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Joker: Memoria del viaggio

Il paese delle armi arrugginite

Il paese delle armi arrugginite

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2025

pagine: 82

"Si saprà perché abbiamo perduto tutto. È stato a causa della purezza intransigente che c’era nel nostro amore d’infanzia: anche voi avete corso verso l’interno delle terre nella sabbia e nel sole. Alla velocità di un treno ardente, avete lasciato il mare che amavate, con, intatta in voi e anche davanti ai vostri sguardi, l’immagine, ad ogni secondo più precisa e più lacerante della vostra lacerazione, di ciò che dovevate abbandonare... Quest’acqua limpida e che la calma faceva gonfiare e levigava interiormente, era la vostra ferita, la vostra crudeltà, quella di tutti gli uomini, la sventura che hanno messo al mondo, la loro sventura. Dal treno si vedeva la trasparenza dell’acqua che la finezza della sabbia affilava ulteriormente e le acque più chiare preparavano a una dolcezza più fresca e meravigliosa. Occorre proprio essere vecchi e disperati per ritrovare questo sentimento che suscita la vocazione degli uomini e vi fa perdonare i loro omicidi, le loro follie".
16,00

Lettere (1955-1966)

Lettere (1955-1966)

Alejandra Pizarnik, Leon Ostrov

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2024

pagine: 98

Alejandra Pizarnik iniziò la terapia psicoanalitica con León Ostrov a 18 anni, un incontro destinato a segnare profondamente la sua vita e la sua opera. Il trattamento si interruppe, ma tra la poetessa argentina e il suo ex analista nacque un’amicizia speciale, alimentata dalla comune passione per la filosofia e la letteratura, che si intensificò durante gli anni parigini di Alejandra. È proprio a questo periodo che risalgono queste lettere: un racconto intimo e profondo delle esperienze lì vissute, dei legami con figure straordinarie (de Beauvoir, Cortázar, Duras, Paz...), delle persistenti difficoltà economiche, delle irrisolte tensioni familiari e della personale lotta riguardante il processo creativo e la scrittura. Ma, più di tutto, queste lettere svelano le sue paure più intime: le angosce che la assalivano nei momenti di maggiore depressione, la consapevolezza di amori impossibili e i tormenti di una salute precaria. Il rapporto di fiducia con Ostrov, che cercò di sostenerla nonostante la distanza, rende queste lettere uniche, restituendo una Pizarnik intensamente umana e vulnerabile, che non teme di mostrare al suo interlocutore tutta la propria fragilità emotiva.
16,00

A ruota libera

A ruota libera

Jean Dubuffet

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2024

pagine: 92

"A ruota libera", scritto in forma di auto-intervista e pubblicato postumo nel 1986, rappresenta un testo di fondamentale importanza per cogliere la specificità e l’essenza del percorso umano e artistico di Jean Dubuffet. La costante ricerca di nuovi modi di produrre arte (attraverso l’utilizzo di materiali inediti e tecniche innovative), il rifiuto tassativo delle tradizionali categorie culturali, l’insofferenza mai celata verso l’arte da museo (con conseguente adesione verso l’Art Brut), rappresentano le tappe decisive dell’eclettico itinerario del pittore e scultore francese, ricostruite nel presente volume, con estrema chiarezza e concisione. In queste pagine, caratterizzate da un linguaggio colloquiale e informale, ma al contempo dense di acute riflessioni e di preziosi spunti teorici sulla concezione e il ruolo dell’arte, ritroviamo la stessa verve pungente e dissacrante di Asfissiante cultura. Ci imbattiamo così in un autoritratto insolito e memorabile di una delle personalità più originali e controverse nel panorama artistico del secondo dopoguerra, indiscusso esponente di spicco tra le avanguardie del Novecento.
12,00

Il breviario blu

Il breviario blu

Joë Bousquet

Libro: Libro in brossura

editore: Joker

anno edizione: 2023

pagine: 88

Il testo de "Il breviario blu", redatto quasi interamente nell’estate del 1942, né completamente frammentario, né pienamente aforistico, fluisce per corsi variegati e talvolta vertiginosi, tra lo sparso e l’unità. Si percepiscono letture, incontri, sempre intimamente mischiati, per il viaggiatore immobile, alla scrittura: tracce di libri, di sguardi sul mondo, cenni di sogni, fugaci allusioni d’incipienti amori. Il tono d’oltre tomba di queste pagine segna la distanza da una qualsiasi elaborazione letteraria o illusione narrativa. Nell’abolizione di se stesso, il soggetto è parlato attraverso la propria morte. Scrivere è un gesto legato all’“esperienza della morte”. Da tale esperienza, Joë Bousquet ha potuto dirsi nel corso de "Il breviario blu": “La mia morte attende che io sia entrato nella mia vita”.
16,00

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