LuoghInteriori: Policromie
La società «In Arte Libertas». 1886-1903
Federico De Mattia
Libro
editore: LuoghInteriori
anno edizione: 2024
pagine: 348
A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, l’intensificarsi dell’attenzione scientifica volta a comprendere la complessità delle vicende artistiche italiane di fine Ottocento ha inaugurato un nuovo filone di studi, in un’azione di vera e propria riscoperta assieme allo scardinamento di consolidate letture approssimative, spesso costellate di esterofilia o provincialismo. L’utopica aspirazione a una rivoluzione nel solco della tradizione è ciò che anima gli artisti che a partire dal febbraio 1886 si riuniranno per esporre annualmente sino al 1903, ribadendo il diritto – non sempre da loro stessi rispettato – di «amare liberamente l’arte ciascuno a suo modo». Nel tentativo di ricostruire la quasi ventennale vita del movimento “In Arte Libertas” si è cercato di supplire all’assenza di una monografia sistematica e organica interamente dedicata all’argomento nelle sue plurime sfaccettature.
Neverending story
Nino Palazzo
Libro: Libro in brossura
editore: LuoghInteriori
anno edizione: 2024
pagine: 72
Un legame con il disegno e la pittura, quello di Nino Palazzo (nome d’arte di Luciano Vetturini), coltivato sin da bambino. La prima discussione accesa su un colore da usare al posto di un altro indicato dalla Madre superiora, avviene durante la scuola d’infanzia nel suo paese. Con l’accrescersi della sua conoscenza, Nino si lascia ispirare da tutti i maestri del Novecento, e poi del Rinascimento, nonché da tutti gli artisti contemporanei a lui affini. Poi lo ispira il forte, emozionante ricordo del pittore Ligabue. Nino ammira i grandi pittori americani come J. Sloan, C. Burchfield, R. Marsh, T. Benton, E. Hopper e da sempre vuole solo condividere le sue emozioni e trasformare le proprie visioni, i propri sogni in qualcosa di materiale che prima non c’era e poi diventa reale.
Giovanni Costantini. Lacrime di guerra
Maurizio Berri
Libro: Libro in brossura
editore: LuoghInteriori
anno edizione: 2024
pagine: 60
Il pittore Giovanni Battista Costantini (Roma 1872 - 1947), oggi quasi completamente dimenticato, negli anni compresi tra il 1915 ed il 1921 dipinse un ciclo pittorico di 45 quadri (Le lacrime di guerra) nei quali con la più cruda realtà descrisse, come un moderno fotoreporter, tutti gli orrori della Prima guerra mondiale. La serie, dopo molte controversie, (il pittore non voleva partecipare, vista l’opposizione preconcetta dei nazionalisti – allora già vicini al governo - che lo avevano tacciato di disfattismo) venne esposta alla Prima Biennale di Roma (1921) ove, contrariamente alle aspettative, ottenne un grande successo di pubblico. Uno dei quadri più belli, “La Spia” vinse così il Primo Premio della Biennale, assicurando al pittore una fama insperata, che gli procurò importanti commissioni. Una quindicina di quelle opere, sono state ora ritrovate dal gallerista Alessio Ponti che ha deciso di metterle in mostra, a monito ancora oggi valido- con i conflitti che ci circondano- della bestialità di tutte le guerre.
Tarocchi
Antonella Cappuccio
Libro: Libro in brossura
editore: LuoghInteriori
anno edizione: 2024
pagine: 68
I briganti
Renato Mammucari
Libro: Libro in brossura
editore: LuoghInteriori
anno edizione: 2020
pagine: 208
Il brigantaggio, quale fenomeno sociale, politico e criminale, viene esaminato per la prima volta oltre che nel dipanarsi di quel lungo periodo storico nel quale è sorto ed è proliferato, anche nell’arte, nella letteratura e nell’immaginario, aprendo così una “finestra” su un mondo di emarginazione, di povertà, di prevaricazioni e, spesso e volentieri, soprattutto di iniquità dei governi, a cominciare da quello pontificio, di cui la storia, perlomeno quella che si rifà ai grandi eventi e ai loro protagonisti, non sempre ha lasciato adeguata memoria. L’umile esistenza di quei popolani che per loro, o ancora più spesso altrui scelta, erano stati costretti a prendere la via della “macchia” abbandonando casa, beni, affetti, rivive come d’incanto nelle opere di quei numerosi pittori che li hanno “immortalati” in oli, acquerelli e soprattutto incisioni, quadri che riescono così non tanto e non solo a restituirci, quasi in un flash-back dell’anima, quel loro mondo di sofferenze ed efferatezze, quanto ad aprire una “