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in riga edizioni: Biblioteca Oplepiana

Le confessioni di italiano. Peccati di lingua

Le confessioni di italiano. Peccati di lingua

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 36

“Chi più, chi meno, ciascuno ha sempre qualcosa da confessare, e anche gli oplepiani non sfuggono a questa regola di vita. Certo nel loro caso si tratterà di peccati mortali, veniali o capitali, al più potranno essere originali: più verosimilmente potranno essere peccati di lingua, peccati linguistici, insomma, in quanto legati all'uso della lingua, parlata o scritta che sia. Gli oplepiani sono ben felici di riconoscere i propri peccatucci linguistici che per tutti loro costituiscono una sorta di dna letterario. O comunque una leggera mania distintiva”.
10,50

Le ripartite. Rimbalzo statistico

Le ripartite. Rimbalzo statistico

Aldo Spinelli

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 28

“In un qualsiasi testo scritto in un’altrettanto qualsiasi lingua le varie lettere dell’alfabeto compaiono con frequenze differenti. È facile intuire che in italiano (e non solo) quasi tutte le vocali (a eccezione della ‘u’) sono molto più diffuse delle consonanti. [...] Da questi presupposti è nata l’idea di scrivere un racconto con la seguente restrizione: il testo non solo rispetta rigidamente la frequenza delle ‘e’ ma anche il loro posizionamento costante: nell’arco di tutto il testo dopo ogni ‘e’ ci sono infatti otto lettere e poi ancora una ‘e’ e così via in un più che regolare rimbalzo statistico”.
10,50

Turandot Espuri. Solfeix

Turandot Espuri. Solfeix

Màrius Serra

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 24

“Il ‘Solfeix’ è basato sulla traslitterazione sillabica di una melodia prestabilita; ma, invece di attribuire un significato chiuso ad ogni serie di note – come faceva Soudre – o di mettere ogni nota in relazione ad una sillaba – come fanno i parolieri nelle canzoni –, si tratta di aggiungere un fascio di nuove sillabe tra i nomi delle note della melodia, avendo ben presente la durata di ogni nota. Il ‘Solfeix’ è, quindi, una costrizione aperta alla speculazione letteraria”.
10,50

L'infinito futuro. Sillabe in crescenza

L'infinito futuro. Sillabe in crescenza

Luca Chiti

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 26

“L’avventuroso ritrovamento, in uno sgabuzzino murato del Palazzo di Recanati, di questi quindici tentativi di Infinito strutturati in tutte le salse metriche, con progressiva espansione dal balbettio monosillabico alla scandita ariosità del settenario doppio, ci permette finalmente di seguire passo dopo passo il percorso compiuto da Giacomo Leopardi per arrivare alla superba versione in endecasillabi sciolti che già possedevamo. Con tutta evidenza il poeta, affinché il canto apparisse come un fungo miracoloso cresciuto in una notte sola, cercò di cancellare ogni traccia di tutto il precedente lavorio. Invano, poiché i manoscritti preparatori son come l’olio della verità: prima o poi vengono a galla”.
10,50

A Edoardo Sanguineti

A Edoardo Sanguineti

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 42

“Edoardo Sanguineti ha usato in modo assolutamente originale il segno d’interpunzione dei due punti, che nei suoi testi non prelude necessariamente a esplicazioni o elencazioni. Forse un modo seriamente giocoso di indicare i limiti della comunicazione, che non si definisce e chiude mai veramente; ma anche un invito e un richiamo alla necessità di tenerla aperta. Abbiamo scelto questo tratto inconfondibile della sua scrittura come introduzione al nostro volumetto di omaggi a lui dedicati: per dirgli con affetto che, dopo di lui e nella sua scia, terremo aperto e vivo il discorrere della parola ludica e sperimentale”.
10,50

Il doppio. Due per uno

Il doppio. Due per uno

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 42

“Doppiogiochisti per vocazione (in senso buono, ricreativo), sempre disposti a barcamenarsi sul filo doppio delle ambiguità del linguaggio, ricco di equivoci, slittamenti semantici e doppi sensi, assiduamente desiderosi di scoprire i doppifondi dentro cui si nascondono potenziali Identità e Differenze letterarie, potevano gli Oplepiani, così combinati (e combinatori), esimersi dallo scendere in campo affrontando una costrizione tanto seducente come quella congegnata sul tema del doppio?”.
10,50

Lessico famigliare. Operazioni alla lettera

Lessico famigliare. Operazioni alla lettera

Paolo Pergola

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 24

“In un’intervista apparsa sul ‘Corriere della Sera’ del 22 novembre 1983 Giorgio Manganelli affermava: 'Personalmente, credo che le parole siano certamente un suono, ma non sono sicuro che abbiano un significato'. E certamente, potremmo aggiungere, hanno un esatto numero di lettere che le compongono. Fenomeno questo che trascende (e tradisce) di nuovo il loro significato. Quando ci si sofferma a prendere le misure delle parole si scoprono cose strane”.
10,50

Rose osé. Lettere rubate

Rose osé. Lettere rubate

Paolo Albani

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 28

“A Capri, una mattina piena di sole dei primi di novembre del 1996, durante una passeggiata all’Arco Naturale, guardando verso lo specchio d’acqua che, fascinosamente turchino, si distende fino all’orizzonte, ad un certo punto esclamo: ‘Che mare incredibile!’. Volta al plurale e privata della lettera R, mi accordo che la stessa frase suona: ‘Che mai incedibili!’. Limpido riconoscimento dell’inamovibile profondità di molte negazioni”.
10,50

Giallo d'Anghiari. Misteri obbligati

Giallo d'Anghiari. Misteri obbligati

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 112

“Dopo una breve pausa di riflessione, ricca di suspense, durante la quale si consuma all’interno del gruppo un misterioso assassinio (o suicidio?) al vertice, il progetto viene ripreso e definitivamente realizzato. Senza ulteriori indugi l’OpLePo sceglie di cimentarsi con il genere poliziesco, impaziente di produrre enigmi criminosi”.
10,50

Preludi. Tempo obbligato

Preludi. Tempo obbligato

Sal Kierkia

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 32

“La regola che regge la costruzione di testi poetici sui momenti emozionali di intensa brevità di questi Preludi è: far durare la loro declamazione o semplice lettura nei limiti del tempo di esecuzione di ciascuno dei detti Preludi; non si è trattato quindi di scrivere parole per musica, ma di ricreare una delle possibili atmosfere sentimentali intese da Chopin”.
10,50

Sirene. Fascinazioni

Sirene. Fascinazioni

Oplepo

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 46

“Le sirene sono per antonomasia l’incarnazione (o meglio, guardando certe raffigurazioni, verrebbe da dire la ‘impescificazione’) del richiamo, del richiamo seduttivo, attraente, che nell’immagine omerica si musicalizza in ‘un suono di miele’. Nel caso della scrittura oplepiana (ma la riflessione si può estendere alla scrittura in generale) il richiamo è dato dalla sirena-pagina bianca, o in una versione più attuale sirena-schermo bianco del PC, che attrae lo scrittore e lo invoglia a scompaginare il candido pallore del foglio di carta o del video in ardimentose combinazioni di parole; una sirena-pagina bianca che esercita su chi scrive un fascino irresistibile perché alla fin fine, come sosteneva Kandinskij, che di colori se ne intendeva, il bianco non è che un ricettacolo di immagini mentali, di un silenzio ricco di possibilità, uno spazio – aggiungiamo noi – sul quale tracciare la rotta di una personalissima navigazione linguistica”.
10,50

Il centunesimo canto. Philologica dantesca

Il centunesimo canto. Philologica dantesca

Luca Chiti

Libro: Libro in brossura

editore: in riga edizioni

anno edizione: 2018

pagine: 68

“Bisognava anche, e soprattutto, dare ragione del sotterfugio del poeta e di tutti i suoi secolari commentatori; poiché, davvero, si aveva la sensazione di trovarsi di fronte a una specie di congiura del silenzio durata settecento anni. Che cosa si voleva nascondere? E in quale misura?”.
10,50

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