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La Vita Felice: Opere grafiche di Giancarlo Consonni

Textures e paesaggi. Collages 1975-2022

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 45

"Un’apparizione inaspettata, un’associazione fortuita, la possibilità di cambiare strada. Il collage corrisponde a un fare e a un farsi il cui esito è in larga parte imprevisto, quasi sempre una sorpresa per lo stesso artefice. Questo può forse spiegare perché da un certo momento in poi il collage mi ha preso la mano. Con tutti i pericoli che conseguono, in primis il seguire più strade (cosa che disorienta molti, non parliamo di quel che rimane della critica). Artista eclettico? L’etichetta non mi spaventa; quello che conta sono gli approdi. Se un nucleo emotivo e bagliori di senso si affacciano nel taglia e incolla, cos’altro si può sperare? C’è poi, a posteriori, la possibilità di riconoscere i sentieri seguiti e gli eventuali apparentamenti. E quindi, come per i 38 collages qui raccolti, la possibilità di tentare una messa in ordine. L’auspicio è che chi sfoglia il libriccino possa incontrare momenti di felicità come quelli che hanno accompagnato la nascita di queste piccole opere." (Giancarlo Consonni)
14,00

Tarsie e altri collages 2000-2024

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 45

Carte, taglierino e colla, certo. Con una variante: per la gran parte dei 38 collages qui raccolti le carte sono state predisposte ad hoc. Un lavoro preparatorio con tempere, acquerelli e inchiostri di china che, anche grazie alla semitrasparenza della carta di riso, inseguiva l’imitazione di materiali vari (pietre, finti marmi, maioliche, intonaci) e di elementi naturali (alberi, fili d’erba, prato). E, ancora, evocazioni di mare e cielo. Agivano sollecitazioni sotterranee a predisporre degli opposti – minerale e vegetale, fermo e fluido, opaco e trasparente – e la sfida a pervenire a un risultato in equilibrio e foriero di senso. Il collage qui si apparenta, per un verso, all’arte dell’intarsio (Tarsie) e, per altro verso, all’intaglio (Marmi). Ma è il materiale stesso (le carte trovate o predisposte via via) a innescare altre esplorazioni e ad aprire sentieri nella boscaglia. Ed ecco prendere corpo parvenze di cose (Piroscafo, Timone, Caposaldo, Girandola segnavento, Albero), trasfigurazioni favolistiche (Case, Pinocchio e la Fata Turchina) o oniriche (Per mare, Segnale 1, Finestre). E, ancora, astrazioni (Infrastrutture parallele, Cardellino, Angelo, Messaggero di enigmi, Rendez vous, Confronto, Segnale 2) e sovvertimenti (Concetto spaziale, Opposizioni).
14,00

Studi per arazzi. Collages 2003

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2025

pagine: 26

Motivi ornamentali a penna e acquerello, ritagliati e accumulati (come, per certi animali, le scorte per l’inverno). Un gruzzolo di possibilità; un deposito di forme da porre a confronto con campiture uniformi scelte in una limitata tavolozza di colori: squillanti (rosso, verde, azzurro, giallo) o tenui (rosa, grigio, celeste). E via all’avventura. Un gioco di combinazioni. Un turbinio che si è fatto presto selva oscura, fino a quando non si sono intravisti, come claros del bosque (Maria Zambrano), accordi e armonie. Questi 21 studi per arazzi sono stati realizzati per un’edizione del Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy.
12,00

Apparenze e graffiti 1982-2001

Apparenze e graffiti 1982-2001

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2024

pagine: 40

«Nelle operine qui riprodotte, in particolare nelle 14 “apparenze” e nei disegni dal 15 al 27, l’immagine aspira a catturare l’istante. La messa in scena dell’apparire attraverso la tracciabilità del gesto pittorico non è una novità (detto per inciso, la novità, tanto cara a quel che rimane della critica, è l’ultima cosa a cui tendo). In questo caso a guidarmi è il fissarsi sulla carta di atmosfere imparentate all’apparizione e al sogno, dove macro e micro si rimescolano e dove l’immagine assume il carattere di epifania incandescente. In parte diverso è il tema che ricorre nei “graffiti” (28-36). Qui, su un muro immaginario trattato a calce, compaiono segni/graffi in equilibrio tra il sanguinare e il farsi motivo ornamentale. Un tentativo di guardare alle ferite con distacco e ironia.» (l'autore)
14,00

Incantamenti 1991-1998

Incantamenti 1991-1998

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2024

pagine: 24

«Dipingere il silenzio, il suo incanto, il suo mistero. In queste 20 opere, piccole quando non minuscole, ci ho provato. Non certo sospinto da un intento programmatico: lo dico a posteriori e a venticinque anni di distanza. L’opera pittorica può nascere al cospetto di figure, di luoghi e di paesaggi, sollecitata a restituirne aspetti significanti; ma può anche scaturire da un immaginario, a sua volta memoria e trasfigurazione di elementi della realtà. O ancora, come nei piccoli dipinti qui riprodotti – perlopiù tempere con rari tocchi di matita e innesti di acquerello –, immaginario e opera possono prendere corpo dialogicamente, in un progressivo svelarsi reciproco.» (l'autore)
12,00

L'uccello di fuoco. Ascoltando Stravinskij (1995-1996)

L'uccello di fuoco. Ascoltando Stravinskij (1995-1996)

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2023

pagine: 52

«I disegni qui raccolti, a esclusione del n. 18, sono nati di getto in un giorno di marzo del 1995. Nessun intento illustrativo. Piuttosto, queste 21 operine sono l’esito di una condizione creativa in cui, oltre a un felice stato personale, hanno avuto un ruolo primario due fatti in apparenza molto lontani tra loro: i fogli di carta velina numerati di un album copialettere acquistato in un mercatino e l’apparire quasi casuale di un motivo visivo. Un motivo imparentato con la musica e la danza, in cui non è estranea la sintonia con L’uccello di fuoco di Igor’ Stravinskij. Se e come il legame con la musica del compositore russo sia percepibile nei risultati saranno gli altri a dirlo. In ogni caso è questione di scarsa rilevanza. L’opera va sola per il mondo: non ci sono stampelle o salvacondotti che la mettano al riparo dal fallimento. Il vortice, il volo, lo scontro tra forze opposte, l’abisso intravisto; ma anche l’attrazione amorosa, l’esplodere di un botto d’amore, il balzo di due ballerini che si sfiorano, la sospensione, l’attimo come crocevia. Questi gli elementi – o le suggestioni – che hanno alimentato il poiein.» (G.C.)
12,00

Omaggio a Erik Satie 1998

Omaggio a Erik Satie 1998

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2023

pagine: 68

«Il pennino. Di quelli che si usavano a scuola negli anni Quaranta del secolo scorso. Un lavorio di insetti che, nel silenzio della classe, graffiavano impercettibilmente le pagine di quaderni con la copertina nera e le coste rosse. Sarà un caso, ma le due parti in cui il pennino è bipartito si chiamano ali (o rebbi). E perché l’inchiostro scorra e si depositi sulla carta nella quantità e nel modo voluti va trovata la giusta pressione per aprire e chiudere quelle ali. Il pennino ti educa alla misura, e non solo. Scrivere e, ancor più, disegnare a penna hanno elementi in comune con l’uso di uno strumento musicale, per un verso, e con il volo, per un altro. Se lo sai assecondare, il pennino ti può portare sulle sue ali. Se poi ti risuona dentro una musica come quella di Erik Satie, il volo può beneficiare di correnti d’aria ascensionali, come accade per gli alianti. È quello che è accaduto nell’esecuzione dei 29 disegni qui riprodotti, nati d’impeto il 2 giugno 1998 sulle pagine di un quadernetto, in vista del compleanno, il giorno dopo, della donna amata. A un certo punto, a dare stabilità al volo, sull’inchiostro di china color seppia, sono intervenuti tocchi di pennello intinto in un acquerello rosa o semplicemente nell’acqua.» (G.C.)
12,00

Ascoltando Bach. Collages 2016-2022

Ascoltando Bach. Collages 2016-2022

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2023

pagine: 44

«La musica è un modo di dare forma al tempo. Un modo di nutrirlo di sostanza emozionale così da renderlo abitabile. Se lo scorrere inesorabile e spietato del tempo è come sospeso dalla musica, anche dalle arti visive può venire una tale “sospensione”, sia pure per brevi intervalli: per quel tanto che occorre perché lo sguardo percepisca l’interagire delle parti e il loro fondersi in unità. I 17 collages di questo libriccino si prestano a esplorazioni visive (ma anche tattili) che presentano vicinanze con l’ascolto musicale. Hanno preso corpo, del resto, ascoltando Johann Sebastian Bach, in particolare i Concerti Brandeburghesi, Bwv 1046-1051, composti tra il 1717 e il 1723. Bach li ha intitolati Concerts avec plusieurs instruments. A loro modo, questi collages vogliono essere dei Concerts avec plusieurs cartes. Ritmi serrati, fughe e inseguimenti, avanzamenti e richiami, rotture e riconciliazioni, irruzioni e approdi inattesi. Le composizioni qui raccolte si sono nutrite di questo, e di altro, sospinte da uno spirito d’avventura e dal desiderio di sondare le profondità dell’attimo e il comporsi degli attimi in armonia. (G. C:)
12,00

Nel blu. Collages 2013

Nel blu. Collages 2013

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2022

pagine: 64

"Recuperi da involucri e imballaggi, carte di riso acquistate qua e là e altro ancora. A guidare la provvista sono le sensazioni – visive, tattili, tattilo-visive – che la carta suscita. Dove materia e colore sono promesse di avventure: sfide a tradurre in musica accensioni di eros. Musica per gli occhi; ma non solo. Le 27 operine qui raccolte sono nate l'una in fila all'altra nel mese di ottobre del 2013. Il punto di partenza è la carta velina con cui un tempo si costruivano gli aquiloni, in questo caso di un colore blu elettrico. La prima mossa è stata quella di incollarla su cartoncini di piccole dimensioni. Il resto è venuto da sé, innescato dal tono forte e impegnativo di partenza: una partita con i colori e i materiali, fatta di mosse e contromosse, in cui la posta in gioco è la conquista di armonie inedite. In qualche caso anche il blu del fondo è stato travolto, scomparso dall'imporsi di altri accordi. Nulla, del resto, è preordinato. Ogni collage è un percorso verso l'ignoto, una successione di passaggi fatti di scoperte, imprevisti e insidie. Il primo a sorprendersi dell'esito è l'autore."
12,00

Nel grigio. Collages 2016

Nel grigio. Collages 2016

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2022

pagine: 76

«Le edizioni Pulcinoelefante di Alberto Casiraghi sono un fatto raro. Il loro spirito costitutivo è quello del dono che lega in un rapporto di generosa reciprocità il terzetto degli artefici (l'autore del testo, l'artista, l'editore-stampatore). Giunti ormai al numero 11.152, i libriccini di Casiraghi sono stati occasioni per la produzione di opere di piccole dimensioni (disegni, incisioni, collages, fotografie ecc.) da associare a un testo. Questo fa di ogni esemplare stampato un unicum. A chi scrive è capitato di contribuire con opere grafiche per 25 edizioni (per un totale di circa 700 fra disegni e collages). Il destino di questi lavori è quello della dispersione. A distanza di anni rimpiango di non averne effettuato la riproduzione. Fanno eccezione 114 operine: i 21 disegni inseriti nell'edizione 772, ottobre 1992 (Federico Garcia Romeu, Nubes y Pampa con Vaca); i 30 collages inseriti nell'edizione 8167, gennaio 2011 (per Gianfranco [Angelino]), i 30 collages inseriti nell'edizione 9054, ottobre 2013 (Silvio Mazza, Una poesia) e, infine, i 33 collages inseriti nell'edizione 9647, aprile 2016 (Angelo Casati, Ai soci di sconfinamento). Questi ultimi, qui pubblicati, sono nati dall'idea di Vittoria Cova di festeggiare gli 85 anni di Angelo Casati, il grande don Angelo. Il punto di partenza dei collages sono, in questo caso, dei cartoncini grigi di cm 14x10 posti in relazione con i materiali più svariati: carte, cartoni, reticoli di plastica, garze; persino vecchie lettere di un parroco di campagna (senza alcun valore documentale) reperite su una bancarella dall'amico Leo Nahon. Ad avviare il taglia-e-incolla è l'attrazione tra i colori. Il grigio, si sa, è il più socievole: mette subito a suo agio gli altri, siano essi tenui e delicatissimi (i gialli canarini, i celesti appena accennati) o forti e perentori (i blu, i rossi, il nero ecc.). Il grigio prende per mano il “compositore” e lo sospinge alla ricerca di più ampie interazioni e concertazioni. Un ruolo lo hanno anche i materiali: le qualità tattili, la risposta alla luce, la capacità di ospitare penombre, il combinarsi di opacità e trasparenze. Ogni “mossa” è un azzardo; l'approdo quasi sempre una sorpresa.»
12,00

Stagioni 1980-1998

Stagioni 1980-1998

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2021

pagine: 104

Raccolta di poesie con un testo di Antje Stehn.
12,00

Luoghi e paesaggi, 1961-2021

Luoghi e paesaggi, 1961-2021

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2021

pagine: 136

“Come un uccello nello spiccare il volo si affida all’aria, così la mano, nel disegno, si consegna all’emozione nel tentativo di aderirvi e di darle visibilità. L’inizio comporta un affidarsi. In gioco non è la copia del “vero”. Se di fedeltà si tratta, il riferimento è l’e-motus (emovēre, trasportare fuori). La sfida è riuscire a rendere partecipi gli altri di quel ‘trasporto’ e dell’incantamento che lo muove. Nell’impulso iniziale convivono visione e cecità. Dal segno fissato su un supporto può scaturire un primo disvelamento, che chiede di essere proseguito e portato a conclusione. Per reggere la sfida, ogni tratto deve rinnovare la forza sorgiva dell’inizio e, insieme, stare in equilibrio fra più tensioni: fra adesione e misura, fra sicurezza e fragilità, fra conquista e rilancio, fra controllo e stupore. Anche il seguito, con il succedersi dei tratti, presenta somiglianze con il volo. E così la conclusione: l’arresto è a suo modo un atterraggio, richiede sapienza ed esperienza. Nell’aderire/disvelare, il mezzo espressivo ha la sua parte. Si avvertono apparentamenti con la musica e con la danza. Come gli strumenti musicali, per un verso, e il corpo, per altro verso, anche penna, matita, pennarello ecc. chiedono di essere ascoltati nelle loro potenzialità. Le quali si danno sempre in un rapporto concreto e peculiare con il supporto che accoglie il disegno. Ogni segno richiede un accordo. L’insieme dei segni, a sua volta, può farsi sinfonia. Il disegno è un’offerta di condivisione: la proposta di un viaggio in cui l’artista e il fruitore dell’opera stanno insieme come nel vasèl dantesco (Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io/ fossimo presi per incantamento/ e messi in un vasel […]).Dove porta il viaggio? A dischiudere mondi e, forse, a ritrovarsi.” (G.C.)
12,00

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