Giuffrè: Univ. Firenze-Fondazione P. Calamandrei
Persona umana e processo civile
Libro: Copertina morbida
editore: Giuffrè
anno edizione: 2022
pagine: 189
L'autore, dopo essersi fermato sull'art 2 della costituzione repubblicana del 1948, relativo al 'riconoscimento' dei diritti inviolabili della persona umana e alla inderogabilità dei doveri di solidarietà politica economica e sociale, pone in rilievo come la costituzione del 1948 tutta abbia determinato una vera e propria 'rivoluzione copernicana' nel sistema dei diritti affermato dalla rivoluzione francese, ponendo a suo fondamento la tutela della persona umana ed i conseguenti doveri di solidarietà e non più la tutela della libertà dell'impresa e della proprietà private. Ciò sulla base dell'accordo dei costituente della sinistra democristiana e dei massimi dirigenti del partito comunista. La parte più innovativa del volume è la messa in rilievo che i padri costituenti non si posero il problema - o non se lo posero in modo adeguato - delle complesse questioni che sarebbero sorte specie sul delicato tema della interpretazione della legge sostanziale, questioni che avrebbero richiesto innovazioni sulla disciplina dell'ordinamento giudiziario e dei processi civili di impugnazione: innovazioni che nel 1948 non furono fatte (ove si prescinda dalla pur importantissima istituzione della Corte Costituzionale ). Gli scritti della terza parte del volume hanno ad oggetto l'individuazione di tali problemi e la necessità che su di essi si apra almeno un dibattito, pur nella consapevolezza che esso - ferma restando la Corte Costituzionale - non potrà che portare anche a proposte di riforma costituzionale di alcune norme processuali inserite nella Costituzione del 1948.
Processo senza soggetti
Lucilla Galanti
Libro: Copertina morbida
editore: Giuffrè
anno edizione: 2022
pagine: 442
Sempre più spesso si manifestano rapporti giuridici che, sul piano sostanziale, si riferiscono ad un patrimonio, prima ancora che ad un soggetto; rapporti che, una volta divenuti controversi, devono trovare spazio nel processo. Già Redenti si chiedeva chi potesse agire, e a quale titolo, al cospetto di «gestioni patrimoniali autonome», rispetto alle quali l'esercizio dell'azione «non coincide né con l'agire in nome proprio, né con l'agire in nome altrui»; «casi singolari» che ormai con frequenza si incontrano nella realtà odierna. Per dirla con Orestano, l'esigenza da cui muove lo studio è proprio quella di ricostruire i rapporti tra diritti e azione quando dietro la «personalizzazione del patrimonio» non ci sia «altra realtà che [...] un patrimonio senza soggetto». Nel contributo si cercherà allora di comprendere se e come i consolidati modelli di esercizio dell'azione possano operare quando nel processo agisca un patrimonio «in gestione».
Connessione, pregiudizialità, sospensione e altri studi. In ricordo di Natale Giallongo
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2021
pagine: VI-292
I limiti soggettivi di efficacia della sentenza civile. Una parabola di studi
Andrea Proto Pisani
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2015
pagine: XXVIII-340
Il volume raccoglie quattro lavori che si snodano nell'arco di un cinquantennio a testimonianza dell'incessante cammino di studi che via via illuminano profili nuovi e si aprono ad orizzonti inesplorati; espressione di una personalità assai ricca, nella quale all'esponente prestigioso della grande tradizione teorico-sistematica della scuola civilprocessualistica italiana, si affianca l'interprete sensibile ai valori e agli impegni consacrati nel Documento costituzionale e all'attento osservatore della giurisprudenza, pronto a sottoporne gli enunciati a serrata critica, si accompagna il docente impegnato, capace di suscitare negli studenti e nei giovani ricercatori fermenti di appassionata riflessione e di originale apprendimento anche sui temi più impegnativi del processo civile.
Le obbligazioni solidali ad interesse comune. Profili sostanziali e processuali
Beatrice Gambineri
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2012
pagine: VI-126
Gli ordinamenti europei che più o meno direttamente traggono origine dalla tradizione romanistica ammettono tutti la figura delle obbligazioni solidali. Nel panorama italiano, in particolare, l'art. 1292 c.c. offre una definizione unitaria di solidarietà, ma, come noto, la dottrina è sempre stata costretta a tentare di conciliare il dato unitario offerto dalla disposizione con la disomogeneità strutturale e funzionale delle fattispecie che ricadono nel suo ambito applicativo. A fronte di un panorama tanto eterogeneo, l'opinione che sembra preferibile, e che trova riscontro nel pensiero di Autori che pure appartengono a scuole di pensiero opposte, è quella che ritiene potersi parlare non di un concetto di obbligazione solidale, quanto piuttosto di una nozione unitaria di solidarietà, la quale verrebbe a configurarsi come una forma astratta destinata ad operare su assetti strutturali obbligatori di tipo diverso. La presente trattazione converge dunque sulle sole obbligazioni solidali ad interesse comune, esaminandone da un lato i profili sostanziali, e dall'altro quelli processuali.