Le Lettere: Novecento/duemila
Fuochi segreti
Sylvie Richterová
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2025
pagine: 126
“Fuochi segreti” è il titolo di un volume pubblicato a Praga nel 2020 e contenente tre raccolte di poesie. La scelta e la versione italiana è opera dell’autrice: versi tradotti, versi ricreati, rievocati, versi nati direttamente in italiano, come l’introduttiva “Campi che bruciano. Fuochi segreti” è un’opera “ombelicale”, germinata da un’opera esistente per divenire, infine, autonoma, in cui la poesia non è solo forma ma sostanza vivente che traccia un solco profondo e ininterrotto lungo i sentieri di tutta una vita. Sarebbe difficile chiamare lirici i versi di Sylvie Richterová, perché non lo sono nemmeno quando parlano d’amore. Contano il ritmo, la melodia, l’assonanza; così come conta la parola. Ogni testo si adegua perciò a registri diversi e piuttosto singolari: monologhi di personaggi immaginari, visioni, versi gnomici, fantasie epiche, intuizioni filosofiche, giochi etimologici, confessioni, avvertimenti, filastrocche surreali, paradossi sorridenti. “Fuochi segreti” racconta una lunga e particolareggiata biografia dell’anima, dove non importa chi parla, se la voce che emerge sia di uomo o di donna. È la voce di ognuno di noi. Nota di Milan Kundera. Prefazione di Rosaria Lo Russo.
Caterina (come le cóe dei cardelini)
Andrea Longega
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 290
Caterina è una cameriera ai piani di un albergo veneziano. I suoi occhi che ogni giorno si aggirano tra camere e corridoi sembrano offrire un punto di vista sulla realtà del tutto periferico e trascurabile. La sua voce – il suo dialetto concreto e vivissimo – offre invece una prospettiva inaspettata da cui osservare, con disarmante vicinanza, la vita di ospiti che, allentando inevitabilmente il freno della propria riservatezza, lasciano tracce più o meno visibili di sé. Attraverso gli altri però Caterina rivolge uno sguardo anche dentro sé stessa, senza nascondersi nulla di piccole gioie passate e presenti, di fallimenti e insofferenze che la accompagnano nella sua fatica quotidiana. Il suo dire è sorretto da un’ironia che non viene mai meno e che si dimostra salvifica anche nei momenti in cui sarebbe più facile arrendersi e buttare tutto all’aria. Caterina in questo viaggio non è sola, altre figure accompagnano le sue giornate, e offrono spesso un controcanto al suo modo di vedere la vita, o anche solo le danno lo spunto, o l’appoggio, per superare - spesso con un motto arguto - le difficoltà dell’esistenza. Prefazione di Edoardo Zuccato.
Messaggi al Presidente
Azzurra D'Agostino
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 130
Durante il lockdown del 2020 i decreti che quasi ogni giorno Giuseppe Conte, allora Presidente del Consiglio dei Ministri, emanava per comunicare ai cittadini gli sviluppi dello stato d’emergenza dovuto alla pandemia avevano creato una vera e propria realtà a sé. Messaggi al Presidente nasce in risposta a quei decreti, come necessaria riflessione e riconquista di un mondo che sembrava disgregarsi sotto la proliferazione di norme disumane. L’utilizzo burocratico e scientifico (o pseudoscientifico) del linguaggio pervadeva gli scambi tra le persone, che avvenivano esclusivamente a distanza. Questa mediazione dei dispositivi, dei media in generale, e l’ingresso di parole tecniche, di statistiche, sono rielaborate da Azzurra D’Agostino in una poesia a tratti lirica, la quale si pone per sua stessa natura sia come parola antagonista al potere sia come possibilità di raccontare il trauma, di esprimere paura e sbigottimento, accogliendoli e lasciandoli parlare per mezzo di una lingua che rifiuta l’appiattimento sulla mera cronaca. All’istanza umana e civile, di taglio espressamente politico, di Messaggi al Presidente si collega la seconda parte del libro, raccolta sotto il titolo La misura umana, composta da liriche scritte per il teatro. Sono testi che nascono per dare voce a riflessioni e domande destinate a occupare il nostro spazio pubblico; parole pronunciate da corpi vivi tra corpi vivi, che costruiscono e reinventano, in una dimensione corale, l’estensione della collettività: parole pensate per essere dette in piazza, in strada, in carcere, davanti a una platea. Decisivo è stato quindi l’incontro concreto con le persone: bambini, detenuti, familiari delle vittime di una strage mafiosa, artisti. Questi colloqui si sono tradotti in versi al cui interno è depositato un “noi” che ha tutto il mistero del patto, della relazione, della possibilità di farsi ponte tra visibile e invisibile, privato e universale, emozione e istanza morale. Postfazione di Ida Travi.
Poesie
Giorgio Vigolo
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2023
pagine: 248
Questa antologia, introdotta e curata da Andrea Gialloreto, attraversa tutta l’opera poetica di Giorgio Vigolo, dagli esordi vociani alle sorprendenti quanto trascurate raccolte della vecchiaia (come “I fantasmi di pietra” e “La fame degli occhi”, edite rispettivamente nel 1977 e nel 1982). Vigolo coniuga alla disperata pronuncia di un male di vivere non eradicabile l’ascolto delle voci del trascendente. Sono questi messaggeri e visitatori notturni (ombre familiari, angeli e dèmoni che prendono dimora nella mente di Vigolo) a dettare i ritmi febbrili di una poesia connotata da interferenze della memoria, inganni onirici, visioni infere e scorci celesti. Trasfigurazioni fantastiche di strade, palazzi e chiese suscitano i fantasmi di pietra della topografia irreale di una Roma eterna, riletta alla luce del Barocco, del Romanticismo e della pittura metafisica. dell’affabulazione espressionistica e sul taglio della folgorazione romantica come estremo dibattito e dramma dell’anima e dei suoi demoni».
Cùntura
Nino De Vita
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2023
pagine: 358
Un papà, che è anche un poeta, racconta alla figlia bambina, prima che si addormenti, una fiaba. Lo fa ogni sera, inventandola e recitandola seduta stante. Poi, a mano a mano, prende la decisione di scrivere tutte le storie che il cuore e la fantasia gli hanno dettato. E di scriverle nel suo dialetto marsalese, le cui parole sono antiche, dure, sonore. Un dialetto che dà forma, l’unica forma possibile, all’evento del “cuntu”, il racconto orale della tradizione siciliana. Tra i protagonisti di questi ventuno racconti annoveriamo volpi e lombrichi, ricci e maiali, lucertole e gazze ladre. Anche gli uomini hanno diritto, certamente, ad apparire in questo microcosmo narrativo rurale, governato da leggi che la voce del narratore, con sapiente naturalezza, rivela a poco a poco. Ma la presenza umana non è mai sottolineata gerarchicamente, e si direbbe che l’importante, nel libro, è l’appartenenza di tutti, uomini e bestie, al passeggero destino di esistere. Nino De Vita ha cominciato a lavorare ai suoi racconti in dialetto nel lontano 1989 e non ha mai smesso, da allora, di arricchirli e affinarli. I “Cùntura” sono, per questo, una parte speciale e unica della sua produzione, e l’unico libro dove il racconto scaturisce direttamente dall’oralità. Un ritorno sorprendente alla poesia, maturata nell’arco di più di trent’anni, da parte di una voce tanto appartata quanto essenziale del nostro panorama letterario, che nel corso del tempo ha ottenuto l’attenzione e il riconoscimento di alcuni dei maggiori intellettuali del Novecento come Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Leonardo Sciascia ed Enzo Siciliano. Prefazione di Raffaele Manica.
Le estreme conseguenze
Andrea Donaera
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2023
pagine: 74
Nel giro di tre giorni – una Passione tutta sua – capitò, alla persona che in questi testi dice «tu», di sentire un’urgenza banale ma inaudita: gettarsi nella catabasi vorticosa della sua memoria, per provare a porre un ordine, un ordine qualsiasi. Il grimaldello che sparigliò improvvisamente tutto è, a oggi, difficile da intercettare (non è dato nemmeno sapere se fosse allegorico o concreto, metaforico o fattuale): fu forse l’alcol assunto in abuso; fu forse una psoriasi gestita soltanto con le unghie; fu forse un televisore sempre acceso sintonizzato sui canali del cambiamento; fu forse un sentore di pallina sotto l’ascella; fu forse l’aver contezza di un conto corrente irrimediabilmente vuoto; fu forse qualcosa di più generico, rarefatto, denso e ignoto. Fu, forse, tutto questo insieme e chissà quanto altro ancora. Prefazione di Omar Di Monopoli.
Altre stanze
Vanni Santoni
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2023
pagine: 300
Un libro di poesia che non è soltanto un libro di poesia, ma un singolare viaggio metaletterario tra suggestioni iniziatiche e alchemiche, virate cosmologiche e psichedeliche, momenti introspettivi e squarci drammatici. Alternando inglese e italiano con plurimi innesti di altre lingue, questa opera-labirinto valica i tradizionali confini tra lingua originale e lingua della traduzione, e mescola insieme - attraverso gli strumenti del cut-up e dell'arte combinatoria - espressioni desuete, gerghi, slang, pidgin, frasi e ideogrammi arricchiti o vicendevolmente esautorati di significato. La struttura poematica, che fa pensare ai "Cantos" di Ezra Pound, si snoda in 198 «stanze», all'interno delle quali il lettore è risucchiato grazie alla forza ipnotica della scrittura di Vanni Santoni. Prefazione di Gherardo Bortolotti.
L'assedio della gioia
Francesco Brancati
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 99
Concepito e composto nell'arco di un decennio, L'assedio della gioia è prima di tutto una sfida alle forme e agli stili dominanti della lirica contemporanea. Le sei sezioni del libro delineano un itinerario nel contempo personale e collettivo che utilizza i gradi temi della poesia novecentesca come amore, malattia, corpo e memoria per rielaborali in chiave non solo poetica ma anche civile. La metafora bellica del titolo denuncia l'obbligo a essere felici, incessante imperativo della nostra epoca, e stabilisce gli estremi emotivi della gioia e del dolore nel vissuto di un individuo. Francesco Brancati concepisce la scrittura poetica come un momento di condivisione etica con il lettore, realizzato mediante una lingua insieme lirica e materica, che consente di dire, senza ricorrere a pose falsate o manieristiche, la condizione tragica di ogni nostra esperienza. Prefazione di Massimo Gezzi.
L'osso, l'anima
Bartolo Cattafi
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 380
A distanza di quasi sessant’anni dalla sua prima uscita, torna uno dei libri di poesie più significativi del secondo Novecento: L’osso, l’anima di Bartolo Cattafi. Vertice indiscusso della poesia cattafiana, L’osso, l’anima — ha scritto a suo tempo Giovanni Raboni —, sfiora, «in continua tensione con l’inconoscibile e l’ineffabile, i limiti stessi della comunicazione». Il lettore si troverà così di fronte allo stile inconfondibile di Cattafi, fatto di metafore allarmate, immagini inquietanti e chiuse taglienti, in un percorso esistenziale segnato da una profonda religiosità. Con questa nuova ristampa, attesa ormai da anni, si dà inoltre il via alle celebrazioni per il centenario della nascita di Cattafi.
Quaderno delle presenze
Paolo Maccari
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 120
Con Quaderno delle presenze Paolo Maccari aggiunge un cospicuo capitolo a una vicenda poetica iniziata più di vent'anni fa. Come nei suoi libri più recenti, anche in questo suo nuovo lavoro l'autore persegue una pronuncia naturale e priva di facili effetti, all'interno di una ricerca che ha, sul piano dello stile, una ricca galleria di eventi verbali sorvegliatissimi. Attraverso ritratti e autoritratti, episodi in poesia e in prosa, Maccari tenta una restituzione insieme pudica e commossa del trascorrere delle stagioni, annotando le presenze e le assenze che in modi sempre originali, e intercambiabili, segnano la vita di ognuno di noi. Prefazione di Gian Mario Villalta.
Da qualche parte nello spazio. Poesie 2011-2021
Fabio Pusterla
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 295
Il volume propone un’antologia della scrittura in versi di Fabio Pusterla, uno dei maggiori poeti contemporanei italiani, che ripercorre gli ultimi dieci anni della sua attività. La scelta abbraccia i testi più significativi delle raccolte Corpo stellare (2011), Argéman (2015) e Cenere, o terra (2018), e ha come filo conduttore il rapporto uomo/natura, oggi al centro del dibattito ecocritico. La sezione conclusiva presenta inoltre una serie di inediti, che danno conto del lavoro in corso di un poeta insieme fedele a sé stesso e originale, coerente ma aperto a nuove forme e nuovi temi. Il libro è arricchito da un prezioso autocommento autoriale, che accompagnerà il lettore insieme al saggio di Massimo Natale.
Diario del sonno
Paola Silvia Dolci
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 228
Paola è una ragazza dominante, spregiudicata, dai sentimenti complessi. Dopo la laurea in ingegneria sente progressivamente emergere i fantasmi della propria adolescenza: le molestie, le violenze, gli abbandoni. Da quel momento la mente deraglia e i suoi pensieri si schiantano contro il mondo esterno. La diagnosi clinica è precisa: «assenza di controllo degli impulsi e depressione maggiore». Questo libro è la cronaca di un salto nel vuoto, dove si alternano esperienza e rielaborazione inconscia di quella esperienza, e la realtà dei fatti è sempre in bilico fra verità e menzogna. In preda a un dolore che erode i nervi, Paola percorre il labirinto della psicanalisi affidandosi alla guida di un terapeuta paziente e fedele, che la salva dai tentativi di suicidio. Da lì si snoda un percorso tortuoso verso la guarigione, raccontato con uno stile ipnotico e potente, sospeso tra prosa e poesia. Postfazione di Marco Giovenale.