Milieu: La corda pazza
Minori maggiori. I diritti dei bambini presi sul serio
Marina Lalatta Costerbosa
Libro: Libro in brossura
editore: Milieu
anno edizione: 2025
pagine: 248
I diritti dei bambini non sono diritti come gli altri. A loro spetta un primato, perché sono il presupposto di ogni società che ripudia la violenza. Una società giusta rispetta i propri figli. È dunque ora di riconoscere i diritti dei minori nella loro peculiarità. Non è vero che i diritti di bambine, bambini e adolescenti siano uguali a quelli degli adulti. Sono diversi: se pensato in riferimento a una bambina o a un bambino, ogni diritto ha una sua specificità. È tempo di dire che la garanzia dei diritti dei minori non è bilanciabile con nessun altro bene o valore, e che la loro mancata tutela impedisce, di fatto, il riconoscimento di qualsiasi altro diritto. È l’identità dei minori che dev’essere finalmente riconosciuta. Ciò significa intendere che denegarla; che abbandonare l’infanzia al suo destino; che lasciarla nell’oscurità spesso violenta della privatezza famigliare, e indifesa di fronte al più grande, al più forte – tutto ciò accresce, drammaticamente, il riprodursi di società inique, oppressive e pronte alla guerra. Per tutto ciò è necessario riformare la nostra cultura giuridica in merito al rispetto dovuto ai minori d’età. Per tutto ciò è urgente – è una priorità – liberare l’infanzia dalle violenze che subisce ogni giorno in tutto il mondo.
La coscienza razzista. Impunità e senso di colpa
Alberto Burgio
Libro: Libro in brossura
editore: Milieu
anno edizione: 2024
pagine: 272
Che cos’ha a che fare il razzismo con il senso di colpa? E in che rapporto sta con l’universalismo? Un libro rigoroso e provocatorio, un percorso sorprendente tra filosofia, storia e psicoanalisi. Si potrebbe pensare che la polemica anti-universalistica condotta dal razzismo sia una controversia astratta, di esclusiva competenza degli studiosi. O soltanto un gioco: un macabro divertissement nel quale la sofferenza dei malcapitati – gli indegni, gli infimi, gli abietti – si trasforma, come per incanto, in uno strumento di ordine e progresso, a onore e gloria dei migliori. Si potrebbe anche immaginare che tutta questa polemica sia frutto di un puntiglio intellettuale: quasi che, non bastando vincere con la violenza, si pretendesse anche di stravincere, ammantandola dei panni del diritto. Non è così. In realtà, quella del razzismo è una storia di dolore e di passione non soltanto dalla parte delle vittime, ma anche da quella dei perpetratori: di chi fa violenza e per mezzo del razzismo la dissimula. Non è ovvio, può sembrare anzi paradossale. Ma tanti paradossi mostrano che è necessario cambiare prospettiva per capire ciò che ancora appare misterioso, contraddittorio o enigmatico.