Effigie: Il regisole
Qui come altrove
Zena Roncada
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 56
Poesia in forma di racconto, per un'epica sottovoce. Le storie di Zena Roncada della poesia hanno lo stupore, l'incantamento e la precisione della lingua che restituisce a ciascun personaggio l'unicità e il senso dell'esserci. Del racconto mantengono l'impianto e lo spazio: centurie ordinarie e minime del quotidiano nello spazio del margine, del sottobosco e del sottobanca. Vite di terracqua che la memoria conserva e condivide dando loro un nome. È una manciata di epifanie e semi: uomini e donne, vecchi vecchie e giovani - quello che pianta gli alberi o ripara i sogni, vende gli anni usati o ascolta la voce delle stoffe - sono creature speciali perché sono il loro talento, con l'aura della singolarità in un "qui" che è specchio e irradia fino a fare l'altrove. Hanno una virtù, una vocazione a stare nel mondo ed inscrivono la loro piccola traccia di silenziosa santità. Filare il dolore o accordare le speranze sono mestieri inusitati, dal sapore antico ma sempre nuovi, come appartengono al tempo di ciascuno il saper dire "così non si può più" o l'abitare il proprio sogno.
Bestie come noi
Annalisa Gimmi
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 206
Animali macellati dopo una vita innaturale, segregati in spazi angusti e in costante sofferenza; animali in gabbia, vittime di sperimentazioni, oggi tanto crudeli quanto inutili. Animali uccisi per un trofeo. Animali umiliati, abusati e privati della vita per il nostro divertimento o per la nostra vanità. Ma fortunatamente c'è chi sta tentando di cambiare le cose, ammettendo che tutto questo è inaccettabile da parte di una società civile. "Un movimento di liberazione esige un'espansione dei nostri orizzonti", ha scritto nel 1975 il filosofo australiano Peter Singer, il teorico della liberazione animale. Così l'essere umano, dopo aver combattuto per un'apertura della sua mente nei confronti dell'altro (il diverso, il nero, la donna, lo straniero), sta ora ingaggiando una nuova battaglia che espanda gli orizzonti della sua coscienza verso i non umani, riconoscendo agli animali quel diritto alla vita e al benessere da cui nei secoli li ha sistematicamente esclusi. Questo libro vuole suggerire spunti di riflessione su quanto c'è ancora da fare perché il rispetto della vita possa davvero definirsi tale; e sulle opportunità (a volte straordinarie) che la collaborazione uomo-animale può invece offrire.
Pensiero corsaro
Gianna D'Agostino
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 159
Di quale corpo ha bisogno la società oggi? Sia Pier Paolo Pasolini che Michel Foucault si interrogano, nell'allora nascente società dei consumi, riguardo all'azione del potere sui corpi. Entrambi intuiscono l'importanza dell'economia politica come agente di trasformazione della vita umana: l'uno studiando quella che battezza "biopolitica", l'altro dedicando il proprio impegno giornalistico ad indagare la "mutazione antropologica" in corso. Se la vita umana, intesa sia come esistenza biologica che culturale, diventa posta in gioco politica, è proprio sul terreno della vita che è possibile esercitare la critica. Questo libro ripercorre la polemica che Pasolini ingaggiò col proprio tempo, prendendo in esame una costellazione di testi - interventi e saggi critici, lungometraggi e interviste, opere letterarie e teatrali - che si susseguono fin dalla prima metà degli anni Sessanta. Pensiero corsaro definisce il gesto etico dell'ultimo Pasolini: additare le contraddizioni di un potere che si applica all'intera esistenza umana, ridefinendo i confini di vita e morte. La peculiare combinazione di pensiero e poesia che caratterizza la produzione pasoliniana si configura così come una biopolitica dell'esistenza, in quanto pone alla radice della critica la forma di un'esistenza: un'esperienza squisitamente personale e parziale della realtà, vissuta nel corpo, attraverso i sensi, in virtù delle proprie capacità interpretative.
Due soldati
Mino Milani
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 100
Da ragazzo, Mino Milani ha sentito parlare della Grande guerra da un uomo che oggi, fosse vivo, avrebbe centovent'anni. Si chiamava Carlo e di guerra non parlava volentieri. A ventidue anni s'era trovato nell'inferno dell'Ortigara (52a divisione alpina, 12.633 tra morti, feriti e dispersi in 18 giorni di battaglia) e in tempo di trincea aveva mangiato pane e terra e respirato puzza di cadavere, prima di poter annotare sul suo diarietto, il 3 novembre 1918: "Dio, com'è grande e bella la vittoria". Cattolico fervente era stato contrario alla guerra, ma quando gli avevano detto che era suo dovere combatterla, l'aveva combattuta, mettendocela tutta. Scrive Mario Silvestri nel suo memorabile Isonzo 1917: "La viltà di pochi non faceva che mettere in risalto il coraggio dei moltissimi". Quell'uomo, classe 1895, padre di Mino, nell'ltalietta buonista d'oggi - che si coccola e si compiace di quei pochi sarebbe un incompreso o forse un emarginato. Suo figlio, oggi noto scrittore, ha scritto questo racconto pensando ai "moltissimi": la storia di un mazziniano interventista e di un "ragazzo del '99".
Frocio e basta. Pasolini, Cefis, Petrolio
Carla Benedetti, Giovanni Giovannetti
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 455
"Questo libro racconta il doppio depistiggio che si è dispiegato attorno all'omicidio di Pasolini: uno volto a sviare le indagini, l'altro a tenere nascosti alcuni contenuti-chiave di 'Petrolio', il romanzo che Pasolini stava scrivendo quando fu ucciso. Quel brutale massacro resta perciò uno dei buchi neri nella notte repubblicana e una delle vergogne della cultura italiana, che per tanti anni ha accreditato la ricostruzione ufficiale del delitto. Pasolini viene ucciso probabilmente per la medesima ragione del giornalista Mauro De Mauro, fatto sparire nel 1970. Erano andati entrambi troppo vicino alla verità sull'omicidio di Mattei e si preparavano a divulgarla, accusando Eugenio Cefis, successore di Mattei alla presidenza dell'Eni e presunto fondatore della P2. Pasolini fa di Cefis un personaggio centrale di 'Petrolio', che incarna in modo esemplare la 'mutazione antropologica della classe dominante' e l'avvento di quel nuovo Potere finanziario e multinazionale che ci ha condotti alla cattiva società di oggi, corrotta e di ceto. Egli intendeva inserire nel cuore del romanzo alcuni discorsi di Cefis, che avrebbero raccontato con chiarezza ciò che stava accadendo in Italia. Quei discorsi erano tra le carte di 'Petrolio', ma i curatori dell'edizione postuma non hanno ritenuto opportuno inserirveli."
Io e tu
Cesare Vitali
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2016
pagine: 117
Un'inossidabile storia d'amore. Musica, libri, viaggi e teatri. Una storia forse regolare, forse coraggiosa. Io e Tu sono ragazzi negli anni Settanta. II loro è un meraviglioso colpo di fulmine, e non si attenuano col tempo complicità, affetto e passione. Dopo quasi quarant'anni un altro fulmine di altra e diversa natura: "Loris se ne va con la leggerezza di un soffio di vento". L'impellenza di elaborare il lutto, la necessità di trattenere il ricordo, porta il suo compagno a ripercorrere i tanti avvenimenti a cavallo del secolo. Cesare Vitali racconta in primis a se stesso, la vita di questa forse straordinaria - coppia omosessuale, accompagnando il lettore con aneddoti dal loggione della Scala a da spiagge tropicali, ma anche dal divano di casa. Testimoniando di incontri amicali a di impegno civile, ci porta a nuove e più ampie riflessioni sul significato dell'essere umani.
Giocare a mangiarsi
Mariano Bargellini
Libro: Copertina morbida
editore: Effigie
anno edizione: 2015
pagine: 259
Un mondo invaso dagli insetti come in un'antica maledizione biblica. Insetti però, questa volta, non prodotti dalla natura ma fuoriusciti dagli schermi dei nostri computer: avatar virtuali, digitali, di un videogioco all'ultima moda dal titolo emblematico Giocare a mangiarsi. II romanzo procede a quadri accostati di una precisione e di un nitore talvolta ossessivi, accompagnati dal monologo sbigottito e comico ininterrotto: dal vano declamato interrogarsi della voce narrante, ora uomo ora cavalletta. II narratore assiste infatti, oltre che a episodi separati, alla propria graduale metamorfosi da uomo in insetto. La contaminazione fra mondo umano e mondo degli insetti, prima della totale scomparsa del primo, offre scene di grande suggestione come la comparsa a uno show televisivo della ragazza-cicala, uscita dal bisturi di una chirurgia estetica d'eccellenza, l'improvvisa metamorfosi di un celebre uomo di spettacolo in un piccolo onisco, che rotola buffamente fuori scena, la verve dialettica e sofistica contenuta nel dialogo fra una cimice decapitata, ex art director, e la cavalletta scrittrice sul tema della potenza distruttiva o creativa della pubblicità. Non mancano argomenti e motivi degni di un paradossologo. Fino all'apocalisse finale del videogioco e forse della vita e forse del mondo.
Uno scrittore visionario. Antonio Moresco
Libro: Libro in brossura
editore: Effigie
anno edizione: 2019
pagine: 320
Su iniziativa di due critici francesi, nasce questo volume interamente dedicato a Antonio Moresco. Lo scrittore italiano – che negli ultimi anni ha avuto un clamoroso successo presso il pubblico francese – viene qui sottoposto a una benefica "de-territorializzazione". Se in patria i suoi libri sono spesso venuti alla luce già avvolti e resi opachi da giudizi precostituiti, qui la forza immaginativa e di visione della sua opera affiora in libertà, avvicinata con sguardo vergine negli undici saggi qui raccolti. Chiude il volume uno scritto di Moresco.