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ETPbooks: Saggi & critici

L'esilio e la nazione. Alerino Palma di Cesnola e la nascita dello stato greco moderno

L'esilio e la nazione. Alerino Palma di Cesnola e la nascita dello stato greco moderno

Marco Novarino

Libro

editore: ETPbooks

anno edizione: 2021

pagine: 512

Il conte Alerino Palma di Cesnola svolse un ruolo importante durante la dominazione napoleonica in Italia e nei moti costituzionali piemontesi del 1821, ma il suo nome è principalmente legato alle vicende delle lotte per l'indipendenza della Grecia e successivamente alla costruzione della nazione ellenica. A partire dal 1824 divenne infatti uno dei più convinti e attivi filoelleni europei testimoniando con numerosi scritti le lotte del popolo greco e denunciando atteggiamenti e situazioni che si produssero in quegli anni, ritenuti dannosi alla causa, come la gestione dei prestiti e degli aiuti militari. Con il definitivo trasferimento in Grecia nel 1829, divenuta patria d'adozione fino alla morte, mise a disposizione la sua esperienza politica di convinto liberale e le conoscenze giuridiche che contribuirono al consolidamento e alla modernizzazione della nazione.
28,00

Mercanti greci a Livorno 1750-1868. Commercio, nazione, famiglia

Mercanti greci a Livorno 1750-1868. Commercio, nazione, famiglia

Despina Vlami

Libro: Copertina morbida

editore: ETPbooks

anno edizione: 2021

pagine: 416

30,00

Grande Albergo delle Rose (Rodi, Italia, giocatori e spie: 1912-1949)

Grande Albergo delle Rose (Rodi, Italia, giocatori e spie: 1912-1949)

Riccardo Mandelli

Libro: Copertina morbida

editore: ETPbooks

anno edizione: 2021

pagine: 204

Quello che i castelli rappresentano per il Medioevo - inclusi i fantasmi - sono stati i Grand Hôtel nell'età della borghesia: dimore di una classe mobile, inquieta, protesa verso un futuro capace di soddisfare le promesse assicurate un tempo dalla fede religiosa. Da quei palazzi di sogno, che sorgono nel cuore delle capitali e sulle linee di frontiera dell'impero occidentale, era possibile sporgersi verso l'Altrove senza mettere a repentaglio la sicurezza fisica e lo status sociale. Letteratura e cinema ne hanno raccontato l'epopea con i toni della cronaca mondana, del racconto spionistico, dell'avventura. Il Grande Albergo delle Rose, nel cuore di Rodi, preserva fino a oggi la sua anima eccentrica e per la prima volta la fa parlare. Il regime fascista lo fece costruire nel 1927, quando l'isola, con tutto il Dodecaneso, era un "possedimento" italiano. Perno di una strategia di sviluppo basato sul turismo e, al tempo stesso, "vetrina" permanente dell'Italia nei paesi del Mediterraneo orientale, all'albergo e al suo casinò spettava anche il compito di raccogliere informazioni riservate e fornire una copertura ai traffici occulti della politica e dell'economia. Nel difficile quadro degli anni Trenta, intorno all'hotel si aggregò una vasta opera di innovazione capace di cambiare radicalmente l'aspetto di Rodi, conferendogli l'inconfondibile fisionomia attuale e preparando la fase del turismo di massa. Nei suoi saloni risuonarono le voci di molti personaggi celebri in tutti i campi. Nelle sue stanze si consumarono storie romantiche, come la luna di miele di una principessa irachena e di un povero ragazzo greco sposato di nascosto. Qui Joseph Goebbels, ministro della Propaganda nazista, rilasciò alla stampa feroci dichiarazioni antisemite. E sarà proprio nel Grande albergo delle Rose che Israele, nell'immediato dopoguerra, si guadagnerà un importante riconoscimento internazionale.
15,00

Monemvasià: la signora del mare

Monemvasià: la signora del mare

Massimo Cazzulo

Libro: Libro in brossura

editore: ETPbooks

anno edizione: 2021

pagine: 244

"Una roccia a picco - tutto il giorno a bere il solleone, a trattenerlo nelle viscere di fronte al mare, e tu con la schiena appoggiata alla roccia, con il petto aperto verso il mare, - per metà fuoco, per metà rugiada, tagliato obliquamente, doppio, in un'unica lotta per unire l'acqua con la pietra". Le parole del grande poeta Ghiannis Ritsos, che qui nacque nel 1909, condensano con l'affascinante sintesi che solo la poesia sa creare la natura ambigua e intrigante di Monemvasià: un promontorio a picco sull'Egeo, che vive della precaria armonia degli opposti: l'azzurro del mare e l'ocra delle tegole, il grigio della montagna e il blu del cielo, la verticalità della roccia e l'orizzontale pianura marina, la scabrosità della pietra e la delicatezza dei fregi bizantini. È la "perfetta armonia degli opposti" di cui parlava il filosofo Eraclito, è l'armonia dell'arco e della lira. Monemvasià è un palinsesto di stili e di epoche. In poco più di un chilometro quadrato convivono e dialogano millecinquecento anni di storia. Bizantini, Veneziani e Ottomani si sono contesi per secoli questo sperone di roccia, l'hanno decorato di chiese e di edifici sontuosi, di mura e di torri; l'hanno scavato in un labirinto di strade e di vicoli, di scalinate e di vòlte, l'hanno ammirato, adulato, desiderato, conquistato, perduto. Questo libro si cimenta nella difficile impresa di ripercorrere in sintesi questi venticinque secoli di storia, attraverso i documenti, le testimonianze artistiche, le tradizioni orali, per ricostruire l'immagine di un borgo che si meritò, fra i molti altri, l'appellativo di "Signora del mare".
15,00

Cento lezioni di storia da Minosse a Carlo Magno

Cento lezioni di storia da Minosse a Carlo Magno

Emanuele Lelli

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: ETPbooks

anno edizione: 2021

"Questo testo rappresenta una 'scommessa', da diversi punti di vista, primo fra tutti coniugare le più aggiornate acquisizioni storiografiche a livello economico, sociale e antropologico ad una dimensione anche narrativa. Minosse e Carlo Magno, nell'ideale percorso che qui si traccia, si pongono all'inizio e al termine di un'avventura storica e umana unitaria: quella della formazione, dello sviluppo e della trasformazione su nuove basi dell'Europa antica e altomedievale. Questo privilegiato orizzonte delle radici greche e romane della civiltà europea non significa idealizzare quelle radici: chi leggerà il racconto di queste 100 lezioni, troverà entrambi i volti della luna, quello splendente, e quello nascosto. Se la storia, tra Minosse e Carlo Magno, è stata storia di grandi protagonisti, e se a loro sono intitolate molte delle lezioni qui contenute, lo sguardo dello storico moderno non può dimenticare di assegnare un'attenzione particolare anche alla cultura popolare degli antichi, alla vita quotidiana, ai mestieri e ai lavori delle città e delle campagne. Queste 100 lezioni non nascono come manuale scolastico. Tuttavia l'arco cronologico qui abbracciato consente di impiegare questo testo nelle scuole, in particolare nei licei. Soprattutto ai più giovani punta l'obbiettivo fondamentale di questo testo: coinvolgere chi lo leggerà, per interesse o per studio, nel grande racconto delle vicende antiche, tardoantiche e altomedievali dell'Europa, suscitando quel che più di ogni altra cosa dovrebbe costituire, a mio avviso, il senso di ogni testo di storia, la passione per la conoscenza di quel che è stato prima di noi."
30,00

Citar Dante. Espressioni dantesche per l'italiano di oggi

Citar Dante. Espressioni dantesche per l'italiano di oggi

Libro: Libro in brossura

editore: ETPbooks

anno edizione: 2021

Il culto di Dante e l'amore che ha reso immortale nei secoli la Divina Commedia non sono sempre legati alla conoscenza integrale e filologicamente sostenuta delle sue opere. A livello dotto e a livello popolare spesso quell'amore è riconducibile ad un grumo di versi insediatisi nella memoria appena letti, o per la loro musicalità o per la loro universalità sapienziale o per balenio misterioso di ascose verità che muovono la fantasia e suscitano curiosità intellettuale per tutti gli anni della vita. Sono i versi della consapevolezza della fragilità e insieme della immensità dello spirito umano. A cento e più studiosi di tutto il mondo si è rivolta la "Lectura Dantis Metelliana" invitandoli al commento di queste sparse gemme singolari: ciascuno nella libertà della propria sensibilità e situazione culturale di area geografica, di lingua, di fede e di disciplina coltivata. Si è così determinata una entusiastica mobilitazione di intelligenze che ha prodotto il risultato che si offre agli appassionati di Dante di tutti i Paesi del mondo, nella occasione delle celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte del Poeta.
22,00

Viaggio nella poesia greca contemporanea

Viaggio nella poesia greca contemporanea

Libro: Copertina morbida

editore: ETPbooks

anno edizione: 2020

pagine: 452

In Italia non esisteva, ad oggi, un'antologia che riunisse l'opera di poeti neogreci che hanno esordito alla fine del secolo scorso o all'inizio dell'attuale. Le generazioni del '90 e del 2000 sono di fatto ignorate, tranne che per qualche sporadica pubblicazione isolata da parte di audaci e raffinati editori in cerca di novità. Viaggio nella poesia greca contemporanea permette di colmare questo vuoto con la presentazione di ben 27 autori, nati a partire dal 1974, i cui lavori, in gran parte, hanno ricevuto riconoscimento anche in ambito internazionale. Questa nuova raccolta rappresenta un successivo passo in avanti nel dar lustro a scrittori, vivissimi, che in un modo o nell'altro stanno cercando di affermare la loro visione della realtà, diventando naturale prosecuzione delle antologie già presenti in Italia. Ne emerge il panorama attento di una contemporaneità che non è solo, come spesso superficialmente sintetizzato, specchio della crisi, bensì immagine del perpetuarsi della continuità, tutta greca, che rinnova e reinterpreta l'antica eredità che ci è comune, riscoprendo i valori civilizzatori della poesia che seguono certe linee di filiazione, per esempio da archetipi kavafiani. Ci sono casi in cui la poesia diventa denuncia, una denuncia a presa diretta, senza mediazioni retoriche o interpretazioni, facendosi cronaca di eventi clamorosi e unici come "documento a caldo di emozioni e di odio", oppure si fa riflessiva e amplifica i suoi orizzonti contestando la crisi dei valori tradizionali e il deragliamento sociale di un'epoca, anche se talvolta le denunce "poetiche" di questi giovani autori, infittitesi nell'ultimo decennio grazie soprattutto alla rete, rischiano di ridursi al "sociologismo" spicciolo, falsando "la prospettiva critica, orientando l'approccio in senso documentale anziché estetico-letterario", palesando dunque anche disagio e lotta nella ricerca di nuove espressioni. L'attenta introduzione dell'antologia costituisce binario necessario e fondamentale da seguire per una lettura consapevole dei poemi.
25,00

Ioannis Metaxas (Diari 1936-1941)

Ioannis Metaxas (Diari 1936-1941)

Ioannis Metaxas

Libro: Libro in brossura

editore: ETPbooks

anno edizione: 2020

pagine: 572

La pubblicazione di parte dei "Diari" di Ioannis Metaxàs qui raccolti, quelli che vanno dal 1936 al 1941, offre la possibilità di rivisitare il periodo precedente all'attacco italiano alla Grecia del 1940 dalla prospettiva greca, offrendo una serie di indicazioni che chiariscono in che termini la stessa recepisse e rispondesse, negli anni immediatamente precedenti, alle lusinghe ed alle minacce italiane; la Grecia in realtà non aveva più dubbi su quanto attendersi a seguito dell'invasione italiana dell'Albania. Tale documento è anche primario complemento alle memorie dell'Ambasciatore Grazzi ("Il Principio della fine: l'impresa di Grecia", 2018), unitamente alle quali è possibile ricostruire, per voce dei due protagonisti di quelle vicende, un quadro esauriente dei fatti preliminari al conflitto. Nondimeno, i "Diari" di Metaxàs offrono un dettagliato rapporto dei complessi rapporti diplomatici tra la Grecia e gli altri paesi dell'area balcanica. Tali rapporti si articolarono in un complesso intreccio di alleanze e di proclamate non ingerenze, che permise alla Grecia di proteggere la propria fragilità militare ed economica da quella polveriera costituita da Paesi ancora soggetti alle precarie conseguenze delle guerre balcaniche. E infine i "Diari" rappresentano valido strumento per indagare sulla figura del Metaxàs, ancora oggi indagato da parte degli studiosi internazionali per la natura della sua dittatura, sulle cui caratteristiche il dibattito non si è esaurito.
28,00

Sulla traduzione. Studi di Emilio Mattioli

Sulla traduzione. Studi di Emilio Mattioli

Libro

editore: ETPbooks

anno edizione: 2020

pagine: 164

Il libro ripropone alcuni dei più significativi scritti di Emilio Mattioli ancora oggi capaci di contribuire al dibattito sulla traduzione. Questa sia pur breve antologia testimonia anche la vastità dei campi nei quali si è inoltrata la sua ricerca. Antonio Lavieri, nella Prefazione, osserva infatti: "La centralità della traduzione appare a Mattioli quando, negli anni Sessanta, pubblica sulla rivista il Verri, il saggio intitolato "Introduzione al problema del tradurre". Un saggio questo, che apre a una vera e propria fenomenologia delle poetiche traduttive e la traduzione comincia ad apparire come una pratica teorica costitutiva (e cruciale) in seno ai processi simbolici che percorrono la cultura (non solo letteraria e filosofica) contemporanea. Nel 1993, nell'intervista rilasciata alla RAI - continua Lavieri -, Mattioli afferma che la traduzione non può essere affrontata da una sola disciplina, è invece un argomento tipicamente interdisciplinare; anzi, i saperi tendono a riorganizzarsi intorno a questo problema, che non è solo della filosofia, dell'estetica e della linguistica [...]. Da queste brevi dichiarazioni emergono già due aspetti fondamentali: la traduttologia non è (e non può essere) la scienza normativa del tradurre, ma si caratterizza come un campo del sapere eminentemente interdisciplinare in cui convergono tutte le scienze umane e sociali. In questa prospettiva, la traduzione è un vero e proprio dispositivo epistemologico dotato non solo di efficacia euristica ed ermeneutica, ma anche di una efficacia inventiva (leggiamo cognitiva) ogni volta specifica e diversa".
14,00

Erotokritos (romanzo d'amore e cortesie)

Erotokritos (romanzo d'amore e cortesie)

Vicentzos Kornaros

Libro: Libro in brossura

editore: ETPbooks

anno edizione: 2020

pagine: 656

"Erotokritos" attinge alle trame convenzionali del romanticismo medievale ma tempera l'azione adeguandola ai modi di pensiero rinascimentali, elevando il dialetto cretese, in cui è scritto, a sofisticato strumento letterario di grande espressività e musicalità. Mentre la poesia ha molte caratteristiche del dramma ed è stata chiaramente scritta da qualcuno che aveva familiarità con le convenzioni neoclassiche, non è tuttavia una commedia, ma poesia narrativa. Una parte importante della sua valenza artistica sta proprio nel modo in cui rompe con le convenzioni al fine di creare qualcosa di completamente nuovo. Stylianos Alexiou ha giustamente riferito della sua "audace miscela di generi". Potremmo aggiungere che esiste un altro genere letterario rinascimentale molto popolare che fa, con "Erotokritos", la sua comparsa, quello del bozzetto pastorale o dell'idillio, che è rappresentato qui dalla storia del cretese Charidimos e dal suo amore per una giovane donna che uccide accidentalmente. "Erotokritos" è un'opera altamente strutturata, innovativa e stimolante nel modo in cui incorpora elementi di diversi generi, ricchi di immagini, lirismo e modelli di vario genere; un'opera che è allo stesso tempo complessa e sofisticata, ma che mantiene una stretta relazione con la tradizione popolare. David Holton
30,00

Parliamo greco (senza saperlo)

Parliamo greco (senza saperlo)

Maria Mattioli

Libro

editore: ETPbooks

anno edizione: 2019

pagine: 356

La lingua greca, da quando per la prima entrò in contatto con le popolazioni dell'Italia antica, non ha mai smesso di influenzarne i linguaggi. È del risultato di questa influenza, continuativa e sostanziale, che si cerca di dare una visione d'insieme, la più chiara ed esaustiva possibile. In quest'opera, che non è né vuole essere una storia della lingua greca, viene quindi fotografato lo stato attuale dei rapporti tra il greco e le altre lingue europee (o dovremmo dire indoeuropee). Oltre 3000 parole greche, siano essi prestiti o antiprestiti poco cambia, un vasto repertorio di nomi propri di origine greca, radici, suffissi, prefissi, costituiscono un potente strumento di dialogo tra le lingue qui prese in esame, che, grazie ad essi, si rivelano più vicine di quanto non si immagini. Un secondo fenomeno, poi, quello dei calchi, ovvero la traduzione delle parole greche in latino, iniziato già nella Roma arcaica con Andronico e proseguito con autori quali Plauto e Cicerone, ha fatto sì che si creassero neologismi latini, ma dall'anima profondamente greca. Prestiti ed antiprestiti paralleli e calchi permettono dunque di dire che la provocazione "parliamo greco" non è poi così lontana dalla realtà. Fondamentale per quest'opera è tuttavia cercare di evidenziare quanto questo patrimonio linguistico, profondamente penetrato nelle varie lingue, possa essere impiegato per mettere in comunicazione le moderne lingue europee tra di loro; far sì che esse possano riconoscersi reciprocamente sorelle. La lingua greca, che essendo nel DNA delle lingue europee, continua ad essere impiegata per creare straordinari neologismi, si rivela essere uno strumento di decodificazione, ma anche di produzione di concetti. Anche oggi la Grecia continua a ricordarci, che, volente o nolente, ogni popolo che sia entrato in contatto con la sua lingua ha da lei ricevuto in omaggio un patrimonio archetipico, duttile, creativo, capace di far riscoprire la necessità di sentirsi comunità umana, al di là dei confini politici, oggi più o meno esistenti.
20,00

Viaggio nel teatro greco contemporaneo

Viaggio nel teatro greco contemporaneo

Libro

editore: ETPbooks

anno edizione: 2019

pagine: 496

Sostenere un viaggio nel Teatro greco contemporaneo attraverso la pubblicazione di 7 testi di 7 affascinanti drammaturghi provenienti dagli spazi iperuranici della scena, è un atto passionale elementare e irrinunciabile. Le opere di Nina Rapi sulle identità possibili, di Yannis Mavritsakis sulla paura della perdita e sulle relazioni amorose, di Elena Penga sulla riemersione degli oggetti come testimoni potenti della vita, di Tzanatos Tsimaras sulla tradizione biblica e il pensiero filosofico della Grecia antica, di Andreas Staikos che analizza il mondo degli idoli e delle metamorfosi, di Akis Dimou che celebra la potenza del sogno, di Sofia Kapsourou impegnata a distillare le ombre dell’incomunicabilità amorosa, compongono un caleidoscopio ideale per sentire il battito della drammaturgia greca. La dotazione di queste scritture è un flusso vivo di energie che oscillano tra vivi e morti, tra fantasmi e materia, tra pensiero ed azione, dimostrando che il teatro come la vita è meravigliosamente adimensionale.
25,00

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