Marietti 1820: L'eco
Imprenditori con Gesù. Fede e mercato
Rodolfo Bosio
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2003
pagine: 158
Giornalista e caporedattore del "Sole 24 Ore", Rodolfo Bosio intervista nove cattolici ferventi e titolari di aziende leader nei rispettivi mercati, diversi l'uno dall'altro. Laura Biagiotti, Giancarlo Abete, Ettore Bernabei, Vincenzo Divella, Alberto Falck, Angelo Ferro, Francesco Merloni, Flavio Repetto raccontano come coniugano fede e mercato, come riescono a far crescere le loro società rispettando non soltanto le leggi ma anche i precetti evangelici.
E perché no?
François Michelin, Ivan Levaï, Yves Messarovitch
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2002
pagine: 148
Responsabile di un'impresa che ha il cuore a Clermont-Ferrand, ma che la mondializzazione ha reso senza frontiere, Francois Michelin è assillato tanto dai problemi umani quanto dalla passione per l'azienda. Nel suo modo concreto, spesso visionario, in una lingua semplice, rivolta a tutti, pone domande che riguardano l'avvenire: si possono conciliare le necessità dell'uomo con quelle della redditività? La politica dirigista dello stato è un freno all'espressione della libertà creativa? Il capitalismo è immorale?
Elogio della normalità. Riflessioni su comportamenti dimenticati
Vittorino Andreoli
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2002
pagine: 192
"Il tema generale è indagare il comportamento verso il bene (antitesi della voglia di orrore e di malvaggio) e studiare la dinamica quotidiana del fare il bene. Le dico subito che sono convinto che al centro ci sia il piacere del bene e non mi pare psicologicamente sostenibile il legame esclusivo col sacrificio: il bene nasce dal piacere non dalla rinuncia e semmai dalla rinuncia come piacere." (Dall'Incipit)
Laicismo e religiosità
Giancarlo Lunati
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2000
pagine: 112
Nell'attesa. Saggi sulla quotidianità
Giovanni Bianchi
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2000
pagine: 208
L'analisi dei valori di Bianchi nasce da una lettura in chiave moderna del male peggiore che affligge la nostra società: la necessità di apparire a tutti i costi, pena l'esclusione. Bianchi non si limita però a denunciare la cosiddetta "società dello spettacolo", bensì va alla radice del malessere suggerendo una chiave di lettura del disagio della modernità in chiave religiosa. Alla critica radicale marxista, alla "telecrazia" vigente, al "computer-golem" e alla drammatica suddivisione non più tra primo, secondo, terzo o quarto mondo ma tra "classe specializzata" e "massa confusa", Bianchi oppone una ricetta di sana tradizione popolare, profondamente radicata nei valori cristiani: la solidarietà, e in questi termini affronta temi e problemi legati al mondo del lavoro, o alla ricerca della pace tra i popoli e le nazioni.