della poesia si rivela in questo libro non solo come mezzo e tramite, ma come luogo principe della manifestazione del desiderio.
Essere poeta
Ralph Waldo Emerson
Libro: Libro rilegato
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2007
pagine: 107
Tra i padri fondatori della letteratura americana, Ralph Waldo Emerson (1803-1882) è senz'altro una delle figure più intense, ricche e geniali, sebbene ancora poco nota al pubblico italiano. Poeta, filosofo, conferenziere, oratore antischiavista, pastore della Chiesa Unitariana, critico e agente letterario, traduttore di Dante, di Michelangelo e di poeti persiani, è stato la punta di diamante del movimento trascendentalista e del "Rinascimento americano". La sua poesia ha ricevuto alte espressioni di stima da lettori quali Borges e Robert Frost, e il suo lavoro critico ha contato in modo decisivo per l'opera di Nietzsche. Harold Bloom lo ha definito "la figura centrale della cultura americana". Il presente volume raccoglie tre suoi scritti, due dei quali finora inediti in italiano. Questi saggi sono un cammino verso le fondamenta della poesia. La poesia vi è vista come attività costitutiva della natura e dell'esistenza, dal sorgere del sole fino alle ali che spuntano da una crisalide, dai primi vagiti del bambino alle parole di uso quotidiano. Nel perpetuo divenire e crearsi del mondo sta il seme, la sostanza prima della poesia. In un tempo come quello moderno, disperatamente disincantato, la filosofia della poesia di Emerson recupera il valore-chiave dello stupore e della magia. "Solitària protesta nel putiferio dell'ateismo", la poesia nega l'aridità del pensiero utilitarista e astratto riscoprendo il carattere epifanico, sacro e miracoloso dell'universo.
Il teatro dell'assenza
Bruna Dell'Agnese
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2007
pagine: 230
Poetessa, vincitrice nel 2005 del premio internazionale "Attilio Bertolucci", Bruna dell'Agnese raccoglie in questo volume le prose che negli anni è andata scrivendo sugli stessi temi dei suoi versi: la malinconia del tempo che passa, l'acqua delle stagioni, le case che abitiamo, i giardini in cui contempliamo la fioritura del mondo... Diviso in due sezioni complementari, il libro è il frutto di letture appassionate. Ai ritratti della prima parte, dedicati a figure rappresentative della cultura e della poesia otto-novecentesca, si affiancano nella seconda i ritratti di luoghi letterari.
Selve letterarie
Giancarlo Pontiggia
Libro
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2006
pagine: 224
Per un ritratto dello scrittore da mago
Paolo Lagazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2006
pagine: 124
"Già da tempo, con gli studi dedicati alla poesia di Attilio Bertolucci, alla narrativa di Silvio D'Arzo, alla saggistica letteraria di Pietro Citati (per limitarsi ai più noti), Paolo Lagazzi ci aveva abituati a una scrittura in cui la profondità dell'indagine si conciliava con la leggerezza e la grazia di uno stile aereo, metamorfico, scintillante, ma qui, in queste pagine volutamente frammentarie, dedicate ad alcune delle figure più stralunate del nostro Novecento (come Bruno Barilli o Zavattini) o alla narrativa gialla (da Agatha Christie a Chesterton), Lagazzi rivela (ma senza troppo svelare) il carattere cangiante, illusionistico, mozartiano della sua idea di lettura e di scrittura: il critico letterario non può limitarsi "a leggere fra le righe, a togliere maschere, a smontare effetti", ma deve sapersi abbandonare a quell'immaginoso gioco delle forme e della vita, in cui consiste, da Omero ad oggi, il mondo fiammante e rapinoso della letteratura, sia che esso voglia semplicemente incantarci con le sue storie, sia che voglia farci meditare sul destino dell'uomo e sulla natura dell'universo. Ma questi "frammenti di un discorso magico", a legger bene, sono anche una pudica, appena accennata, ma non meno profonda "educazione sentimentale": la storia di un figlio che inventa un suo modo di leggere per onorare la figura, candida e struggente, del padre che raccontava ai suoi bimbi "storielle fatte di nulla", iniziandoli ai prodigi illusionistici della parola." (Giancarlo Pontiggia)
Memoria e cecità. Letture, sconfinamenti
Riccardo Emmolo
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2010
pagine: 166
"Da quanti anni Riccardo Emmolo, l'autore malinconico e meditativo di "Ombra e destino e altre poesie" (Moretti & Vitali 2002), una delle personalità più appartate e autentiche della nostra poesia, lavorava a questo libro di saggi? Forse da sempre, o almeno da quando, giovane studente appena trasferito dalla sua Sicilia a Firenze, aveva cominciato a riflettere sullo stato della nostra cultura e della nostra poesia. E vi aveva trovato formule (spesso pericolose), abbaglianti esposizioni di sapere; raramente verità persuasive. Da allora, molte cose sono mutate, ma Emmolo sembra rimasto fedele a quel suo assunto lontano, a quella sua giovanile pretesa di conciliare il rigore del pensiero con la bellezza sovrana di un verso. La sua poesia, intanto, si nutriva dello splendore aspro e fisico della sua terra: le gole dirupate di Cava d'Ispica, le valli iblee popolate di vitigni e di mandorli, di fichi, di odorosi aranceti, di gelsomini e di carrubi; le rive battute dalle onde d'Africa; il soffiare del vento, scandito sui versi della grande Ode al vento occidentale di Shelley. All'amore per la natura, che Emmolo sentiva - e sente - insidiata da una civiltà aridamente utilitaristica, si accompagnava una meditata, spesso aspra, vena civile. La stessa pazienza lucida e appassionata che troviamo nella sua poesia, la stessa sensibilità nutrita di una vocazione alla verità, ritroviamo ora in questo suo libro di saggi, in cui vengono raccolti quasi trent'anni di pensieri e di studi." (Paolo Lagazzi)
I fantasmi della libertà. Scrittori fra invenzione e destino
Stefano Lecchini
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2006
pagine: 245
Da Hölderlin a Laforgue, da James a Kafka, da Hardy a Bertolucci, da Borges a Manganelli, da Philip Roth a Murakami, fino a Landolfi, D'Arzo, Parise, Lodoli, De Angelis, Mussapi, Anedda e molti altri ancora, la presente raccolta di saggi tenta di restituire quella parola necessaria che in ogni opera veramente riuscita emerge attraverso, e oltre, i "fantasmi" della più colorata e smagliante libertà creativa. Lasciandosi sedurre dalle invenzioni degli amati narratori e poeti, l'autore assume, nella propria scrittura, la voce, i colori, il ritmo, e infine il "destino", degli autori che investiga: nella speranza che almeno una qualche eco del rintocco fatale che risuona al fondo di quelle opere finisca per risuonare, anche, nelle parole dell'interprete che a tali opere si stringe.