Electa: La Scuola di Milano
Figini e Pollini. Ediz. italiana e inglese
Sara Protasoni
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2010
pagine: 78
Esponenti di primo piano del razionalismo italiano, impegnati nel campo della progettazione alle diverse scale, Luigi Figini (1903-84) e Gino Pollini (1903-91) hanno costituito il sodalizio più duraturo e produttivo in quella vicenda che ha visto l'architettura italiana affermarsi nel dibattito internazionale tra gli anni trenta e il secondo dopoguerra. Prima della guerra, oltre alle opere dal carattere più spiccatamente dimostrativo (casa elettrica, 1930; villa-studio per un artista, 1933), ha inizio quella collaborazione con Adriano Olivetti che si protrarrà sino a tutti gli anni cinquanta e produrrà opere di altissimo livello. Dopo la guerra, l'affermazione professionale di Figini e Pollini, associata ai numerosi edifici realizzati nel centro di Milano e per i nuovi quartieri nella corona urbana, si accompagna all'impegno in campo culturale, nelle associazioni, nelle riviste e nell'università, con gli incarichi conferiti a Gino Pollini a Milano (1964-68) e a Palermo (1969-78).
Piero Bottoni. Ediz. italiana e inglese
Giancarlo Consonni, Graziella Tonon
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2010
pagine: 78
Piero Bottoni (Milano, 1903-73) si laurea in Architettura nel 1926 al Politecnico di Milano, dove insegna dal 1964 al 1971, dopo essere stato docente alla Facoltà di Ingegneria di Trieste dal 1954 al 1965. È tra i protagonisti del razionalismo e della sua revisione critica. Nel 1933 prende parte alla redazione della Carta di Atene ed è tra i promotori della rivista "Quadrante". Dopo la guerra è membro della direzione di "Metron" e tra i fondatori del Movimento Studi di Architettura. Oltre a diversi arredamenti, oggetti di design e piani urbanistici realizza significative opere di architettura: prima del 1945, a Milano, Livorno, Reggio Emilia, Imola, Napoli, Bologna, Lecco, Massa e Valera Fratta; dopo la guerra, a Marina di Massa, Milano, Sesto Calende, Storo, Ferrara, Bologna, Capri e Sesto San Giovanni. È tra gli autori del Piano della Valle d'Aosta del 1936 e del Piano A.R. del 1944-45, due importanti lavori nella storia dell'urbanistica italiana. A lui si deve la realizzazione del quartiere sperimentale QT8 a Milano.
Franco Albini. Ediz. italiana e inglese
Federico Bucci
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2009
pagine: 79
Franco Albini (Rebbiate, Lecco, 1905 - Milano 1977) si laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1929. Negli anni trenta e quaranta è molto attivo nei settori dell'arredamento e degli allestimenti espositivi e costruisce, con Renato Camus e Giancarlo Palanti, alcuni quartieri di edilizia popolare a Milano, in linea con le posizioni dell'avanguardia razionalista. Il dopoguerra è la stagione più ricca di riconoscimenti per la sua carriera. Albini realizza l'albergo-rifugio Pirovano a Cervinia (1948-52), i musei genovesi di Palazzo Bianco (1949-51), Palazzo Rosso (1952-61) e del Tesoro di San Lorenzo (1952-56), l'edificio INA a Parma (1950-54), i magazzini La Rinascente a Roma (1957-61), le stazioni della Metropolitana Milanese (1962-69), oltre a uffici, case popolari, ville, allestimenti e numerosi complementi d'arredo, come la sedia Luisa premiata nel 1955 con il Compasso d'oro. È stato professore all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV), al Politecnico di Torino e al Politecnico di Milano e, dal 1952, ha sempre lavorato in collaborazione con Franca Helg. La Scuola di Milano riunisce un gruppo di architetti milanesi che mira a fondare il progetto nella conoscenza, assumendo dalla tradizione lombarda l'idea che la felicità si raggiunga proprio attraverso la conoscenza.
Ignazio Gardella. Ediz. italiana e inglese
Antonio Monestiroli
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2009
pagine: 76
Ignazio Gardella (Milano, 1905 - Oleggio, Novara, 1999) si laurea in Ingegneria nel 1928 al Politecnico di Milano e in Architettura nel 1949 presso l'Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove insegna dal 1962 al 1975. Le prime opere realizzate negli anni trenta lo segnalano all'attenzione dell'avanguardia architettonica italiana e in particolare al gruppo della rivista "Casabella" di Giuseppe Pagano ed Edoardo Persico. Nel dopoguerra Gardella avvia la stagione dei suoi capolavori con la casa al Parco a Milano (1947-48), la casa per gli impiegati della Borsalino ad Alessandria (1948-52), il Padiglione d'Arte Contemporanea a Milano (1947-54), la mensa Olivetti a Ivrea (1954-58). Gli ultimi anni della sua lunga carriera coincidono con la realizzazione di altre opere di notevole valore, come il progetto per il teatro di Vicenza (1968-80), il palazzo per gli uffici tecnici dell'Alfa Romeo ad Arese (1968-74) e la facoltà di Architettura di Genova (1975-89).