Edizioni Mediterranee: Sapere d'Oriente
Kama shastra. Ananga Ranga. Arte d'amare indiana
Kalyânamalla
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2011
pagine: 167
"Possa questo trattato, Ananga Ranga, essere caro agli uomini e alle donne finché il santo fiume Gange scorrerà del seno di Siva che sta con la moglie Gauri al suo fianco sinistro; finché Lakchmi amerà Visnù, finché Brahma sarà occupato nello studio dei Veda e finché dureranno la Terra, la Luna e il Sole!". Tra il 1870 e il 1880, apparvero a Londra l'Ananga Ranga di Kalyana Malla e i Kama Sutra di Vatsyayana. Da una attenta lettura di queste opere, ci si può rendere conto che dopo la marea immane di scritti sessuologici tedeschi e americani degli anni Settanta, queste pagine, ben lungi dall'essere sospette al pudore ed alla sensibilità occidentale, possono avere, forse, la virtù di riscattare la passione dal clima asettico e clinico in cui quegli scritti hanno confinato l'amore e il sesso e di riportarli in una sfera più umana.
Lo zen, l'arco, la freccia. Vita e insegnamenti di Awa Kenzo
John Stevens
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2011
pagine: 140
Awa Kenzo (1880-1939) è famoso per essere stato il maestro di arco giapponese di Eugen Herrigel, autore de "Lo Zen e il tiro con l'arco". Ma la sua saggezza si rivela soprattutto in questo libro - che del primo costituisce un ideale completamento - in cui John Stevens raccoglie i suoi insegnamenti più significativi. Arco, freccia e bersaglio diventano strumenti grazie ai quali è possibile accedere a piani più profondi di comprensione di se stessi e dell'universo. Appare chiaro dal contesto degli aforismi di Awa come tali strumenti non siano impiegati come mere metafore per un obiettivo spirituale da raggiungere; quest'ultimo piuttosto è inscindibile dal corretto ed efficace uso degli strumenti stessi, in una perfetta unione di tecnica e spirito da cui si sprigiona la caratteristica e misteriosa bellezza del Kyudo e il fascino che cattura colui che vede tirare un maestro di quest'arte. È lo spirito Zen inteso non nel senso della meditazione formale, come correttamente puntualizza Stevens, ma nel senso dell'integrazione totale della realtà - a trasparire in queste pagine, che confermano appieno il resoconto di Herrigel, da taluni in tempi recenti messo in dubbio.
La mente prima dei muscoli. Gli scritti del fondatore del judo
Jigoro Kano
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2011
pagine: 144
Questo libro raccoglie gli scritti e gli insegnamenti di Jigoro Kano, colui che fondò il Judo Kodokan a Tokio nel 1882. Il Judo Kodokan rappresentava per Kano il culmine di una vita dedicata interamente allo studio dell'antico jujutsu che egli riorganizzò secondo modelli educativi moderni, mantenendo intatta la sua eredità classica e l'aderenza alla tradizione. Così facendo egli aprì la strada che conduceva dal jutsu (abilità) al do (via), e ampliò gli orizzonti della sua conoscenza fino al punto in cui iniziò a sostenere che è necessario coniugare i principi di seiryoku zenyo (massima efficienza) e di jita kyoei (mutua prosperità), che rappresentano l'universalità e l'ideale umano e sono i valori centrali del Judo. In tutta la sua vita Kano insistette molto sulla necessità di studiare il vero significato del Judo e di metterlo in pratica. In altri termini, secondo il maestro, occorre comprendere che il Judo non è altro che una via attraverso la quale si può arrivare a utilizzare nel modo migliore la propria energia mentale e fisica, mettendole al servizio della società.
Il cuore dell'aikido
Morihei Ueshiba
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2011
pagine: 144
Con il suo messaggio di armonia universale, l'Aikido attrae un numero sempre maggiore di seguaci in tutto il mondo. Recentemente i praticanti di quest'arte marziale erano più di 1.600.000 sparsi in 90 differenti paesi. Il cuore dell'Aikido. La filosofia del Takemusu Aiki parla degli sforzi che ognuno di noi deve fare per promuovere la pace a tutti i livelli, quella pace che il leggendario fondatore, Morihei Ueshiba, credeva fosse il nucleo dell'Aikido. Takemusu Aiki significa "la forza che genera la vita capace di trasformazioni illimitate": quest'idea è il fondamento spirituale su cui poggia l'Aikido. Il libro - tradotto prima in inglese e oggi, finalmente, in italiano - attinge all'essenza della filosofia e della spiritualità del fondatore, basata sulla religione scintoista. Sottolinea l'importanza dell'armonia nelle arti marziali e della promozione della pace che si può ottenere allontanando l'aggressività attraverso l'armonia.Questo testo di Morihei Ueshiba avrà un posto speciale nel cuore dei praticanti di aikido.
I venti principi del karate. L'eredità spirituale del Maestro
Gichin Funakoshi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2010
pagine: 128
Gichin Funakoshi, "il padre del karaté", una volta disse che "lo scopo ultimo del karaté non è vincere o perdere, ma perfezionare il carattere di chi lo pratica". Al fine di fornire sostegno a quest'attitudine che va mantenuta tutta la vita, offrendo una guida ai futuri praticanti, egli redasse i suoi ormai leggendari "Venti principi". L'approccio del Maestro Funakoshi dà più importanza alle considerazioni di ordine spirituale e all'agilità mentale più che agli aspetti legati alla forza fisica e alla tecnica. I praticanti non devono fare affidamento soltanto sulla tecnica - pugni, calci, parate - ma devono coltivare in pari misura anche gli aspetti spirituali della pratica. "Occupati di te stesso, il resto verrà da sé" è il messaggio che lasciò ai posteri oltre sessantanni fa. Essendo assiomi, i "Principi" di Funakoshi si prestano a varie interpretazioni. Il secondo principio, ad esempio esempio ("Nel karaté non esiste iniziativa") ha dato origine a infinite riguardo al suo vero significato. Molte di queste ambiguità vengono chiarite dal commento, ricco di riflessioni filosofiche, di episodi storici oltre che di consigli per chiunque stia cercando il modo migliore di praticare la Via. Questo trattato, è stato tradotto in inglese per la prima volta da John Teramoto, anch'egli praticante di karaté.
Hagakure. All'ombra delle foglie. Precetti per un samurai
Yamamoto Tsunetomo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2010
pagine: 250
L'Hagakure è uno dei monumenti della letteratura nipponica dell'epoca feudale. Certamente l'autore, Yamamoto Tsunetomo, non fu solo un letterato e un funzionario amministrativo ma fu pure un esperto di bugei ("arti del guerriero"), poiché anche in tempo di pace l'addestramento militare costituiva una parte importante nell'istruzione del bushi. E anche se Tsunetomo non dà una particolare importanza all'abilità nelle tecniche del combattimento, nell'Hagakure vi sono numerosi riferimenti alle arti marziali. Questo testo, che contiene principi di vita validi ancora oggi, oltre a testimonianze di usi e costumi dell'epoca dei samurai, ha avuto una grande influenza su tutta la letteratura giapponese fino al Novecento, arrivando a ispirare autori come Yukio Mishima, forse l'ultimo in epoca moderna a viverne profondamente lo spirito.
La mente senza catene. Scritti di un maestro Zen a un maestro di spada
Takuan Sôhô
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2010
pagine: 130
Takuan Sôhô è una delle figure che meglio rappresentano la nobiltà e la profondità di spirito delle arti marziali giapponesi. Un personaggio che assomma in sé le doti del monaco Zen e quelle del samurai essendo stato Maestro della scuola Rinzai e Maestro di Miyamoto Musashi, il più leggendario spadaccino del Giappone feudale, oltre che amico di un altro leggendario samurai, Yagyu Munenori. Questo suo breve trattato viene letto ancora oggi come breviario - insieme al Libro dei Cinque Anelli di Musashi - anche dai manager e dagli uomini di marketing perché contiene il senso più profondo dell'arte della strategia con un approccio Zen.
Il samurai solitario. Miyamoto Musashi
William Scott Wilson, Musashi Miyamoto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2010
pagine: 288
A tredici anni, Miyamoto Musashi uccise un uomo nel primo dei molti duelli che sostenne nella sua vita. A trent'anni aveva affrontato più di sessanta scontri, senza perderne nemmeno uno. Sarebbe vissuto altri trent'anni senza uccidere nessuno, bensì limitandosi a soffocare qualsiasi azione dell'avversario fino a costringerlo ad ammettere la sua superiorità. Nello stesso periodo cominciò a espandere i propri orizzonti, dedicandosi al Buddhismo Zen e alla pittura a olio di china in cerca della vera Via. Musashi fu una leggenda della sua epoca. La sua arma preferita era una spada di legno, e raramente combatté usandone una vera. Sconfisse i suoi avversari giocando d'astuzia, o ritorcendo contro di essi la loro stessa forza. Raggiunto lo sviluppo massimo delle sue abilità, iniziò a evolversi artisticamente e spiritualmente, diventando uno dei pittori e dei calligrafi più abili del Paese e al contempo intensificando la sua pratica dello Zen. Riuscì a incanalare le sue capacità marziali nella ricerca di qualcosa di più profondo, rimanendo sempre un viaggiatore solitario, rifuggendo il potere, la ricchezza e le comodità che gli sarebbero derivate da un impiego al servizio di un signore feudale, e preferendo la ricerca costante della verità, della perfezione e della vera Via. Giunse infine a comprendere che la perfezione in un'arte, fosse questa di pace o di guerra, permetteva di raggiungere una comprensione spirituale più profonda.
Lo spirito del fiore. Fushikaden. L'arte del Nô
Motokiyo Zeami
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2012
pagine: 144
Il volume presenta la traduzione del Fushikaden, che è sempre stato una sorta di bibbia - per secoli rimasta segreta - per gli attori del No, fin da quando Zeami Motokiyo perfezionò il genere drammatico e scrisse per esso numerose note. Il No è una forma drammatica composta in sostanza da mimo o recitazione, canto poetico e musica, eseguiti su un palcoscenico del tutto disadorno, a eccezione di quattro colonne e la raffigurazione di un grande albero di pino sullo sfondo. Per alcuni drammi possono esservi dei semplici arredi scenici, ridotti agli elementi essenziali e raffinati al punto da costituire mere suggestioni. Tale minimizzazione costituisce l'essenza della stessa rappresentazione drammatica. Tutte le complicazioni non necessarie vengono eliminate e la presenza principale di fronte allo spettatore è una non-presenza, uno spazio e un tempo vuoti. È per questo che qualsiasi parola, movimento o suono - per quanto lieve - assume una rilevanza straordinaria. I samurai di alto rango praticavano la recitazione, la danza e il canto del No con sincero entusiasmo, poiché lo collegavano in parte alla perfezione di una cultura superiore e in parte allo studio del Buddhismo Zen, e talvolta perfino all'arte della spada. Ancor oggi, il Fushikaden viene letto con molta assiduità, confermando con la sua stessa brevità l'affermazione secondo cui "lo studio del No è in realtà lo studio della cultura giapponese in generale".
Mistico, sciamano, oracolo, sacerdote. La preghiera senza parole
Michael R. Saso
Libro
editore: Edizioni Mediterranee
anno edizione: 2025
pagine: 180
"Mistico, sciamano, oracolo, sacerdote" è un viaggio incredibile tra le diverse tradizioni sperimentate da Michael Saso nella sua lunga vita. Un compendio eccezionale, nel quale egli svela diversi “segreti” e illustra anche una serie di esercizi spirituali fino a ora inaccessibili, in un’approfondita esplorazione dei ruoli e delle pratiche di diverse figure religiose e mistiche in varie culture asiatiche (Buddhismo, Induismo, Taoismo e altre pratiche spirituali).