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Gangemi Editore: Archinauti

Cupole stereotomiche in pietra da taglio nel XXI secolo. Dalle forme strutturali storiche alla definizione di una nuova apparecchiatura

Cupole stereotomiche in pietra da taglio nel XXI secolo. Dalle forme strutturali storiche alla definizione di una nuova apparecchiatura

Roberta Gadaleta

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2019

Questo libro espone lo studio di ricerca sull'aggiornamento della costruzione dello spazio cupolato in pietra da taglio, riconoscendo nella morfologia strutturale organica della cupola lapidea la vantaggiosa consustanzialità di forma, struttura e simbolo, che ne determina contemporaneamente venustas, firmitas e utilitas. A partire da una originale analisi storica comparativa delle differenti apparecchiature costituenti le cupole emisferiche lapidee e attraverso un rigoroso e fondamentale studio geometrico dei metodi adoperati per la suddivisione strutturale della sfera, questo lavoro presenta un progetto architettonico di apparecchiatura stereotomica ottimizzata per cupole emisferiche in pietra da taglio. Tale risultato viene raggiunto attraverso la geometria strutturale dell'apparecchiatura basata sulla disposizione, secondo un dodecaedro sferico, di una particolare tassellazione geodetica a simmetria quinaria, derivata dalla configurazione pentagonale “Aa” definita da J. Kepler nell'"Harmonices Mundi" (1619), presente nella struttura atomica dei quasicristalli a simmetria icosaedrica, qui applicata alla costruzione architettonica dello spazio cupolato in pietra da taglio. Tale morfologia strutturale permette di ridurre il numero dei conci-invarianti ripetibili da produrre in serie, mantenendo le loro normali dimensioni (lo spessore dei conci misura 22 cm, l'altezza delle loro facce all'estradosso varia da 35 a 41 cm), raggiungendo un diametro della cupola pari a 10 metri, morfologicamente e tipologicamente significativo in architettura, ottenendo contemporaneamente una ottima definizione statica ed estetica. I modelli fisici realizzati e l'analisi strutturale effettuata hanno verificato l'apparecchiatura e le sue possibili differenti configurazioni date dall'appropriata sottrazione di particolari conci e anche dalla variazione del diametro della cupola. L'opportuno impiego degli attuali strumenti di disegno infografico facilita l'esatta definizione stereotomica degli elementi strutturali, la cui simmetrica ripetizione favorisce il processo costruttivo e quello produttivo, semplificato dalle avanzate tecnologie robotiche di taglio a cui il disegno tridimensionale viene direttamente trasferito, raggiungendo l'unità di idea-progetto-costruzione. Questo lavoro delinea un valido metodo progettuale di suddivisione architettonica ottimizzata della copertura emisferica, dove la connessione organica degli elementi secondo configurazione euritmica e intrecciata, determina contemporaneamente una tessitura lapidea resistente e un ricamo fortemente espressivo, ricercando il principio chiaramente leggibile di verità strutturale della forma architettonica voltata, che storicamente costituisce la rappresentazione simbolica della volta celeste, l'assoluta sfera che «si distende in circular figura» (Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, XXX, v. 103).
30,00

La scuola italiana di architettura 1919-2012. Saggio sui modelli didattici e le loro trasformazioni nell'insegnamento dell'architettura

La scuola italiana di architettura 1919-2012. Saggio sui modelli didattici e le loro trasformazioni nell'insegnamento dell'architettura

Claudio D'Amato

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 304

"Questo libro racconta nella sua prima parte in forma schematica le vicende, dalla loro nascita alla loro fine, delle Scuole/Facoltà italiane di architettura, assumendo come date convenzionali d'inizio il 1919, anno di attivazione della Scuola Superiore di Roma; e di fine il 2012, anno in cui le Facoltà furono soppresse e sostituite in tutte le loro funzioni (didattiche e di programmazione della docenza) dai Dipartimenti, in discendenza dalla legge 30.12.240 del 2010, c.d. Gelmini. Queste vicende sono collocate in un quadro temporale scandito dai relativi provvedimenti legislativi e articolato in due grandi periodi, corrispondenti ai capitoli 1 e 2 [...]. Il capitolo 3 descrive in maniera analitica la nascita e la formazione delle Scuole/Facoltà, assumendo come filo conduttore il succedersi dei presidi, dei quali è raccontato in forma sintetica il ruolo svolto nella definizione del carattere delle Scuole/Facoltà. Le sequenze cronologiche dei presidi di tutte le sedi, qui organizzate in maniera integrale, ha consentito di costruire una mappa dello sviluppo storico delle sedi stesse, distinguendole in: 'storiche' (fino al 1944), 'nate negli anni '60', e 'nate dopo la legge sull'autonomia universitaria del 1989'. Di ogni Scuola/Facoltà è stata poi fornita solo la sequenza dei docenti delle materie compositive: una scelta selettiva non solo pratica, che ribadisce la tesi di fondo del volume che nella composizione architettonica vede la disciplina centrale intorno a cui riorganizzare oggi la rinascita delle Scuole di Architettura italiane. [...] Infine il capitolo 4 analizza la crisi che oggi attanaglia le Facoltà, governate da una corporazione di docenti espertissimi nell'assicurarsi il prolungamento della loro progenie disciplinare, ma ormai del tutto incapaci di esercitare il mestiere di architetto. È analizzato il conflittuale rapporto fra dipartimenti e ordini professionali: da una parte le astuzie per praticare la professione a spese dello stato; dall'altra il tentativo di smantellare strutture, incapaci di aggiornarsi, con il facile elargimento di crediti extracurriculari. È individuata come causa centrale della crisi il monopolio statale nel campo dell'insegnamento e la necessità di offrire una alternativa non statale all'insegnamento: una scuola pubblica non statale, i cui ordinamenti didattici siano riconosciuti direttamente dall'Unione Europea. Appendice alla prima parte: è ristampato in edizione critica il testo del 1925 di G. Giovannoni Discussioni didattiche, fondamentale per la comprensione di tutta l'elaborazione successiva, fino ai nostri giorni, sui modelli didattici. La seconda parte è dedicata all'illustrazione dettagliata del modello didattico da me applicato alla Facoltà di Architettura di Bari, come preside e come direttore del corso di laurea nei ventidue anni consecutivi della mia gestione: di esso ne sono spiegati gli aspetti originali, i limiti e le cause della decadenza. Ho fatto ciò attraverso testi brevi per necessità di sintesi e chiarezza; e allo stesso tempo attraverso un'esaustiva e completa mole di apparati redazionali che rendono conto del lavoro didattico e di ricerca svolto da tutti i protagonisti - professori e allievi - che quel lavoro hanno svolto nel corso degli anni." (L'autore)
30,00

Le forme del museo. Ragionamenti ed esercizi didattici-Architectural shapes of museums. Reasoning and learning exercises

Le forme del museo. Ragionamenti ed esercizi didattici-Architectural shapes of museums. Reasoning and learning exercises

Michele Beccu, Anna Bruna Menghini, Ariella Zattera

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 172

Questo è un libro di ragionamenti architettonici, che come tutti quelli sull'insegnamento della progettazione/composizione, segna l'‘eterno ritorno dell'uguale' che costringe ogni generazione di docenti a misurarsi con l'infinità circolare del tempo per impadronirsi del tema e farlo proprio. La maniera specifica con cui Zattera, Beccu e Menghini hanno scelto di percorrere questo cammino, è stata quella di individuare esempi significativi di musei di diversi autori ed epoche, interpretandoli con le categorie proprie del progetto d'architettura, e costruendo con essi possibili itinerari tematici e formali.
28,00

Tecniche tradizionali e artigianato nella Scuola di Stoccarda. La Baukunst nell'insegnamento di Paul Schmitthenner-Traditional techniques and crafts in the Stuttgart School of Architecture. The Baukunst in the teaching of Paul Schmitthenner

Tecniche tradizionali e artigianato nella Scuola di Stoccarda. La Baukunst nell'insegnamento di Paul Schmitthenner-Traditional techniques and crafts in the Stuttgart School of Architecture. The Baukunst in the teaching of Paul Schmitthenner

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2017

pagine: 352

Questo libro si colloca all'interno di un'ampia ricerca messa in campo dalla Facoltà di Architettura di Bari attorno alla figura e all'opera di Paul Schmitthenner (1884-1972). In Italia si conosce poco del lavoro pratico e teorico di Schmitthenner, se si fa eccezione per la monografia di Vitangelo Ardito comparsa in questa collana. Eppure il suo lavoro si mostra subito in tutta la sua complessità e ricchezza, audacia e parsimoniosa attenzione per il semplice e l'inapparente. Alla concezione sulla forma e al suo rapporto fondativo con le origini della costruzione si associa la particolare attitudine di Schmitthenner alla innovazione delle tecniche artigianali, sedimentate nell'alveo di quel mestiere che andava insegnando nella Stuttgarter Schule. Un aspetto questo che portava con sè le modalità attraverso cui si attua il fare architettonico, e rispetto al quale era necessario un ulteriore lavoro di approfondimento e ricerca: esso rappresenta il nucleo tematico di questa pubblicazione. La presenza nel curriculum e il ruolo determinante assegnato sin dal primo anno di corso, nella preparazione dell'allievo, agli elementi della costruzione e ai caratteri della forma, al rapporto con il luogo e alla qualità dello spazio, erano tesi all'esercizio progettuale di un'architettura semplice e ben fatta, che si mostrasse vera rispetto ai rituali della vita che in essa si ripetono. L'insegnamento e il mestiere, la tradizione e la modernità si intrecciano continuamente senza mai distaccarsi da una legge dell'ordine delle cose, che ogni volta definisce la ragione della forma e l'appropriatezza della costruzione. Dall'ordinamento del processo, dalla razionalizzazione degli elementi e delle loro relazioni prende le mosse il titolo di questo libro: “artigianato” e “tecnica” sono anch'essi dei concetti desueti, che potrebbero apparire anacronistici rispetto agli sviluppi della tecnologia e delle mode; ma considerare l'architettura a partire dalle sue origini significa ricucire lentamente il nostro operato con ciò che è essenziale e duraturo, con ciò che ha valore in ogni tempo e che spinge la forma a mutare, a risiedere rinnovata e con pregnante significatività nel nostro tempo.
48,00

E. E. Viollet-Le-Duc: innovazione e tradizione in architettura. Linguaggio formale e coincidenza tra forma e struttura nella concezione di volte poliedriche

E. E. Viollet-Le-Duc: innovazione e tradizione in architettura. Linguaggio formale e coincidenza tra forma e struttura nella concezione di volte poliedriche

Maria Rita Campa

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2015

pagine: 400

"Lo scopo principale della ricerca è stato quello di 'estrarre' un metodo del ben costruire dalle lezioni impartite da E. E. Viollet-le-Duc che, opportunamente aggiornate e discusse, possono rappresentare una risorsa per la progettazione contemporanea in area mediterranea. Ciò che rende degno di grande attenzione il lavoro compiuto da Maria Rita Campa è il suo tentativo pienamente riuscito - di coniugare la riflessione teorica con la dimostrazione applicata: dove la seconda ha sempre costituito la verifica della prima. Non, dunque, un lavoro di ricognizione storica sull'operato di un architetto, Viollet-le-Duc, così ampiamente indagato, bensì un'inedita analisi progettuale, efficacemente condotta secondo i metodi - e i mezzi - di un 'tecnico' dell'architettura." (Dalla presentazione di Claudio D'Amato)
40,00

Architettura romanica pugliese-Apulian romanesque architecture

Architettura romanica pugliese-Apulian romanesque architecture

Enrica Leonardis

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2015

pagine: XXXV-295

Nelle chiese e nelle cattedrali romaniche della Terra di Puglia i modi di impiego della pietra locale assumono la dignità di un linguaggio architettonico. Questo libro affronta lo studio dell'architettura romanica pugliese partendo dalle sue forme e strutture in pietra portante e individua i paradigmi del muro e della campata come chiavi di lettura per la sua comprensione, sia a livello progettuale che costruttivo. I tipi di muro, i tipi di campata e le rispettive aggregazioni, riscontrate negli edifici esaminati, sono analizzati sulla base di tre filoni architettonici, appositamente calibrati per consentire la definizione dei fili conduttori tra le diverse soluzioni architettoniche analizzate. Si evidenziano, in particolare, i modi comuni di incremento dimensionale, di variazione dimensionale, di determinazione del sistema di copertura e di genesi della plastica secondaria, che costituiscono nel loro insieme un modus operandi virtuoso rispetto all'implemento dell'idea organica e muraria di architettura, sottesa agli edifici romanici di Puglia. I nodi stereotomici in pietra sono considerati come veri e propri paradigmi della costruzione, mettendone in evidenza l'importante ruolo nella concezione progettuale degli edifici. Attraverso i rilievi dei nodi costruttivi di maggiore interesse per diffusione e complessità, quali le volte a catino, i pennacchi e le cuffie, si presentano nuove ipotesi sulle pratiche del cantiere medievale...
80,00

Moderne architetture romane. Architetture della scuola romana nel passaggio alla modernità, con particolare riferimento all'opera di Giovanni Battista Milani

Moderne architetture romane. Architetture della scuola romana nel passaggio alla modernità, con particolare riferimento all'opera di Giovanni Battista Milani

Marco Stefano Orsini

Libro

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2015

pagine: 240

Questo percorso di ricerca intorno al linguaggio architettonico nel secondo ventennio del ventesimo secolo in Italia, prende le mosse dalla figura "dimenticata" di Giovanni Battista Milani per diversi motivi. Innanzitutto per la convinzione che una figura come quella di Milani possa servire a gettare una luce sulla difficile fase di passaggio alla modernità, a Roma, dalla oscura stagione precedente, solo da poco oggetto di studio. Sono proprio queste fasi di passaggio le più fervide di indicazioni metodologiche, proprio per la natura complessa delle relazioni tra progetto costruzione e pensiero formale. In secondo luogo, perché Milani fa parte della "fazione" che risultò perdente nella congerie del dibattito architettonico, che portò i cosiddetti accademici all'ostracismo professionale: l'accademismo di Milani offre la possibilità di legare il pensiero ottocentesco alle figure emergenti, leggendo i caratteri di continuità e di innovazione della ricerca romana. Come legare l'innovazione delle forme, conseguente l'adozione di nuovi materiali, con le esigenze della continuità ambientale con le forme della tradizione classica nella costruzione della città? Quale era la via italiana alla modernità, quale il linguaggio rispondente alle istanze di cogenza strutturale e di convenienza ambientale (nel senso più ampio del termine, dalle problematiche legate al clima a quelle legate al contesto urbano)? Questi temi saranno affrontati a partire da edifici o complessi architettonici esemplari?
40,00

Architettura e design. Complementi di tecnologia per un nuovo manuale dell'architetto

Architettura e design. Complementi di tecnologia per un nuovo manuale dell'architetto

Roberto Perris

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2015

pagine: 368

Architettura e Design. Complementi di Tecnologia per un nuovo manuale dell'architetto è trascrizione di Materiali, processi, normalizzazione. Complementi di Tecnologia per il C.D.L. in Disegno Industriale, Bari 2003 con integrazioni tratte da Sistemi costruttivi. Complementi didattici per i corsi di Progettazione di sistemi costruttivi e di Tecnologia dell'Architettura, Bari 2004, compendi didattici, entrambi, mai pubblicati da Roberto Perris, a lungo sopravvissuti sotto forma di dispense cartacee sparse tra le copisterie del Politecnico di Bari, ma, di fatto, completi per una pubblicazione già dal 2006. Il volume raccoglie quattro comunicazioni e quattordici capitoli, distribuiti all'interno di quattro sezioni tematiche, (Introduzione. Sistemi produttivi; Parte prima. Organizzazione, rappresentazione e normalizzazione del progetto; Parte seconda. Materiali e lavorazioni; Parte terza. Elementi e sistemi costruttivi), che guidano ad una "rapida escursione nel territorio dei sistemi costruttivi e delle novità introdotte dall'approccio esigenziale-prestazionale [...] per tracciare un filo logico che evidenzi le relazioni essenziali tra le diverse nozioni ed i diversi processi in atto e consenta di ipotizzarne alcune tendenze di sviluppo, al fine di orientare studi, ricerche ed approfondimenti da parte dello studente".
48,00

Lo spazio domestico mediterraneo. Una casa per il Cairo-Domestic space in Mediterranean. A house for Cairo

Lo spazio domestico mediterraneo. Una casa per il Cairo-Domestic space in Mediterranean. A house for Cairo

Loredana Ficarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2015

pagine: 304

L'analisi dell'architettura domestica antica del Cairo ha come campo d'indagine le residenze aristocratiche di epoca mamelucca (XIII-XVI sec. d.C.) ed ottomana (XVI-XVIII sec. d.C.). La peculiarità di queste abitazioni è determinata da due aspetti principali che condizionano fortemente i caratteri del tipo edilizio: il fattore climatico (la necessità di proteggersi dal caldo); la molteplicità delle influenze culturali, che hanno inciso sul graduale processo di aggiornamento e reinterpretazione delle antiche tradizioni costruttive e formali. La casa cairota esprime una forma costruita che trova la sua ragione nei caratteri del contesto ambientale e climatico. Il progetto architettonico si fonda su una stretta relazione di necessità tra istanza tipologica, morfologica e strutturale, nella quale le caratteristiche dei materiali, l'attenzione per il dettaglio e la pregnanza dei sistemi costruttivi consentono di trasfigurare lo strumento tecnologico in elemento di architettura. Nella città di Fustat si consoliderà il primo esempio di quella che sarà la futura casa araba. La casa cairota, tuttavia, costituisce un'eccezione rispetto al processo di fondazione della tradizionale casa araba, dal momento che essa viene privata del ruolo centrale che aveva la corte nelle restanti parti del mondo arabo. Lo spazio denominato qa'a, dedicato all'accoglienza, scandito dalla successione ritmica iwan-durqa'a-iwan, è considerato l'elemento fondativo della casa cairota.
44,00

Tipo, forma e struttura nelle architetture di Bernardo Antonio Vittone. Le chiese a pianta centrale delle «Istruzioni Diverse»

Tipo, forma e struttura nelle architetture di Bernardo Antonio Vittone. Le chiese a pianta centrale delle «Istruzioni Diverse»

Francesco Scricco

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2014

pagine: 352

La figura di Bernardo Antonio Vittone rappresenta una singolarità nel panorama dei protagonisti dell'architettura italiana, per il suo essere sospesa tra permanenze dello spirito barocco e nuove istanze della cultura illuminista. Di entrambe sono state ricercate le ricadute spaziali ed il modo attraverso cui queste sono state rese partecipi della forma architettonica, nel complesso dell'organismo edilizio e nel particolare delle sue parti costituenti: i complessi sistemi voltati; l'introduzione di elementi di transizione tra la forma dell'invaso e quella della cupola, con l'incessante lavoro sul tema del pennacchio, per offrire direzioni multiple ed inattese allo scorrere dello sguardo e della luce; la continuità degli elementi strutturali che, attraverso la messa in rappresentazione e la sublimazione della ineludibile necessità statica, traduce in forma fisica la rispondenza all'utile ed al funzionale. All'interno della vasta produzione architettonica di Vittone, si è eletto quale oggetto di analisi il tema della pianta centrale, un tipo dal valore altamente simbolico che ha attraversato verticalmente la storia dell'architettura occidentale, e del quale Vittone esplora tutte le possibilità, in una ricerca che si affina progressivamente e conferisce al tema spaziale nuovi e pregnanti significati, densi di riferimenti alla cultura del suo tempo. I ventuno progetti di chiese presi in esame, tutti raffigurati in uno dei due trattati scritti da Vittone, le Istruzioni Diverse...
48,00

Spazio, forma e struttura nelle architetture di Guarino Guarini

Spazio, forma e struttura nelle architetture di Guarino Guarini

Graziella Fittipaldi

Libro

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2014

pagine: 264

Guarino Guarini, attraverso la sua opera dal carattere innovativo ed originale, ha svolto il ruolo di tramite tra le culture architettoniche francese e italiana. Raffinato conoscitore dei trattati di stereotomia francesi, è il primo ad introdurre in Italia le tematiche connesse al taglio della pietra. Il suo approccio alla materia, innovativo anche rispetto ai modelli elaborati al di là delle Alpi, impiega la stereotomia quale strumento di prefigurazione della conformazione spaziale degli elementi architettonici e risoluzione progettuale dei punti di contatto-conflitto che vengono a generarsi tra le parti costituenti l'organismo architettonico, anche non stereotomico nel suo complesso. Fondamentale il ruolo della geometria descrittiva: strettamente connessa alla stereotomia, ha consentito al Guarini il passaggio dalle forme elementari di sei solidi base, matrici formali dei suoi sistemi voltati, alle conformazioni complesse di questi ultimi. Lo studio si è posto come obbiettivo la verifica di questo passaggio dal semplice al complesso attraverso la scomposizione dei sistemi voltati e l'individuazione delle loro componenti geometriche elementari. Ancora, si sono rintracciati i principi compositivi sottesi alla genesi dello spazio guariniano. Sono stati individuati tracciati ed operazioni ricorrenti, adottati sia per risolvere le intersezioni tra le parti, sia per ottenere l'organismo nella sua globalità, attraverso la sommatoria lineare o centrica dei medesimi spazi elementari.
45,00

Paul Schmitthenner 1884-1972. Ediz. italiana e inglese

Paul Schmitthenner 1884-1972. Ediz. italiana e inglese

Vitangelo Ardito

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2014

pagine: 418

A metà degli anni cinquanta su Schmitthenner scendeva il silenzio. In pochi parlarono dell'edificio ad Hechingen, nessuno di Bourdon sur Somme. Era considerato, nella storia dell'architettura del secolo scorso, neppure un minore, ma semplicemente un reazionario su cui bisognava tacere. Questo libro si occupa di Paul Schmitthenner (1884-1972) allievo di Riemerschmid e Fischer, amico di Tessenow e Bonatz, professore presso la Technische Hohenschule di Stoccarda (1919-1945). Lo studio è stato orientato alla conoscenza dei suoi edifici, soprattutto realizzati, dalla scuola di Zuffenhausen alla Sala della Memoria del cimitero di Bourdon Somme, passando per gli edifici residenziali, la ricostruzione dell'Alte Schloss, la Königin-Olga-Bau e la banca di Heilbronn, gli edifici di Kilchberg, il municipio di Hechingen e il palazzo delle assicurazioni Frankona a Monaco. Il punto di indagine è affine all'interesse che ha Schmitthenner per quel "nucleo originario" della forma che chiama Baugestaltung - la concezione costruttiva dell'edificio - che è insieme arte del costruire e forma dell'architettura. Un tema che è possibile ricondurre alla tradizione della "Baukunst" e alla declinazione personale che ne dà lo stesso Schmitthenner con la Gebaute Form (la Forma costruita): una sintesi di forma - tecnica - struttura, che è il contributo sempre attuale del lavoro di Schmitthenner alla modernità.
60,00

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