Mimesis: Essere e libertà
È tempo. Cronaca di un dialogo
Ugo Perone
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 184
Il tempo è un tema antico della filosofia. Volta a volta è prevalsa l’attenzione verso lo scorrere inesorabile e oggettivo del tempo, che diviene misura degli avvenimenti, o verso l’incidenza del soggetto, che con il ricordo, l’attenzione e l’attesa si fa apertura di una personale temporalità dell’anima. Forse mai abbastanza si è pensato, come qui si propone, di considerare il tempo come un modo della relazione. Nel tempo si distende una relazione tra le persone e la qualità di questa relazione definisce una specifica tonalità del tempo. Nel tempo scorre l’esperienza, con i suoi avvenimenti lieti, tragici o inutili. Ma sono questi, a loro volta, che rendono il tempo troppo lungo o troppo breve, irrilevante o propizio. Il tempo è il modo in cui un essere finito come l’essere umano si misura con ciò che finito non è, con ciò che resta. Non stupisce che un tema come questo dia luogo a un dialogo, un seminario aperto tra persone che, pur senza tutto condividere, hanno in comune l’impegno alla condivisione. Un modo antico e nuovissimo di far filosofia, un invito e una provocazione.
Essere, analogia, libertà
Luca Ghisleri
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 242
L’analogia costituisce un essenziale tema della riflessione filosofica nel suo indicare il rapporto di identità e di differenza esistente tra il pensiero e l’essere e tra il finito e l’infinito. Indagato ampiamente dai pensatori greci e medievali, tale tema è stato obliato dal pensiero moderno tendenzialmente univocista, mentre il pensiero contemporaneo l’ha considerato come espressione tipica dell’ontoteologia (in particolare con Heidegger e in riferimento alla sua accezione metafisica) ma l’ha anche rivalutato in modi differenti. Nei tre capitoli del presente volume – dedicati rispettivamente, secondo un percorso di progressiva radicalizzazione, allo studio dei rapporti esistenti tra analogia fidei e analogia entis, tra analogia di proporzionalità e analogia di attribuzione e tra identità e differenza – ci si sofferma sull’analisi di alcuni orientamenti di pensiero e sull’indagine della riflessione di alcuni teologi e filosofi che nel corso del Novecento hanno sostenuto o criticato in modo diverso le ragioni dell’analogia e si propone la tesi che, proprio in riferimento all’adeguata configurazione del nesso di identità e differenza, si possa articolare il passaggio dall’analogia dell’essere all’analogia della libertà. Questo passaggio rende possibile il dischiudersi di una metafisica non ontoteologica che, strettamente connessa con l’ermeneutica, consente di evitare l’oggettivazione statica e assimilatrice di una unità originaria compresa solo come identità (senza differenza) e la dispersione sterile e disgregante di una molteplicità diveniente concepita solo come differenza (senza identità).
Pensiero tradizionale e filosofia della libertà. Scritti sul pensiero di Giuseppe Riconda
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 104
Il volume raccoglie una serie di contributi dedicati al pensiero di Giuseppe Riconda in occasione del suo novantesimo compleanno. La riflessione si concentra sull’ultima fase del suo percorso, in cui Riconda porta a compimento il confronto con l’eredità di Augusto Del Noce e Luigi Pareyson. Per questa via egli getta un ponte tra il pensiero tradizionale del primo e la filosofia della libertà del secondo e approda a una posizione originale che privilegia la domanda sull’essere umano e si definisce come un personalismo “ontologico, antinomico, escatologico”. L’ispirazione religiosa della sua ricerca si accompagna a una serrata critica del pensiero strumentale e delle tendenze riduzionistiche diffuse nella cultura contemporanea. Il volume riporta scritti di M. Pagano, G. Lingua, R. Repole, S. Givone, F. Botturi, G. Ferretti, C. Ciancio, G. Cuozzo, F. Tomatis, U. Perone, E. Randone, A. Poma, E. Gamba, insieme alla risposta di Giuseppe Riconda.
La singolarità umana. Contributi per l'antropologia filosofica
Oreste Aime
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 418
Quasi paradossalmente le teorie dell’Antropocene stanno riportando l’attenzione sull’uomo, sulla sua “natura” e storia, sul suo rapporto con la terra che abita. Dopo un periodo di latitanza, ricompare l’indagine dell’antropologia filosofica con un’attenzione più o meno accentuata alle questioni poste dalle scienze e soprattutto dalla tecnica e dalla ragione digitale. Diventa indispensabile ancora una volta “definire” l’uomo, perché è in atto, anche se non del tutto decifrabile, una vera e propria “rivoluzione antropologica”. Con riferimento a questo duplice contesto i saggi qui raccolti, un mosaico incompleto, intendono riaffermare rispetto ai paradigmi naturalistici la singolarità umana sul filo del ricupero della dimensione simbolica nella sua più ampia articolazione e di una riflessione sul fatto primitivo del potere e delle sue molteplici esplicazioni. In ogni capitolo, specialmente in quelli dedicati al corpo, si pongono alcune premesse per un’apertura all’alterità e all’ulteriorità.
Simone Weil. Per una decostruzione religiosa del soggetto moderno
Iolanda Poma
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 188
Simone Weil rintraccia nella religiosità autentica – che è spiritualità concreta, vissuta e praticata – quella logica paradossale in grado di destabilizzare ogni forma di potere umano e di contrastare la sua tendenza a occupare il centro della realtà. Weil attua così un processo decostruttivo di una soggettività ipertrofica, attaccandone le forme di autoinganno di cui individua i falsi idoli e risalendo al significato del suo peccato d'origine. In questo processo resta la possibilità, inadempiuta e in attesa, del suo autentico legame con il soprannaturale. Ne risulta una comprensione diversa della storia della soggettività e quindi delle sue potenzialità: un percorso alternativo di rigenerazione, per un'altra storia che non cessa di confluire, intrecciandosi, nella prima. Weil scava dunque nel racconto delle vicende dell'io, per far emergere l'altrimenti che vi è contenuto e che riguarda il significato sacro dell'essere umano nel suo rapporto con il bene.
Ontologia dell'immagine
Claudio Ciancio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 238
Viviamo in una civiltà delle immagini, che con la loro enorme diffusione, pervasività e potenza, dalle quali derivano vantaggi e pericoli, sono diventate uno dei temi privilegiati dai filosofi. Questo studio riporta l'attenzione su una dimensione spesso trascurata dell'immagine, quella ontologica, attraversandone le principali declinazioni, da Platone fino agli autori più recenti, e cercando di mettere in luce la possibile funzione di "incremento ontologico" che le immagini assolvono quando non sono semplici copie, ma interpretazioni che mostrano la realtà in modo nuovo. In particolare quando hanno una portata rivelativa, in virtù della quale, manifestando la loro relazione con l'originario, arricchiscono la manifestazione dell'originario stesso. Tale funzione si giustifica in una concezione immaginale dell'essere, ricondotta all'ontologia della libertà, per la quale l'immagine è costitutiva dell'essere stesso.
Il forse bifronte. L'emergenza della libertà nel pensiero di Dio
Gianluca De Candia
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 176
«Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano. Perché apre delle possibilità, non certezze. Perché non cerca la fine, ma va verso l'infinito» scrive Leopardi. Il termine tuttavia non rientra fra quelli maggiormente frequentati dai filosofi, i quali prediligono piuttosto avverbi pacifici e rassicuranti, come quelli che rimarcano o confutano la certezza. Attraverso un ripensamento inedito e coinvolgente del pensiero di Dio da Cartesio a Cacciari, il saggio verifica invece la presenza di un "forse" (ermeneutico, anfibologico e congetturale) al di sotto di ogni costruzione razionalistica e porta allo scoperto il momento di libertà latente in ogni atto metafisico.
Verità, simbolo, libertà. Studi sul pensiero di Luigi Pareyson
Luca Ghisleri
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 168
Il pensiero di Luigi Pareyson è costituito da una riflessione costante e radicale intorno alle nozioni di verità e di libertà e al rapporto essenziale che le unisce. La verità è da lui intesa ontologicamente come origine trascendente e sorgente inesauribile che l'uomo, nella sua costitutiva libertà, è chiamato ad accogliere – potendola rifiutare – nell'interpretazione creativa e nella testimonianza fedele. La concezione originaria e insieme concreta di tali nozioni – il cui nesso problematico e paradossale si struttura e si attua alla luce della relazione simbolica – è indagata negli studi del presente volume da diversi punti di vista (in riferimento, tra l'altro, ai temi della responsabilità, della comunità e del male e, più in generale, in rapporto al testo biblico e ad un'ontologia ermeneutica di matrice analogica e dialettica) che ne fanno emergere in modo organico la rilevanza esistenziale e il vigore speculativo e che insieme possono offrire istruttivi strumenti teorici per la comprensione attiva e critica del nostro tempo.
Il pensiero della libertà. Luigi Pareyson a cent'anni dalla nascita
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 320
L’indagine sulla libertà e la riflessione sulla filosofia come ermeneutica dell’esperienza religiosa sono i temi centrali del pensiero maturo di Luigi Pareyson. Il volume, che presenta gli Atti del convegno tenuto a Torino a cent’anni dalla nascita del filosofo, è dedicato anzitutto ad approfondire questi temi e a saggiarne la rilevanza e la fecondità nell’attuale contesto filosofico: questo compito è affidato ai testi di Massimo Cacciari, Francesco Botturi, Vito Mancuso, Pierre Bühler, Kurt Appel e Romano Penna. A ciò si aggiunge un’ampia panoramica dei rapporti di Pareyson con il contesto nel quale si è formato e con il quale si è confrontato; la sezione conclusiva raccoglie una serie di contributi più brevi che riflettono sul rapporto tra la filosofia di Pareyson e l’orizzonte del pensiero contemporaneo.
Volti d'altri, tra finito e infinito. In dialogo con filosofi e teologi italiani
Giovanni Ferretti
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 268
La secolarizzazione ha fatto valere con forza la dignità autonoma del finito, a tal punto da ritenere cosa ovvia che esso o l'immanenza siano il tutto della nostra esistenza, e che ogni rimando alla trascendenza non faccia che compromettere la libertà umana. Il volume affronta questo risvolto della secolarizzazione confrontandosi per un verso con le posizioni antimetafisiche di filosofi come Natoli, Rusconi e Vattimo, per l'altro con chi propone forme nuove d'intendere la relazione finito-infinito, rispettose della dignità e della libertà del finito. Si offrono così esempi concreti di dialogo filosofico-teologico e al contempo un significativo spaccato della filosofia e della teologia italiana.
Sola fide. Filosofia greca e filosofia medievale. Lutero e la Chiesa
Lev Sestov
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 287
"Sola fide" non è espressione che l'autore di questo libro (pubblicato qui in prima traduzione italiana) riferisce unicamente alla figura di Lutero. Per Lev Sestov essa è piuttosto una delle più potenti "dichiarazioni di guerra" del pensiero esistenziale contro ogni modello filosofico speculativo che, nei più svariati modi (anche assumendo storicamente forme prossime alla religiosità), mira a racchiudere la spontanea e gratuita manifestazione dell'esistenza entro strutture definitive e concluse. La necessità e l'"io", Atene e Gerusalemme: l'apertura di questa bipolarità e il riconoscimento della sua incomponibilità sono per Sestov i termini stessi entro cui solamente è pensabile una filosofia esistenziale. Tutta la riflessione dell'autore russo sul significato della fede in Lutero rientra nell'orbita di questa esperienza di allontanamento dalle verità condivise e ne mette in luce anche gli inevitabili rischi di "trasformarsi nel suo opposto".
L'invenzione della grazia. Sulle tracce di un'idea splendida
Alessandra Cislaghi
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 260
La grazia valeva già in antico come una sorta di realtà aumentata: quando un dio, di solito una dea, versava charis (grazia) sul capo di qualcuno, chi ne beneficiava appariva pienamente se stesso. Questo libro indaga la scoperta della grazia, a partire dal saluto di Nausicaa a Ulisse: un imperativo che ordina di splendere di gioia, come l’augurio angelico a Maria. L’idea di grazia dice la condizione migliore in cui possiamo esprimere la nostra umanità; supera la potenza del desiderio e inaugura la logica del dono. La sua ricca polisemia investe molti ambiti – estetico, giuridico, teologico, antropologico – e ogni volta li trasforma. Attraversa diffusamente il linguaggio, già nella quotidiana ripetizione del «grazie»; concerne la gratitudine, definisce il fascino, restando tuttavia impercettibile, sino alla dimenticanza. Eppure si tratta di un concetto potente che ha caratterizzato la storia della nostra cultura da Omero alla filosofia contemporanea. Sono qui inseguite le tracce ricorrenti di quest’idea che manifesta la trasfigurazione di sé, il più che naturale dell’umano, il nesso di attività e passività nel soggetto vivente.