Fotografia e fotografi
Alpenglow. Ediz. italiana
Ben Tibbetts
Libro: Libro rilegato
editore: Ben Tibbetts
anno edizione: 2025
pagine: 320
Con questo libro, dopo quasi un decennio passato a completare tutte le 82 vette riconosciute oltre i 4000 m, Ben Tibbetts pubblica la sua personale selezione delle vie più belle delle Alpi. Ogni salita viene raccontata con una serie di entusiasmanti avventure, a cui si intrecciano i fili delle salite storiche, dagli albori dell'alpinismo fino al giorno d'oggi. Che siate amanti dei paesaggi montani, aspiranti alpinisti o già veterani, questo libro è una fonte inesauribile di ispirazione e di materiale inedito che vi aiuterà a pianificare avventure future o semplicemente a immergervi nella bellezza delle montagne d'alta quota.
Chronosismi
Lorenzo Zoppolato
Libro: Libro rilegato
editore: emuse
anno edizione: 2025
pagine: 144
Il Friuli, ha scritto Ippolito Nievo è un “piccolo compendio dell’universo”. Sicuramente l’intera regione è un compendio del Novecento: terra di frontiera attraversata da guerre mondiali, occupazioni, tensioni e resistenza. Ogni confine spostato, ogni vittoria o sconfitta ha lasciato ferite profonde, scolpite nella memoria collettiva e nei luoghi: trincee, campi di battaglia, fosse comuni. In questo paesaggio nasce "Chronosismi", progetto artistico e libro fotografico di Lorenzo Zoppolato, realizzato in collaborazione con l’Università di degli Studi di Udine e Friuli Storia nell’ambito di Novecento FVG – Tracce di una storia europea. Un viaggio che non si limita a documentare, ma intreccia ricerca storica e sguardo poetico, rigore analitico e intuizione creativa. La fotografia diventa strumento di indagine e meditazione interiore, dialogo silenzioso con i luoghi e con la loro memoria. Le immagini raccontano ciò che il tempo ha lasciato e ciò che rischia di perdersi. Questo libro è una riflessione sul rapporto tra memoria e percezione, tra ciò che si mostra e ciò che resta nascosto. Un invito a guardare con occhi diversi i segni del passato.
Lame d'argilla
Marilena Aprile Ximenes, Michele Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: VivereIn
anno edizione: 2025
pagine: 156
L’incedere del tempo inesorabile imperversa e nulla siamo e nulla possiamo per arrestare o mutare il corso di esso. “Lame d’argilla” interpreta in chiave metafisica il mistero della condizione terrena, tanto perigliosa quanto disarmata, appartenente ad ogni elemento della natura, attraverso un cammino fotografico compiuto tra le aspre e fragili sculture argillose dei Calanchi in diverse aree geografiche d’Italia. Avventurandosi nell’esplorazione di territori solitari e un po’ deserti della Basilicata, dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna, lo sguardo curioso e sensibile del fotografo Michele Di Mauro si è posato sulle rughe della terra, talvolta dall’aspetto ruvido, talvolta affilate come lame, solcate da rivoli profondi, talvolta affondando lo scarpone in suoli fragili, franosi e persino segnati da crepe che ne disegnano zolle dall’aspetto che richiama i movimenti a placche della grande Terra. Nell’intimo rapporto fotografico intessuto con i “deserti” dei Calanchi si è palesata al fotografo la riflessione sull’incidenza del tempo nelle vite e nei territori e una domanda tanto intima quanto priva di risposta: lì dove i frammenti d’argilla rotolano, scricchiolano, scivolano e si spostano, il territorio ha supinamente assecondato il tempo o si è armoniosamente adattato, in una sorta di tacita comprensione tra elementi naturali che contrastano e al contempo si compenetrano? Il percorso fotografico, mediante la metafora tangibile di territori evocativi come quelli lunari dei Calanchi, pone in risalto elementi peculiari e antitetici: il ritrovamento di preistorici fossili di conchiglie sulle alture montuose dei calanchi lucani e le distese di delicati e profumati fiori di ginestra alle pendici dei gruppi di lame argillose sono solo alcuni degli stimoli da cui muove la riflessione sulla potenza plasmante del tempo. Dov’erano acqua, mare e vita ora v’è aridità, rilievi montuosi e apparente infertilità. Dove paiono aver inizio solitudine, silenzio e deserto, lì spuntano discreti, silenti, odorosi e mai soli i fiori simbolo di una resilienza che è il più potente motore di un pianeta che vive, invecchia e si rigenera, resistendo vittorioso agli stravolgimenti del tempo.
Gianni Berengo Gardin
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2025
pagine: 440
Torna in libreria la più ampia retrospettiva dell’opera di Gianni Berengo Gardin. Fotografo dal 1954, Gianni Berengo Gardin è stato uno degli autori più attivi, prolifici e rappresentativi del panorama italiano. Ha realizzato innumerevoli reportage, pubblicato oltre 260 libri e creato moltissime mostre. Numerosi anche i premi che lo hanno consacrato come interprete sensibile e partecipe della realtà italiana, tra i quali il Leica Oskar Barnack, il Lucie Award alla carriera, il Premio Kapuscinski per il reportage, il Leica Hall of Fame Award. Tutta la sua attività di reporter è stata caratterizzata da un intenso umanesimo venato d’ironia. Il suo proverbiale understatement, che lo proteggeva da interpretazioni troppo violente, e il rispetto che dimostrava davanti alla realtà, hanno fatto di lui uno dei più notevoli narratori della società contemporanea. La storia raccontata dalle immagini di Berengo si snoda in un mondo in bianco e nero, fatto di volti, gesti, paesaggi, architetture, eventi quotidiani, nel quale il fluire del tempo sembra fermarsi. In questo consiste il segreto della immutabile modernità dell’opera di Berengo: nella capacità di conservare inalterato uno sguardo “classico” e allo stesso tempo di accettare tutti gli incontri, tutte le sfide che la veloce realtà contemporanea mette sul suo cammino. La sua è una fotografia limpidamente essenziale, dagli intenti di sobria onestà, che non vuole interpretare o suggestionare ma solo raccontare. Con partecipazione, umorismo e grande poesia. Questo volume rappresenta la più ampia retrospettiva del suo lavoro e della sua speciale “arte senza arte”. Dai primi scatti ancora amatoriali, alle foto per Il Mondo di Pannunzio ai celebri lavori su Venezia, Parigi, i manicomi del ’68, la Luzzara di Zavattini, gli zingari, le fabbriche, la quotidianità degli italiani... Momenti fermati dal più grande fotografo italiano, attento e sensibile interprete. Il libro, introdotto da una conversazione con Goffredo Fofi e un’intervista di Frank Horvat, è accompagnato dalla bibliografia ragionata raccontata dallo stesso autore.
Pedro Almodóvar. Vida detenida. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Lazy Dog
anno edizione: 2025
pagine: 24
Vida detenida raccoglie una serie di fotografie scattate da Pedro Almodóvar in uno spazio domestico e intimo, durante momenti di solitudine e contemplazione. Lontano dal set, Almodóvar scatta per compiere un gesto profondamente pop: trasformare oggetti comuni — bicchieri, fiori, piatti, utensili — in piccoli altari laici carichi di memoria e desiderio. Non sono semplici nature morte, ma still life, cioè ‘vita ferma’: ogni oggetto infatti conserva vitalità, reagisce alla luce e muta nel tempo. Si tratta di fotografie senza post-produzione, dove l’interesse è per l’emozione più che per la perfezione. Come scrive lo stesso Almodóvar: «Ciò che mi interessa è l’estasi del momento, essere vigile e catturare l’emozione dell’istante.» Questa tensione fragile e vibrante pervade ogni scatto, dove la bellezza del quotidiano si fa sacra, precaria e mai consolatoria.
Torino 2026. Valerio Minato
Valerio Minato
Libro
editore: TEC Editore
anno edizione: 2025
pagine: 26
Torino 2026. Valerio Minato
Valerio Minato
Libro
editore: TEC Editore
anno edizione: 2025
pagine: 26
Pietraia. Ediz. inglese
Jacopo Benassi, Giulia Cenci
Libro: Libro rilegato
editore: Produzioni Nero
anno edizione: 2025
pagine: 120
Pietraia is the result of the encounter between sculptor Giulia Cenci and photographer Jacopo Benassi—their practices merging to create a new body of work, where the hybrid forms of her pieces and his visceral gaze generate a shared language of transformation. Introduced by curator Antonio Grulli, the artists met in Milan and then gathered in Pietraia, a rural village where Cenci set up her studio in the former stables of her family’s farm. There, she works with metal to create casts of organic and mechanical bodies—branches and pipes, bones and pistons, human and animal faces—which she assembles and disassembles to shape new, visionary figures. Benassi photographed these creations indoors, in the studio, and outdoors, in the woods. Rejecting conventional modes of documentation, he worked in darkness, using flash and long exposures, fragmenting and multiplying the shapes, turning heavy metal into trails of pure light. Rearranging Cenci’s works into unexpected constellations—relating and contrasting with each other and with the surrounding vegetation—his shots reveal their spectral nature and amplify their phantasmatic presence.
Doisneau-Paris
Robert Doisneau
Libro: Libro rilegato
editore: L'Ippocampo
anno edizione: 2025
pagine: 400
L’arte di Doisneau sta nel conferire alle immagini della vita quotidiana una poeticità che da sempre esercita un forte richiamo sul pubblico. Organizzato tematicamente, questo volume ci guida in un’incantevole passeggiata lungo la Senna e tra la folla dei parigini che animano la loro amata città. Più di 500 fotografie, molte delle quali inedite, creano un ritratto unico della Ville Lumière: dalle acrobazie dei monelli sui pattini alla fisarmonicista dall’aria impertinente, dalle eleganti signore che portano a spasso il cane all’indimenticabile bacio dell’Hôtel de Ville, la magia di Parigi in bianco e nero è un tesoro senza tempo. Le foto, pubblicate dalle figlie del fotografo, sono completate dai commenti dello stesso Doisneau.

