I Libri di Emil: Dissertazioni
Costa d'Avorio. Politica afrocratica
Ferdinand Kouadio Komenan
Libro: Copertina rigida
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2010
pagine: 176
Politici e giornalisti afro-specialisti non parlano mai dell'Africa a prescindere dalla fame, dall'Aids e dalla guerra. Ma sulle vere ragioni del letargo del continente nero c'è un silenzio reo e un vuoto vergognoso. Spetta quindi agli africani fare luce sulle cause del male dell'Africa. L'autore di questo libro racconta la Costa d'Avorio nella sua evoluzione storico-politica, sin dai primi contatti con la Francia. La miseria è la conseguenza della politica di sciacallaggio, della colonizzazione umiliante e alienante, dell'indipendenza neo-colonialista e della globalizzazione di sfruttamento unilaterale, nonché delle malversazioni economiche dei dirigenti africani. Constatando l'inadeguatezza delle politiche prêt-à-porter dell'Occidente, l'autore propone come nuovo paradigma l'integrazione africana e un sistema genuino di governo made in Africa: l'afrocrazia.
Il futurismo, la scienza e la chimica
Francesco Cardone
Libro: Copertina morbida
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2010
pagine: 240
Cento anni fa, sul quotidiano Le Figaro di Parigi (20 febbraio 1909) veniva pubblicato il Manifesto programmatico del movimento futurista. Gli scritti di Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944) - suo fondatore - sono imbevuti degli elementi contraddittori che esemplificano la passione viscerale verso l'essenza della materia, ovvero l'"anima" del mondo sensibile. Il futurismo infatti, ravvisando in ogni materia il "soffio vitale" che la sostenta, ha contribuito a valorizzare il dualismo tra corpo e spirito, che da sempre ha mantenuto vivo il contrasto tra due dicotomie: religione e fede da una parte e materialismo e scienza dall'altra. Dalla lettura del Manifesto della scienza futurista (1917) emerge l'ineludibile sensibilità-attrazione verso la dimensione materiale che si tradusse nel concepire tutto l'universo alla stregua di una "commistione di elementi diversi" che, nell'apparente e disarmonico caos, danno luogo al massimo dell'armonia vitale. Nel testo vengono presentate alcune delle più rappresentative opere pittoriche e scultoree ove la materia e la sua sostanzialità vennero diversamente espresse secondo le cosiddette linee-forza di cui fu teorizzatore il calabrese Umberto Boccioni (1882-1916).