Minimum Fax: Minimum classics
Racconti dell'età del jazz
Francis Scott Fitzgerald
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 416
Durante la sua carriera, Francis Scott Fitzgerald fu autore di oltre duecento racconti, che gli garantirono enorme popolarità e gli offrirono spesso un utile terreno di sperimentazione. Questa è la più celebre delle sue raccolte: scritti originariamente per varie riviste e poi pubblicati nel 1922, i "Racconti dell'età del jazz" sono undici ritratti dei «ruggenti anni Venti», un'epoca fatta di scanzonatezza, balli sfrenati, sogni di successo, liberazione dei costumi; ma nascondono anche una dolente riflessione sul rapporto tra fantasia e realtà e sulla natura della felicità umana. Oggi i Racconti rivivono accompagnati da una prefazione storico-critica dell'americanista Sara Antonelli.
Capolavori
Richard Yates
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 1300
Dopo la raccolta completa dei racconti di Bernard Malamud, Minimum fax include in un unico cofanetto le quattro opere più importanti di Richard Yates, che ne hanno fatto un maestro della narrativa contemporanea. Da Revolutionary Road (traduzione di Adriana Dell'Orto), il suo romanzo di esordio, trasposto per il cinema da Sam Mendes e divenuto un libro di culto per generazioni di lettori, a Easter Parade (traduzione di Andreina Lombardi Bom), che molti considerano il suo «capolavoro nascosto»; dai magnifici, laceranti racconti di Undici solitudini (traduzione di Maria Lucioni) a quelli della piena maturità, raccolti in Bugiardi e innamorati (traduzione di Andreina Lombardi Bom): un cofanetto e un'occasione per accostarsi all'opera di uno scrittore irripetibile, capace come nessun altro di fare da ponte tra la generazione di Fitzgerald e di Hemingway e quella di Raymond Carver e di Richard Ford. Con una prefazione di Stewart O'Nan.
Garibaldi
Luciano Bianciardi
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 160
Il poncho è poco più di una coperta da cavallo; il dialetto, quello ligure; l'elenco dei lavori fallimentare: bovaro, sensale, insegnante privato, fabbricante di candele. Che il lettore si metta comodo: la storia di quest'uomo è stata raccontata molte volte, ma Bianciardi lo fa a modo suo. Con il tono clandestino delle confidenze, la pazienza dello storico, la vivacità dello scrittore. Il suo Garibaldi non è soltanto una biografia, è il romanzo di un ribelle deposto dal piedistallo e restituito alla vita, ai suoi intrecci pieni di slanci, di sofferenze, di errori, di delusioni. La stagione da corsaro, l'epopea del Rio Grande, la laguna delle anatre, l'assedio di Montevideo e di Roma, il gaucho Aguyar, la morte di Anita, il pittoresco esercito dei Mille... Ma è anche l'omaggio di un anarchico ormai vinto dall'alcol e dalla sua vita agra all'eroe dell'infanzia. Perché questo è l'ultimo libro che Bianciardi scrisse, l'ultima camicia rossa che indossò, come un'allegria postuma, l'ultima affabulazione contro un'Italia da sempre vigliacca, ipocrita, irriconoscente e perbenista. Del resto, nell'elenco ufficiale dei Mille, Garibaldi non risulto? neppure fra gli italiani. E così Bianciardi ce lo descrive, come uno straniero in patria, un istintivo, un generoso, un idealista. «In tutti i posti di mare c'è almeno un ragazzo fatto così, quello che non si tira indietro, quello che offre da bere, quello che sa le canzoni, quello che si arrampica per primo in cima a un albero, o sulle sartie delle navi. Al porto lo conoscono, tutti lo chiamano per nome».
Il cielo è dei violenti
Flannery O'Connor
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 231
Francis Marion Tarwater è stato costretto a crescere fin dall'età di quattro anni con il prozio Mason, un fanatico religioso che vive come un eremita nei boschi, è convinto di essere un profeta e ha sottratto il bambino al nipote Ryber, un maestro elementare che vive seguendo i dettami della ragione e della scienza. Quando Mason muore, Francis, ormai quattordicenne, torna a casa di Ryber, ma con una missione da compiere. Deve battezzare a ogni costo Bishop, il figlio del maestro, che a detta del prozio è nato «deficiente» per grazia divina. Comincia così una guerra senza esclusione di colpi, nella quale Ryber cerca in ogni modo di riportare Francis alla ragione e alla «normalità», mentre nella mente del ragazzo continuano a risuonare gli insegnamenti di Mason, e il richiamo di una fede tanto brutale quanto potente e liberatoria. Riproposto da minimum fax in una nuova traduzione a sessant'anni dalla sua pubblicazione, nel 1960, Il cielo è dei violenti è considerato una pietra miliare della letteratura americana: un esempio della sensibilità gotica e della potenza satirica che convergono nell'opera di Flannery O'Connor.
Il «vizio assurdo». Storia di Cesare Pavese
Davide Lajolo
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 560
"Il vizio assurdo" è forse il libro più autentico che sia stato scritto su Cesare Pavese perché è il libro di un amico. L'ultimo messaggio lasciato all'albergo Roma di Torino, sulla prima pagina di "Dialoghi con Leucò", accanto alle sedici bustine di sonnifero sul comodino, era stato quello di non fare troppi pettegolezzi. Soltanto uno che era nato nelle stesse colline e che gli voleva veramente bene avrebbe potuto prendersi cura della sua memoria con tutto il pudore, la sensibilità e il coraggio necessari, perché lo sentiva come «un atto di riparazione». È il compito che si assunse Davide Lajolo: ripercorrere la vita di Pavese dalle Langhe dell'infanzia al leggendario liceo D'Azeglio, da via Biancamano al confino; risalire a ritroso nel suo talento e nelle sue ombrosità; rivelarne il bisogno di una casa, il desiderio di tenerezza, le tremende delusioni; riesaminare le sue opere, il male di vivere, l'angoscia per la donna, il vizio della scrittura e il suicidio. Nel tentativo di rispondere a una domanda ineludibile: «Potevamo fare di più, allora, quando viveva accanto a noi?» ne venne fuori un racconto di cui si avverte ancora tutta l'urgenza e il coinvolgimento e che disegna la mappa di un'intera generazione e delle sue tragedie. Soltanto un amico poteva affrontare questa storia a occhi aperti, senza arretramenti né finzioni, e restituircene fino in fondo la verità più intima.
Nozze sul delta
Eudora Welty
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 352
È il settembre del 1923 quando Laura McRaven, nove anni appena compiuti, sale a bordo del treno che da Jackson la porterà a Shellmound, la grande piantagione sul delta del Mississippi dove sua cugina, la diciassettenne Dabney Fairchild, sta per sposarsi con Troy Flavin, che gestisce quella piantagione con polso inflessibile e ha il doppio della sua età. Laura non lo sa, ma l'invito alle nozze è anche un modo per metterla alla prova e per decidere se ammetterla o meno nel cuore della grande famiglia Fairchild. Immersa di punto in bianco in un mondo di rituali e di piccole e grandi gelosie, la bambina irrompe nel romanzo con uno sguardo curioso e innocente, acuto e distaccato. E attraverso di lei la Welty ci racconta la fine di un'epoca, costruendo un mosaico di storie e piccoli eventi che hanno il profumo e il ritmo pigro del più profondo e autentico Sud.
La fine della strada
John Barth
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 304
Una situazione quanto mai tipica - un triangolo amoroso sullo sfondo di un'università della East Coast - nelle mani di Barth diventa un formidabile romanzo filosofico che alterna comicità e disperato nichilismo, satira e tragedia; al centro, uno dei più irresistibili antieroi della letteratura postmoderna: Jacob Horner, il giovane professore adultero che fa della paralisi esistenziale un paradossale sistema di vita. Prefazione di Simone Barillari.
Lettere scontrose. 52 lettere e una risposta
Giovanni Arpino
Libro
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 416
Il libro raccoglie gli articoli di una rubrica settimanale che Giovanni Arpino tenne per Tempo tra la fine di ottobre del 1964 e il novembre del 1965. Sono lettere scomode, irriverenti, a volte accorate, altre profetiche, ma sempre pervase da «un'elementare esigenza di giustizia, e un minimo di civile indignazione». A mettere in fila i destinatari si ottiene la nomenclatura scintillante dell'intero decennio, da Moro ai Beatles, eppure questo libro ci parla e ci impressiona come se fosse indirizzato ai lettori del futuro, per la vocazione assoluta del miniaturista, la radiografia spietata della nazione afflitta in eterno dagli stessi mali. Per uno scrittore come lui, le contingenze sono qui soltanto un pretesto per esaminare l'animo umano, inchinarsi al talento degli irregolari come Totò (il solo che gli rispose) e contestare il potere... Perché Arpino discorre sempre in difesa di ciò che resta umano a dispetto di tutto, crede nella Storia come attualità e ci ricorda che scrivere è un lavoro da dannati. Le «lettere scontrose» sono i suoi scritti corsari, il testamento perduto di una generazione che per prima disimparò a crescere. Postfazione di Bruno Quaranta.
Il vento selvaggio che passa
Richard Yates
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 508
Michael Davenport è un poeta ambizioso, convinto che il proprio talento lo porterà alla fama, e insegue un'idea di arte lontana da ogni compromesso. Nonostante abbia scoperto, appena dopo le nozze, di aver sposato una ricchissima ereditiera, accetta un modesto impiego in una visita di second'ordine in attesa di una svolta nella sua carriera di scrittore. La giovane moglie Lucy non capisce perché Michael si rifiuti con tanta ostinazione di sfruttare un benessere economico che è a portata di mano, ma si adatta al nuovo tenore di vita e anzi resta ammaliata dall'ambiente bohémien fatto di giovani artisti di successo e ragazze affascinanti. Però di una cosa Lucy è certa: tutte le persone che frequenta e che ha intorno sembrano più felici di lei. Penultimo romanzo di Richard Yates, pubblicato negli Stati Uniti nel 1984, "Il vento selvaggio" che passa riprende, a distanza di più di vent'anni, i grandi temi che erano stati al centro di Revolutionary Road: la vita coniugale come trappola in cui si accumulano tensioni, il contrasto tra gli slanci dell'ambizione e la realtà crudele della vita, le aspirazioni e i compromessi. Concentrandosi sul conflitto fra talento e mercato rende omaggio con rara intensità a Francis Scott Fitzgerald: per Yates, l'unico maestro e modello. Con omaggi di Kurt Vonnegut. Andre Dubus e Seymour Lawrence.
Le vite di Dubin
Bernard Malamud
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2020
pagine: 597
Considerato uno dei migliori usciti dalla penna di Bernard Malamud, questo romanzo racconta la storia di William Dubin, biografo di mezza età, che conduce una vita tranquilla insieme alla moglie in un piccolo centro di campagna dello stato di New York, studiando e raccontando le vite altrui nel tentativo, forse, di capire meglio la propria. Durante la stesura di una monografia sullo «scandaloso» D.H. Lawrence, però, il suo mondo viene scosso dall'incontro con Fanny, un'ammiratrice trent'anni più giovane di lui, vivace e disinibita. I due cominciano un'improbabile relazione adulterina che si snoderà, fra alti e bassi e in maniera spesso surreale, quasi sotto gli occhi della legittima moglie di Dubin, una donna al tempo stesso fragile e incrollabile. Dal cortocircuito fra queste tre personalità Malamud, maestro dell'ironia e dell'affabulazione, crea una gustosissima commedia psicologica sulla natura enigmatica e contraddittoria delle nostre esistenze.
Diario di una scrittrice
Virginia Woolf
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2019
pagine: 489
Nel 1941, dopo aver dato alla letteratura del Novecento alcune delle sue opere più belle, Virginia Woolf si toglie la vita annegandosi nel fiume Ouse. Nel 1958 Leonard Woolf decide di raccogliere in volume una selezione tratta dai diari della moglie, incentrata su tutto ciò che riguarda lo scrivere e la sua attività di romanziera e critica letteraria. Ne esce un testo affascinante e ricco di sfaccettature: nella sua quotidiana "mezz'ora dopo il tè" dedicata al diario, che considera al tempo stesso un modo per esercitarsi e un messaggio diretto alla se stessa di domani, la Woolf intreccia riflessioni legate ai testi che sta scrivendo o leggendo, appunti di carattere stilistico o strutturale, descrizioni di luoghi, amici ed eventi pubblici o privati, ma anche le amare considerazioni su un mondo lacerato dalla guerra, l'alternarsi tra sfiducia e orgoglio per il proprio lavoro e gli accenni alla tortura delle crisi nervose, sempre più frequenti col passare degli anni. A metà strada fra letteratura e vita, queste pagine offrono la rappresentazione penetrante di un'autrice simbolo e della sua epoca. Il volume raccoglie gli interventi critici di Valeria Parrella (su "Orlando"), di Elena Stancanelli (su "La signora Dalloway") e di Carola Susani (su "Gita al faro"). Prefazione di Ali Smith e Introduzione di Leonard Woolf.
La solitudine del maratoneta
Alan Sillitoe
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2019
pagine: 215
"La solitudine del maratoneta", che minimum fax ripubblica a sessant'anni dalla sua prima uscita, deve la sua fama a una suggestiva trasposizione cinematografica di Tony Richardson, ma soprattutto allo stile innovativo, e ancor oggi modernissimo, della scrittura di Sillitoe. La novella che dà il titolo alla raccolta è un lungo e inarrestabile fiume in piena che ripercorre, durante una maratona, i pensieri agitati di Colin Smith, un giovane scapestrato rinchiuso in riformatorio che continuerà a chiedersi a ogni passo della sua gara per chi o per cosa stia correndo, trovando l'unica risposta possibile ormai quasi giunto al traguardo. Di racconto in racconto, Sillitoe ritrae un'Inghilterra proletaria, frustrata o ribelle, attraverso una serie di personaggi colti nella loro quotidianità e proprio per questo emblematici di uno dei periodi più fecondi della cultura britannica del Novecento. Difficile perciò pensare a un'opera che, più della Solitudine del maratoneta, possa ambire allo status di capolavoro del realismo inglese contemporaneo.