Fallone Editore: Il fiore del deserto
La trasparenza del blu
Francesca Parravicini
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2025
pagine: 112
La trasparenza del blu, opera prima di Francesca Parravicini, è un’analisi in versi che s’inoltra nel solco che si forma tra ombra e luce, procedendo per aspirazioni e domande, passaggi non simmetrici. Parte dal corpo e al corpo ritorna - nel sangue, nelle ossa, sulla pelle - ma non senza un’aspirazione all’ulteriore, con la caparbia del "glicine che cresce in spazi ostili". È una poesia, quella della Parravicini, che chiede un altro ascolto, un’altra voce, e che ha bisogno di essere letta attraverso un processo di scarnificazione, del linguaggio come pure del vissuto. Ridursi all’osso, a una condensazione: essere sé e altro da sé in un unico scatto.
Anni in testacoda
Massimo Cecchini
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2025
pagine: 40
Anni in testacoda di Massimo Cecchini è un poemetto legato alla memoria e alla meditazione sul vissuto, nel quale il linguaggio si fa speculare alla vita. Un’analisi introspettiva tradotta in versi e portata avanti gestalticamente, una sorta di consuntivo parziale in cui spiccano la misura, la cadenza meditata, il tono riflessivo tradotto in relazioni antifrastiche: stato verso stato, cosa verso cosa. Cecchini in quest’opera si discosta dalla scrittura giornalistica e decide di attraversare i temi del tempo che si sgretola e delle parole che si spezzano, del viaggio come corpo del mondo e del corpo che si fa vettore dell’aver amato anche le imperfezioni.
Come scompaiono i calendari
Nico Serratore
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2025
pagine: 104
Come scompaiono i calendari di Nico Serratore è un poema, diviso in due sezioni, incentrato sui temi della fuga e del ritorno da sé e in sé, che nel processo simmetrizzante della poesia risultano infine identici: il tempo ordinario appare parallelo al tempo dell’arte, il ricordo si sovrappone alla produzione di immagini, il confine tra interno ed esterno si sbriciola. Scrive Gianpaolo G. Mastropasqua nella prefazione: «Come scompaiono i calendari non rappresenta solo l’opera prima in poesia di un autore eclettico, quanto un’indagine in versi sul mistero del tempo, la ricerca dell’incontro nelle dimensioni del Chrònos e del Kairòs, un sentiero nel tempo musicale e in quello spirituale, un tentare il tempo senza tempo che è il raggiungimento e l’estasi immaginifica della Poesia».
L'assente
Fabio Prestifilippo
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2025
pagine: 88
L’assente di Fabio Prestifilippo è poema che si costruisce per paradossi, in cui l’attore principale è la parola che prende il corpo, che si fa corpo: la quotidianità, il sesso, il corpo malato, il corpo giovane, il corpo dipendente. L’allontanamento progressivo della parola dal corpo, nella visione dell’autore, ha infatti neutralizzato il potere comunicativo del linguaggio che, in questa accezione, diventa pura astrazione senza più terra. La poesia si fa così simultaneamente una forma di resa al linguaggio come concetto e il tentativo di scardinare i suoi paradigmi, in virtù di un riavvicinamento al reale del corpo, alla materia.
Algoritmo della percezione
Francesco Antonio D'Aniello
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2025
pagine: 112
Algoritmo della percezione, opera d’esordio di Francesco Antonio D’Aniello, si interseca tra due voci attoriali, tra presenza e assenza, dimostrando consapevolezza d’immagine, potenza di rappresentazione e tecnica date di frequente in sovrimpressione. Introversa, tacita, spesso implicita è la nozione della coscienza dell’aver amato e dell’esserci stato, che si snoda tra la clausura introspettiva e la tensione relazionale, tra il tempo divino e il tempo terrestre.La trasfigurazione mitologica dell’infanzia passata, l’accettazione della perdita del padre e la reazione titanica contro ciò che è ineludibile sono i temi che imbastiscono le fondamenta del poema, costruito attraverso un linguaggio ricercato ritmicamente e metricamente, sommosso e, al tempo stesso, talvolta adagiato sul non detto.
Stati della materia
Martino Bosco
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2024
pagine: 96
Stati della materia di Martino Bosco è poema che procede per opposti, dal poroso al duro, come a dire: coscienza del vivo e del morto oppure del transitabile e dell’intransitabile. Un’operazione autoptica trasfigurata in poesia che fa del residuo, del rimasuglio, una reliquia, in quel che appare come atto negato o epos capovolto, nella bilancia che tiene in equilibrio violenza e consapevolezza: la prima riguarda un’inesplicabile forza ineluttabile e anche biologica, che comporta il riconoscimento destinale della morte; la seconda l’essere illeso e primordiale, l’accettazione empirica di una evidenza a posteriori, che è spesso propria del superstite. I versi di Bosco dispiegano un’ossessione profetica, seppur senza redenzione; l’osservazione del mondo senza reticenza, che arriva fino all’esperienza del corpo. Qui il corpo è terreno di guerra: è lo stato ancestrale che origina ogni cosa, il passo inviolabile dove ogni cosa termina. Il corpo è lo stato della materia.
Via da questa arsura
Antonio Tammaro
Libro: Libro rilegato
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2024
pagine: 128
"Via da questa arsura" di Antonio Tammaro è poema intriso della sacralità della terra, un canto composto agli dèi del sangue, che ogni cosa conoscono del ciclo generativo, rafforzato da inserti di dialetto molisano che affermano la necessità di stare anche nella tradizione della lingua locale, affinché le radici non si perdano. «È l’arsura dell’eccesso, la veemenza della carestia – scrive Isabella Bignozzi nella prefazione – che il poeta espone in questo lavoro crudo e proteiforme, nudo e barocco, la cui essenzialità si staglia via via durante la lettura come un rigore vertebrale sottilissimo: un’affranta, scabra serenata alla vita, una ballata d’arcaica magia. […] Simbolo di una dolente totalità, che incede logorando la percezione, stremando l’intenzione; inducendo, nel buio perfetto della resa, un’oscura devozione all’inconoscibile».
Bilanciamento del bianco
Oana Pughineanu-Oricci
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2024
pagine: 72
Bilanciamento del bianco, la prima opera poetica in lingua italiana di Oana Pughineanu-Oricci, è uno strappo sui processi che generano i flussi del linguaggio ordinario, una plusvalenza sulla lingua, che qui non è lingua madre. La parola è scarnificata, ossuta, prosciugata. E la poesia che prende forma divide il tempo tra Essere ed esistere, riconoscendo attori e significanti e sconfinando talvolta nella prosa. L’autrice attraversa i terreni dissestati della malattia e della sofferenza come l’esule incolume e già in salvo. La raccolta ruota infatti attorno all’idea secondo la quale nei momenti di emergenza, durante le grandi manifestazioni di dissociazione fisica e psichica, avere una sorta di programma può diventare una stampella, un nido mentale, un rifugio per la sopravvivenza.
Finzione. Esercitazioni di metrica classica
Luis Danieli
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2024
pagine: 64
Finzione di Luis Danieli è un divertissement, ma pure una forma di protesta contro tipi di scrittura che parlano solo dello scrittore e non esistono in sé. La lingua viene da un altro tempo ma non è epigonale, non ricalca stili leopardiani, non scimmiotta: è coesa e compatta in sé. Ché la poesia è anche, ma forse soprattutto nei suoi esiti finali, applicazione matematica al linguaggio, rigore estremo, struttura formalmente codificata ed è in questo punto principiale che Danieli si colloca con la sua opera prima e una formazione prettamente economica, quindi matematica, quindi forse superiore a molte divagazioni letterarie. Quasi un atto eroico, addirittura prometeico: sfidare la convenzione, lo scorrere del tempo, l'evoluzione della lingua: restare fermi in un tempo che non è più, come se fosse sospeso. Per dimostrare cosa? Per dimostrare che la parola poetica è sacra, dunque sovratemporale. Quasi uno scherzo, per dimostrare che si può stare nel lusso della scrittura poetica senza perdere un colpo, nell'assenza d'ogni personalismo, d'ogni retorica che non sia figurativa, che non sia figura.
La rosa sbagliata
Giulia Catricalà
Libro: Libro in brossura
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2023
pagine: 48
La rosa sbagliata, opera d’esordio di Giulia Catricalà, è poemetto che si produce per antifrasi ma quasi invisibilmente e sottovoce, capace di restituire una voce silenziata che si fa simbolo, più che scarto, e che ha per oggetto i luoghi della memoria e lo statuto del ricordo, come stato limbico a precipizio su un tempo immobile. Nel fare residuale di una scrittura epigrammatica, connotata da metafore insolite e folgoranti, tra condensazione del verso e inclusione metafisica si mimetizza la visione del mondo dell’autrice. Un «archivio d’ombre», come scrive Mario Fresa nella prefazione, nel quale «la parola si fa sintomo di un altro indefinibile e non più descrivibile, capace, allora, di rendere irriconoscibile il prima e il dopo (e, dunque, le stesse coordinate abituali del ricordo e della sua rielaborazione sotto la spessa forma di una comunicazione ambigua, fantasmatica e irrelata)».
Il Golem. L'interruzione
June Scialpi
Libro: Copertina morbida
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2022
pagine: 104
Il Golem. L'interruzione è poema che riesce a risignificare lingua e corpo, l'eccedenza impraticabile dalla parola ordinaria. Infatti, se il linguaggio è l'inattendibile per ciò che promette, il luogo del frammento, il linguaggio poetico, anche nel suo punto sublime, spesso corrisponde all'umiliazione della lingua. E invece stare nella lingua della poesia significa stare nell'eccesso, superare lo scoglio delle forme date, della sintassi preordinata, della rigidità delle norme comunicative. Ed è quello che fa June Scialpi, nonostante la giovane età, riuscendo a ricomporre un tessuto metaforico e ondivago, riassumendolo in un mosaico equilibrato. Il Golem sfiora le avanguardie novecentesche, superandole, finendo in una koinè smossa e drammatica: uno squarcio, non solo linguistico, doloroso e composto.
Cartoline degli addii
Alessandro Cartoni
Libro: Copertina rigida
editore: Fallone Editore
anno edizione: 2022
pagine: 104
"C'è uno spazio a cui la poesia riesce a tendere, fitto di mistero e di silenzio; conduce alle terre di un certo tipo di memoria, chiusa e immota sullo specchio di ogni rifrazione del presente. Una memoria cristallizzata e quasi inagente, non per questo priva di un suo riscontro. Anzi, essa prende le forme opache di più strati che la vestono di un tempo diluito nel tempo, una sorta di sconfinamento degli anni, da cui i sentimenti umani riaffiorano in fotogrammi essenziali, ineludibili, irrinunciabili. Cartoline degli addii, di Alessandro Cartoni, la descrive, centrandone il vitreo canto, rimodulandola a seconda della partitura del pensiero, che riannoda i ricordi e poi li frange come moto ondoso e ripetuto. Il luogo delle poesie di Cartoni è il congedo, inteso non solo come abbattimento del tempo irrecuperabile, ma pure come passaggio: sotterraneo, all'addiaccio delle illusioni e di tutto quel che resta sul fondo; un fondo abissale; una sorta di desolato compiacimento ad affermare che la vita, breve, rapida, è imminente a se stessa e non ammette rinascite dopo che tutto è già stato ed è finito di accadere", dalla prefazione di Carla Saracino.