Fuorilinea: Segnavento
Come lucciole nella notte. Poesie e parole al tempo del Covid-19
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2021
pagine: 112
I dieci Autori presenti in questa antologia sono tenuti insieme da un filo comune: la poesia, persone che la amano, una biblioteca, la Renato Nicolini, e un quartiere simbolo di Roma, Corviale. Da questa grande passione è nata "Corviale cerca poeti", un'iniziativa culturale e di condivisione umana, artistica e sociale che sotto forme diverse continua fino a oggi. Non era una scommessa facile portare la poesia a Corviale, in una biblioteca realmente di frontiera nella periferia romana più estrema e proprio da lì cercare poeti, scoprirli, presentarli e dargli voce, ma la scommessa è riuscita. E questa antologia - la terza - ne è la tangibile riprova. In un momento di così grande paura - nei momenti più bui della pandemia - questi Autori hanno dimostrato che la poesia può salvare, curare e aiutare a vivere meglio, superando solitudini e disagi che in particolare la Grande Pandemia del 2020 ha accentuato. Con originalità, sensibilità e intensità questi poeti di penna e di cuore, come lucciole nella notte, hanno mostrano come far splendere il mondo.
Addio alla coppia. Per un nuovo modo di amare nel XXI secolo
Gianluca Ballarin, Francesco Postiglione
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2021
pagine: 112
Due diversi approcci alla relazione sentimentale: la relazione "tradizionale", esplorata in tutte le sue forme (convivenza, matrimonio, ecc.) e una nuova idea di relazione scaturente dalla ormai conclamata trasformazione dei legami sociali in "società liquida". La prima tesi è difendere questo nuovo tipo di relazione, che gli autori chiamano "amore come amicizia", versus la relazione di tipo tradizionale. Quest'ultima viene esplorata in maniera "genealogica", nel senso Nietzscheano del termine, attraverso analisi antropologiche e sociologiche. Nella seconda parte del libro si esplora la nuova idea di relazione sentimentale, libera dal concetto asfissiante di "coppia": la seconda tesi è che per intraprendere questo modello di relazione bisogna essere uomini e donne riformati dentro. Questa nuova idea di relazione, si dimostrerà essere quella sostenuta da molti pensatori di quest'ultimo secolo, da Osho a Fromm, nonché essere in fondo quella sostenuta da Gesù, Maometto, Buddha, Gandhi, e tantissimi altri. Questo libro vuole contribuire a illuminare il cammino per un possibile modo di tornare a essere umani in pieno, che ha come sua caratteristica il saper amare davvero.
La cura. Il libro come salvezza dalla solitudine e dalla paura
Marco Testi
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2021
pagine: 256
La lettura può contribuire alla cura dell'anima. Marco Testi, critico letterario e comparativista, oltre che docente, ci conduce in un percorso in cui i libri rappresentano i fiori, i colori, l'acqua, l'incontro: percorso in cui talvolta è il deserto che deve essere affrontato, come in questo periodo in cui sono negati gli abbracci e la solitudine rischia di colpire persone in stato di debolezza, malattia, carenze affettive e solitudine. Alcuni libri più di altri ci posso aiutare a superare questo difficile periodo, a saperli leggere in un certo modo. Per esempio a metterli materialmente nella nostra libreria raggruppandoli per motivi, e non per generi, prima di leggerli. È così che Testi ci presenta diversi tipi di cura attraverso il libro. Gli autori citati sono solo alcuni tra quelli presenti in questo volume. la cura dell'amore, in cui emergono, tra i tanti, autori come Bassani e persino Giovanni Paolo II, con il suo La bottega dell'orefice. La cura nel raccontare, per se stessi e per gli altri, come spiega in un suo libro Franco Rella, o come suggerisce lo psicoanalista Erich Fromm. Vi è poi una cura nella lenta riscoperta di se stessi, e ci qui aiutano Elsa Morante o Walt Whitman o Tiziano Terzani. come ignorare le possibilità terapeutiche della poesia, quando è davvero poesia, quella per sempre, se si leggono ad esempio la Achmatova, o Cristina Campo, perfino un Leopardi riscoperto nel suo sorprendente aspetto religioso, senza dimenticarci del punto fermo Eliot. E poi c'è la terapia della riscoperta della bellezza nel cammino quotidiano, come accade a Joyce, o al Jack London che si interessa non più di eroi avventurosi ma del proletariato di Londra. Per non dimenticarci delle epifanie urbane di Borges. Ma molti stati salvati da una parola, da un brano contenuti in una canzone, quando questa canzone è tutt'uno con la poesia, come nel caso di Fabrizio De Andrè o Bob Dylan; e, se ne facciamo tesoro, anche la Storia con la maiuscola può esserci d'aiuto, se essa è attraversata da pensatori-scrittori che hanno coraggiosamente abbandonato mode e ismi per costruire speranze nuove: Rousseau è uno di questi, come anche la straordinaria scelta di Etty Hillesum di condividere con i suoi il destino di morte mentre avrebbe potuto salvarsi. E il mito può aiutarci? Sì, se lo si legge con la giusta angolatura, e allora ecco che qui possono aiutarci grandi studiosi come Paul Ricoeur o Carl Gustav Jung, oltre che lo straordinario Pavese de La luna e i falò. E ovviamente la cura per eccellenza, quella della speranza, se lasciamo parlare al nostro cuore Herman Hesse o Mario Pomilio, o un neurologo che può raccontare, avendo vissuto un'esperienza eccezionale, di realtà dell'anima. Per non parlare degli abissi di Dostoevskij o degli "eroi" così simili a noi di Chesterton.
L'eresia del male
Raoul Manselli
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2021
pagine: 440
Scrive Paolo Vian: «Manselli era convinto che l'eresia catara, una risposta all'eterno problema del male, abbia rappresentato la più grande sfida, la più insidiosa minaccia al cristianesimo medievale in Occidente. L'anti-Chiesa catara, con la sua organizzazione, con la sua capacità di persuasione, con la sua diffusione capillare, permeò molteplici espressioni della vita sociale, politica e culturale dell'Europa fra XII e XIII secolo (era cataro Farinata degli Uberti). Poi, agli inizi del Trecento, scomparve quasi senza lasciare traccia. Di fronte a questa sparizione, Manselli tornò a interrogarsi sul ruolo dei "vinti" nella storia: al di là della sconfitta, quale fu la loro funzione? Il vincitore uscì trasformato dal conflitto: per vincere i Catari "la Chiesa - scrisse Manselli - ha dovuto approfondire e rinnovare in direzioni precise il suo bagaglio culturale, ha dovuto modificare profondamente le sue strutture. Domenicani e francescani (...) sono una diretta conseguenza dei catari e non minore conseguenza ne è l'Inquisizione». «Ma più di tutto forse la Chiesa cattolica venne portata ad un riesame di sé stessa, a migliorarsi, a riformarsi, senza tregua, per due secoli».
Gli anni clandestini. Il cricket italiano dalla nascita fino al riconoscimento da parte del CONI
Simone Gambino
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2020
pagine: 296
Venerdì 26 novembre 1980 nasceva l'Associazione Italiana Cricket. Il nostro Paese aveva appena vissuto il suo momento più drammatico culminato nella barbara strage del 2 agosto alla stazione stazione di Bologna. Una stagione plumbea cui sarebbe seguito. La nascita del cricket ha avuto luogo in quegli anni, sullo sfondo di un'Italia in evoluzione, trasformatasi in poco più di 40 anni da Paese d'emigrazione in destinazione per immigrati. Testimone di questa metamorfosi, il cricket traccia, in questo primo volume, l'inizio della sua storia, quella degli anni in cui la sua pratica rasentava la clandestinità. Con il tempo, lo scetticismo e l'ironia hanno ceduto il passo alla tolleranza ancor più che al consenso. Il gioco ha dipinto gradualmente il quadro di un'Italia diversa, un Paese multietnico da alcuni apertamente osteggiato e da molti non ancora del tutto digerito. La Nazionale, una squadra che non necessariamente la domenica va a messa, ha unito in un filo di continuità temporale, lungo 160 anni, gli iscritti all'AIRE, ai nuovi italiani. Le vittorie azzurre hanno dato lustro allo sport italiano oltreché credibilità al movimento. La strada da fare, tuttavia, è ancora lunga.
Omaggio a Guru Gobind Singh. Un ritratto di Khushwant Singh
Khushwant Singh
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2019
pagine: 158
Al di fuori della comunità Sikh, Gobind Singh (1666-1708), decimo e ultimo Guru dei Sikh, rimane una figura sostanzialmente sconosciuta. E quelle poche informazioni che sono comunemente note, riportano molto spesso una versione distorta della realtà. "Da qualunque punto di vista lo si osservi - scrive Khushwant Singh, autore di questa eccellente biografia, inedita in Italia - Guru Gobind fu uno degli uomini più straordinari di tutti i tempi. Aveva il dono della poesia, era un guerriero coraggioso e intrepido e un'idealista convinto che fosse necessario lottare per i propri ideali. Ed egli lottò contro pesanti avversità, sacrificando i quattro figli e migliaia di seguaci per quello che credeva fosse un dharma yug: una battaglia per il bene. Tutto ciò per cui i Sikh sono nati, il loro valore in battaglia, il loro spirito di iniziativa, il loro cameratismo e il loro amore per la vita, lo devono a quest'uomo: Gobind Singh. Se le tradizioni inaugurate del Guru sono destinate a scomparire, è indubbio che morirà con loro anche la comunità Sikh. Questa, costituisce di per sé una ragione sufficiente a riesaminare la vita e gli insegnamenti del Guru".
Diario della natura. Antologia di artisti vari
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2019
pagine: 272
"Insegnate ai vostri figli tutto ciò che noi abbiamo insegnato ai nostri: che la Terra è la madre di tutti. Tutto ciò che capita alla Terra capita anche ai suoi figli. Sputare a Terra è sputare su sé stessi. La Terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla Terra. Tutto è collegato, come il sangue che unisce una famiglia. Ciò che capita alla Terra, capita anche ai figli della Terra." (David Servan-Schreiber)
Lacrime e destino a Luckenwalde
Eliseo Tonani, Simone Ravara
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 80
Questo libro narra le vicende di guerra del contadino nonché artigliere cremonese Eliseo Tonani, classe 1924. Un nuovo capitolo che si aggiunge alle ricerche sugli I.M.I. Internati Militari Italiani – quei soldati che, dopo l’armistizio dell’8 settembre ’43, preferirono la prigionia o la morte, piuttosto che porsi al servizio dei nazisti. Eppure su quei tanti soldati italiani calò un velo di oblio al quale, però, essi stessi contribuirono, alimentando, con il loro silenzio, la dimenticanza collettiva. Molteplici furono i motivi perché i soldati di questo “esercito di ombre” preferirono tacere: “per non rinnovare il dolore di vicende sofferte, per il rimpianto degli amici che non erano riusciti a sopravvivere, per il rammarico di una guerra perduta”. Eliseo dopo moltissimi anni ha voluto raccontare la sua storia come se – con la vecchiaia che rende saggi e distaccati – anche lui avvertisse la necessità di liberarsi di un peso, di far conoscere una parte della propria vita finora tenuta nascosta. "Mi chiamo Eliseo Tonani [...] il 30 maggio del 1943 fui arruolato. Ero un ragazzetto inesperto, mai andato fuori dal paese...". Prefazione di Giovanni Scotti.
Conversazione a Teheran
Reza Gheissarieh
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 112
Conversazione a Teheran, dell'affermato scrittore iraniano Reza Gheissarieh, classe 1947, e italianista fra i più importanti del suo Paese, prende la forma di un dialogo fra un padre e un figlio. È un confronto diretto, ironico e confidenziale, dove si inseriscono via via le voci di altri personaggi che contribuiscono a rendere articolato e sfaccettato il poliedrico quadro di una vicenda personale sì, ma anche collettiva, di una società oscillante tra un vicino e ancora palpitante passato e un presente che scorre veloce ed è irrimediabilmente proiettato al futuro. Si stagliano nette due generazioni, due Iran, si schiudono storie singole e personali che appartengono però a una più grande e onnicomprensiva storia, che non termina con la morte dei padri e che lascia nel lettore un sapore conosciuto che lo invoglia a superare i facili luoghi comuni, per conoscere di più e meglio l'Iran, la sua gente e le sue storie, per scoprire infine che sono anche le nostre storie. Gheissarieh ha scelto di pubblicare Conversazione a Teheran per la prima volta in assoluto in Italia. Paese dove, scrive, "ho trascorso gli anni migliori della mia gioventù, così felice e serena".
Sette riflessioni sulla religione
Mario Pollo
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2017
pagine: 200
Le riflessioni di questo percorso "autunnale" - compiuto da una persona che ha alle spalle la parte maggiore della sua vita e guarda con timore ma anche speranza la morte - tocca sette aspetti della religione: l'impossibilità dell'uomo di farsi un'immagine di Dio; il mistero del male; la secolarizzazione del sacro e l'affermarsi di un cristianesimo che rischia di far coincidere il religioso con il sociale; la rottura tra cristianesimo e ebraismo; l'interrogativo se Dio si è rivelato in una o in più e diverse religioni; la burocratizzazione dell'esperienza religiosa; il confine poroso tra il considerare la terra come un sistema vivente e la rinascita, sotto le vesti dell'ecologia profonda, del panteismo; e infine come ulteriore segno della rimozione del sacro, l'ostilità di parte della gerarchia ecclesiastica nei confronti di alcune apparizioni mariane. Un percorso, insomma, che parte da quella relativa alla difficoltà dell'uomo contemporaneo, a causa della desacralizzazione del cielo, di immaginare il luogo dove dimora Dio per giungere a quella che affronta l'interrogativo, angosciante, se dopo la morte vi sia la nullificazione dell'identità individuale oppure la sua sopravvivenza.
Pizzi, pizzi Trangola. Prima di facebook
Cosimo Quaratino
Libro: Libro rilegato
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2016
pagine: 416
Dopo una vita tra politica, impegno civile e “ostinata devozione” al lavoro, un funzionario dello Stato in pensione, Cosimo “Mimmo” Quaratino, mette insieme le storie prima di facebook, per consegnarle alla nipote. "Pizzi, pizzi Trangola" (incipit di una filastrocca in dialetto tarantino), scritto pensando a come lasciare una testimonianza a una adolescente spesso distratta dal sottofondo degli smartphone, whatsapp e social, è ciò che si definirebbe una biografia. Ma si capisce subito che è un reportage sull'Italia degli ultimi 60 anni che parte dal Sud e dalla cultura contadina per arrivare alla metropoli, alle rivoluzioni internazionaliste. Ci sono i mille volti dei coprotagonisti: non solo persone vicine a Mimmo ma anche i volti noti e meno noti di politici, giornalisti, intellettuali che hanno segnato la storia di questo Paese–maschere in grado di guidare il lettore in una riflessione su ciò che è diventata la politica privata degli ideali e dei sogni, e con essa l’individuo, la famiglia, le pulsioni e la società. Magari per riscoprire che la risposta è in un nuovo Umanesimo, tutto da costruire ma impossibile da realizzare senza un legame con l’Eredità dei padri. E dei nonni.
Discorsi politici
Patrice Lumumba
Libro: Copertina rigida
editore: Fuorilinea
anno edizione: 2016
pagine: 104
Nato nel 1925 nel Congo, allora possedimento belga, Patrice Lumumba, è un eroe dell'indipendenza nazionale e dell'unità africana. Il discorso che pronunciò in occasione della cerimonia d'indipendenza della Repubblica del Congo, il 30 giugno 1960, continua a risuonare forte nella memoria collettiva dell'Africa e non solo. Lumumba, primo ministro democraticamente eletto e primo capo di governo del Congo indipendente, fu presto destituito, poi arrestato, imprigionato, torturato e, infine, ucciso. La sua morte ha segnato indelebilmente il destino del Congo e il suo pensiero continua a essere una fonte d'ispirazione. "Non faremo regnare la pace dei fucili e delle baionette-pronuncia nel Discorso in occasione della cerimonia d'indipendenza il 30 giugno del 1960-ma la pace dei cuori e della buona volontà."