Einaudi: Vele
Scienza e sentimento
Antonio Pascale
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 151
Qualcuno ricorderà il dilemma giornalistico lanciato sulle pagine di "Repubblica" da Pietro Citati secondo il quale il sapore dei pomodori non è più quello di una volta. Quale fondo di verità abbiano simili discorsi se lo chiede Antonio Pascale che, oltre a essere una delle voci sicure della narrativa italiana contemporanea, è anche agronomo. E da scienziato si misura con gli interrogativi e i timori della scienza che la grande discussione bioetica di questi ultimi anni ha portato tra di noi. Lo fa attraverso una riflessione originale e pragmatica, che parte dal dato quotidiano, per poi spingersi, con ironia e piedi in terra, attraverso le ossessioni, i timori, i luoghi comuni legati al mondo della scienza così come viene comunemente percepito.
Islam e libertà
Tariq Ramadan
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 141
Tariq Ramadan è un agente infiltrato in Occidente dalla "quinta colonna" del fondamentalismo o un traditore dell'Islam? Più semplicemente, è uno studioso di identità culturali, sociali e religiose che da anni si interroga sulla sfida civile che l'Islam europeo pone alla nostra rappresentazione dei diritti e della cittadinanza. Nulla ormai impedisce di essere al contempo europei e musulmani. Perché al di là delle apparenti diversità, sono condivisibili molti dei principi e dei valori a partire dai quali è possibile vivere insieme nelle società contemporanee pluraliste e multiculturali. Resistere ai tentativi di ridurre l'identità a una dimensione esclusiva e prioritaria, diversa da tutte altre, significa rivendicare lo spirito multiforme della civiltà europea. E ripensare il ruolo dell'Islam nell'Occidente contemporaneo equivale a guardare a come è cambiato il rapporto con la laicità, la separazione tra Chiesa e Stato: che non significa far scomparire le religioni, ma regolarne in maniera paritaria la presenza nello spazio pubblico plurale.
L'ambiguità
Simona Argentieri
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 123
L'ambiguità è una delle parole del disagio, un piccolo crimine quotidiano inscritto nella malafede o nella falsa coscienza, una nevrosi che sta dilagando. Dove? Innanzitutto nel linguaggio, nella politica, nei comportamenti pubblici e privati, nella sessualità (dove si sono indebolite le "differenze" dell'identità di genere). Ma pur senza considerare le figure limite (comprendenti transgender e perversioni patologiche), resta il fatto che l'ambiguità è un meccanismo che fa colludere anche le cosiddette persone per bene con le più trite ipocrisie: c'è chi è favorevole alla guerra, ma che poi ammette serafico di aver fatto di tutto per evitare il servizio militare al figlio, o il divorziato che sfila convinto al Family Day... Anche quando comportano un senso di responsabilità attenuato, sono atteggiamenti nei quali concorrono, più che la lotta inesausta tra il bene e il male, la discesa in campo di diverse identità simultanee, scisse e oggetto di rimozioni.
Nel labirinto dell'intelligenza
Hans Magnus Enzensberger
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 64
Tutto ha inizio con l'assillo positivista di Alfred Binet che all'inizio del Novecento decise di misurare nei bambini una cosa che fino allora non era mai stata misurata: l'intelligenza. Arrivò poi il Q.I. inventato dallo psicologo tedesco William Stern, che presto sarebbe stato adottato dall'esercito americano per arruolare soldati per la Prima guerra mondiale. Nella nostra società l'intelligenza è una delle virtù che sembra venire prima di tutte le altre. Per Enzensberger l'intelligenza è un'invenzione moderna di cui l'umanità ha fatto per secoli a meno. E poi, che peso dare alla creatività, all'ispirazione, all'empatia, all'intuitività? Come misurarle? Non certo con il Q.I. I test per di più esigono una sola risposta, cosa abbastanza rara, un'eccezione, non certo una regola: la complessità del reale, le scienze cognitive e le ricerche sul cervello dovrebbero convincere aziende, eserciti e pubbliche amministrazioni a smettere di basarsi, quando devono decidere chi è più capace, sui risultati infidi e parziali di quiz e test di intelligenza.
L'avvocato necessario
Fulvio Gianaria, Alberto Mittone
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 107
L'avvocato è una figura difficile per la democrazia. Soprattutto quando difende i potenti, i ladri, i mafiosi, gli assassini o i terroristi. Non sembra un garante della giustizia, ma un soldato del nemico. Viene pagato, in molti casi profumatamente. Eppure proprio l'avvocato che difende il colpevole, magari lavorando d'astuzia e abilità fra le maglie del diritto, è garanzia essenziale per il cittadino onesto. Finché l'avvocato è libero di scegliere il cliente che vuole, il cittadino che non ha commesso reati sa che qualsiasi cosa gli accada, in qualsiasi circostanza si trovi, potrà avere un difensore. La garanzia che il colpevole sia difeso rassicura l'innocente. E alimenta la democrazia.
Perché corriamo?
Roberto Weber
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: VI-113
La corsa è un teatro del corpo, soprattutto quando è praticata senza agonismo, con un piacere che riscatta solo in parte grandi fatiche e sofferenze. Richiede maniacalità e rigorosa disciplina, l'incessante auscultazione del proprio corpo. Il libro di Roberto Weber è una riflessione sulle motivazioni che spingono lui e molti come lui a praticare questo sport, ed è anche un modo per raccontare l'Italia degli ultimi decenni, con l'aumentare del numero di donne che praticano jogging amatoriale o che entrano nel mondo nell'atletica leggera. Infine, è un'occasione per raccontare una galleria di piccoli e grandi eroi: i corridori noti e soprattutto quelli meno noti, chi pur fumando vinceva, chi sembrava non correre ma distanziava ogni antagonista.
La valigia di mio padre
Orhan Pamuk
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 71
Qual è il senso della letteratura? Come nasce un romanzo? In tre appassionate conferenze tenute nell'arco di un anno, fino al discorso di accettazione del Premio Nobel 2006, Orhan Pamuk disegna un ritratto dello scrittore nel mondo contemporaneo. La letteratura inizia dal gesto di chi si chiude in una stanza, si ripiega in se stesso e tra le proprie ombre costruisce un mondo nuovo con le parole. Proprio quell'isolamento nasconde in realtà un'apertura, la certezza che tutti gli uomini si somiglino e che il mondo sia privo di un centro. Essere scrittori, infatti, significa prendere coscienza delle proprie ferite interiori, e raccontarle ai lettori che le riconoscono per averle provate in prima persona, magari senza esserne consapevoli. E poiché ricordano ai lettori la loro fragilità, la loro vergogna e il loro orgoglio, gli scrittori suscitano ancora oggi nel mondo "molta rabbia" e "inaspettati gesti di intolleranza". Ma i romanzi sono uno strumento indispensabile che le comunità hanno per riflettere sulla propria identità. "L'arte del romanzo mi ha insegnato che condividendo le nostre segrete vergogne diamo avvio alla nostra liberazione".
Antisemiti a sinistra
Gadi Luzzatto Voghera
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 112
Gli ebrei europei sanno che la Shoàh fu frutto della cultura di destra, razzista e nazionalista. Le cose si sono però modificate e complicate col tempo. Continua a esistere, drammatico, un antisemitismo di destra, ma è tornato in superficie anche un antisemitismo di sinistra, sul quale si sono innestati nuovi temi germogliati da vecchie radici, mai del tutto estirpate. Per capire quale linguaggio si carica di elementi di antisemitismo bisogna conoscere un po' di storia. Cosi come bisogna saper leggere il passato per capire le ragioni che ne hanno diffuso l'ombra anche tra chi è al di sopra di ogni sospetto. In cento pagine, Luzzatto Voghera affronta un tema di altissima complessità con un linguaggio limpido e appassionato.
Il perdente radicale
Hans Magnus Enzensberger
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2007
pagine: 73
Con la forza intellettuale e l'acume che lo hanno reso celebre, Enzensberger disegna il profilo del perdente radicale di ogni tempo. Ieri il combattente nazista, oggi il terrorista islamico. Colui che ha resuscitato la tradizione del nichilismo autolesionista, amalgamando istanze religiose, politiche e sociali in una strategia di distruzione a vasto raggio. Contro l'America, contro il capitale internazionale, contro il sionismo, contro gli infedeli. Perché il perdente radicale non conosce la soluzione del conflitto, il compromesso. E quanto più è assurdo il suo progetto, tanto più fanaticamente lo persegue. Come era accaduto con Hitler, il suo vero obiettivo non è la vittoria ma lo sterminio, non è il controllo ma il dissolvimento, non è la vita ma il suicidio collettivo e la fine con orrore. Convinto della propria superiorità e animato da cieco vittimismo, l'islamista chiede a gran voce rispetto per sé senza riconoscerlo agli altri. Riservando solo alla propria minoranza di eletti la salvezza da un mondo che condanna alla morte.
La democrazia che non c'è
Paul Ginsborg
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 152
Londra, una notte di nebbia dell'inverno 1872. Karl Marx e John Stuart Mill si incontrarono in segreto e discutono per ore di economia, di natura, di democrazia, liberismo e socialismo "scientifico", scoprendo punti di contatto insospettabili tra le teorie che hanno creato e che tutti pensavano agli antipodi: il marxismo e il liberismo. E se un secolo e mezzo dopo, mentre la fiducia nella politica conosce un declino inarrestabile, fosse proprio l'incontro tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipata a segnare la via della rinascita?
Creazione senza Dio
Telmo Pievani
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2006
pagine: 137
Di fronte all'offensiva creazionista, che nega validità al naturalismo sia in filosofia sia nelle scienze naturali, Pievani propone una rapida e pungente analisi degli argomenti contro il finalismo, in un serrato susseguirsi di argomentazioni, da Hume a Darwin, dall'aristotelismo scolastico al creazionismo targato Stati Uniti che più ha scosso le coscienze negli ultimi anni, ma trattenendosi dall'entrare nel merito della querelle contingente sull'introduzione o l'esclusione del darwinismo nei programmi scolastici.

