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Edizioni La Meridiana: Premesse... per il cambiamento sociale

La supervisione relazionale. Metodologia applicata all'individuo e ai gruppi

La supervisione relazionale. Metodologia applicata all'individuo e ai gruppi

Paola Scalari

Libro

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2025

pagine: 196

Questo libro è un dono che l'autrice fa a tutti i professionisti che si occupano della cura, dell'aiuto e della crescita delle persone condividendo anni di esperienza in supervisioni individuali e di gruppo. Un dono ancora più prezioso perché delinea un metodo di supervisione, quello relazionale, che accompagna il lettore nell'apprendimento di un modello psicosocioanalitico attraverso il racconto di situazioni complesse accolte in setting individuali, gruppali e istituzionali. La supervisione sostiene e supporta i professionisti a imparare ad ascoltare se stessi mentre ascoltano l'altro, fungendo da "spazio di digestione" di stati emotivi che possono intossicare la mente se non vengono compresi ed elaborati. Attraverso un processo che prevede di "lavorare insieme", articola contenitori relazionali che accolgono le situazioni di malessere e di disagio con l'obiettivo di dare parola a questi stati emotivi. Nel libro la supervisione relazionale è presentata e raccontata come un'azione di cura umile e riparativa, quasi da "rammendatrice". Un riparare, riannodare e risignificare legami che diventa necessario affinché chi cura continui a farlo bene stando bene. Il testo, arricchito da numerosi esempi clinici che illustrano il metodo di lavoro dell'Autrice, esplora in profondità la supervisione relazionale nel campo della salute mentale, della cura sociale e del lavoro educativo, mettendo in luce come la relazione tra supervisore e supervisionato possa rappresentare la chiave per una pratica professionale consapevole e trasformativa.
20,00

La guerra è finita. Psicopatologia della guerra e sviluppo delle competenze mentali della pace

La guerra è finita. Psicopatologia della guerra e sviluppo delle competenze mentali della pace

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2024

pagine: 230

Le pagine di questo libro prendono in esame da un punto di vista psicoanalitico le radici affettive della guerra e le sue motivazioni profonde, ma anche l’importante cammino che il processo di civilizzazione è riuscito a fare nel corso degli ultimi secoli per eliminare questa folle pratica dalla mente dell’uomo. Le motivazioni e la cultura della guerra sono ancora forti e ben radicati nella mente dell’uomo. Da più di un secolo però stanno crescendo e si stanno rafforzando, soprattutto nell’area dei valori etici e nelle nuove generazioni, le competenze psicologiche della pace. Il cervello dell’uomo è di fatto interessato da un processo di trasformazione che lo adatta a una nuova “economia affettiva” che non prevede più la guerra come sistema di difesa e di piacere. Si tratta di un cambiamento storico e genetico inevitabile, i cui segnali esterni sono visibili nelle profonde mutazioni della nostra cultura. La violenza e la guerra, tuttavia, hanno radici profonde. Anche in questo secolo, dunque, dobbiamo rassegnarci alle sue terribili immagini di distruzione e sofferenza. Le reazioni indignate della maggioranza della popolazione mondiale allo scoppio delle guerre tra Russia e Ucraina e tra Israele e Hamas, tuttavia, mostrano come, rispetto al passato, la violenza folle dei conflitti armati abbia sempre meno spazio tra gli ideali condivisi dagli esseri umani. Com’è evidenziato nelle pagine di questo libro, il processo psicologico che si è messo in movimento inconsapevolmente soprattutto in Occidente va nella direzione di una maggiore integrazione a livello inconscio tra le diverse parti del Sé. Per realizzare pienamente il modello interno pacifista che lo psicoanalista Franco Fornari negli anni Ottanta aveva definito come “Democrazia affettiva”, tuttavia, è necessario avere una rotta precisa verso cui indirizzare la nostra cultura. L’obiettivo di questo libro, dunque, è quello di definire più chiaramente questa bussola interiore non ideologica che può guidare chi ama la pace.
20,00

Con ago e filo. Trauma psicologico, lacerazioni e cure possibili

Con ago e filo. Trauma psicologico, lacerazioni e cure possibili

Giuseppina Calvo

Libro

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2023

pagine: 88

A volte accade che l’adulto mostri una violenza che il bambino non può comprendere e dalla quale viene turbato, lacerato. Se poi questo adulto è uno dei riferimenti affettivi del piccolo, la ferita è ancora più profonda e porta l’anima dei piccoli ad inabissarsi nel profondo del proprio fragile sé. L’incontro con un adulto vivificante, però, diviene occasione per risalire dal fondo, per ritornare alla luce, per ritornare a respirare e, nel calore del fuoco relazionale, provare ad esserci, provare a scegliere di starci in questa vita. È nella stanza d’analisi che si cerca, insieme, di ricucire con ago e filo gli strappi del tessuto dell’anima, ormai ridotta a brandelli che, con pazienza e lentezza, si cerca di riparare, come nelle storie di Melissa, Valentina, Lucia e Virginia, Simona e Melania, Celeste, Elia e Salvatore narrate in questo testo. Il percorso con il terapeuta, in questi casi, diviene occasione di cura, nel senso di prendersi cura, di prendere con sé la fatica dell’altro, la scelta del paziente e, maneggiandola con delicatezza, dare spazio e tempo. Nell’intimità di una stanza accade qualcosa di magico quando “due personalità s’incontrano” autenticamente: la condivisione può avvenire, la storia può iniziare e si può cominciare… a filare.
13,50

Ridisegnare la bussola educativa. Gli effetti del trauma pandemico nei bambini e nei ragazzi

Ridisegnare la bussola educativa. Gli effetti del trauma pandemico nei bambini e nei ragazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2022

pagine: 178

“Le pagine che leggerete raccontano un processo inedito nato dalla consapevolezza che la pandemia aveva e stava modificando tutti, con un impatto sui bambini e le bambine però sconosciuto che disarmava noi adulti. ‘L’intento della nostra Ricerca-Intervento – scrive bene Paola Scalari – è saperne di più su cosa stia accadendo ai bambini che crescono in relazione ad adulti spaventati essi stessi dalla morte causata da un virus sconosciuto’. Il metodo in una ricerca non è un fattore irrilevante. E il tema del metodo da darsi ci ha portato a sentire l’urgenza di pensare e metterne in campo uno mai sperimentato. Uscire dalle gabbie delle ricerche, anche tante, fatte a partire dalla domanda ‘come stanno i bambini’ facendo un’operazione non fatta mai da altri: ‘Stare sul noi piuttosto che sul loro’. Stare cioè su quello che il disagio dei bambini e delle bambine provoca in noi generando un senso di inadeguatezza mai provato. Il libro e tutta la ricchezza polifonica del suo contenuto è un altro passo del processo avviato per arrivare a un atto generativo che ci faccia cambiare paradigma. Che è quello che questi anni ci stanno chiedendo. Sentiamo di aver tracciato una strada ponendola come cartello stradale su un percorso che ha attinto allo sguardo di un maestro, Francesco Berto, che amava perdersi nelle parole dei bambini. Una sola accortezza ai lettori: non approcciatevi a queste pagine per sapere come si può fare. Approcciatevi lasciandovi catturare dal flusso del processo e provate a sostare nelle domande, nelle condivisioni di ognuna delle voci che leggerete, lasciandovi rapire dal bisogno di fare rete e lavorare in gruppo.” (dalla prefazione di Elvira Zaccagnino) Con i contributi di Raffaella Bonetti, David Cerantola, Daniela Cerrati, Erika Gallo, Gloria Lanciotti, Maria Teresa Lerda, Elena Malaspina, Elena Nobile, Chiara Panni, Rosangela Paparella, Giuliana Tonoli, Gabriella Zubelli.
20,00

Abitarsi. La psicantria delle emozioni. Esplorazione cantata dell'animo umano

Abitarsi. La psicantria delle emozioni. Esplorazione cantata dell'animo umano

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2022

pagine: 166

Questo libro è il quarto del progetto ideato dagli autori che hanno unito la passione della musica alle loro professioni. Come i precedenti, la musica è lo strumento per svelare a se stessi e agli altri i mondi che ci abitano e abitiamo. Mentre i primi tre libri esploravano temi sociali, questo e le canzoni che lo accompagnano, partendo da alcune emozioni primarie come la rabbia e la paura, indagano le emozioni secondarie che nascono dall’interazione sociale, come la vergogna e l’invidia, fino a raccontare sentimenti più complessi e nobili come la gratitudine, la gentilezza, il coraggio, la speranza e altri meno salutari come l’odio. Riconoscere e dare un nome alle proprie emozioni, riuscire a descriverle nei correlati corporei, capirne la funzione all’interno delle relazioni umane, con l’obiettivo di imparare a regolarle internamente, rappresentano competenze fondamentali per il raggiungimento del benessere psicologico. L’intento degli autori con questo lavoro è stato quello di scrivere canzoni originali che potessero contribuire a raccontare e spiegare le emozioni e i sentimenti, come segnali utili e importanti nella spinta all’azione e nelle interazioni sociali. Brani che vogliono porre l’accento sul variegato mondo interiore, per aiutarci anche a descrivere ciò che sentiamo, riuscendo a dare un nome ad esperienze emotive con l’aiuto della musica. Cantare le emozioni per dirsi le emozioni. Un libro da leggere e ascoltare. E anche da canticchiare grazie ai QR code presenti nei diversi capitoli. Un libro per chi professionalmente si prende cura degli altri imparando ad aver cura di se stessi.
22,00

Maternità e sesso. Studio psicoanalitico e psicosomatico

Maternità e sesso. Studio psicoanalitico e psicosomatico

Marie Langer

Libro

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2022

pagine: 350

"Maternità e sesso", uscito nel 1951 in Argentina, è stato il primo testo di Marie Langer ad essere pubblicato in Italia nel 1981, collocandosi all’interno della lunga ricerca che le psicoanaliste donne hanno intrapreso per rispondere all’interrogativo di Freud: «La grande domanda, alla quale nemmeno io ho saputo rispondere malgrado trent’anni di lunghe ricerche, è questa: che cosa vuole la donna?» Attraverso questo testo, Marie Langer aiuta a scoprire e a portare avanti la ricerca sul sentire femminile, sul vissuto interiore della donna, sulle conflittualità relazionali che vivono ogni madre, moglie e figlia. Sono sentimenti, stati d’animo e vissuti contraddittori che ancor di più in questo inizio del terzo millennio, a distanza di settanta anni dalla prima pubblicazione di questo testo, segnano il nostro tempo. Ad una maggior libertà culturale non ha dunque corrisposto un’importante liberazione psichica. Alle volte i sintomi che narrano questa storia di identificazioni tra donne della famiglia sono ancora più enigmatici, ma permangono dolorosamente nella vita di molte ragazze, madri e anziane signore. La repressione sessuale oggi è meno incisiva, ma non è meno intenso il dialogo di ogni donna con il suo corpo. Riproporre al pubblico questo libro significa riportare la dimensione femminile al centro della ricerca del sapere psicosocioanalitico mostrando come le fantasie sul corpo determinino le paure più profonde. Dice Langer aprendo il suo libro: “Questo è un libro in più sulla donna. Uno tra i tanti”. Noi vorremmo ribadire che è un libro unico e cruciale per comprendere il mondo femminile. (dalla Presentazione a cura di Aurelia Galletti e Paola Scalari)
35,00

Migrare nel web. Comunicazione relazionale a distanza nella cronaca di un biennio vissuto con il virus

Migrare nel web. Comunicazione relazionale a distanza nella cronaca di un biennio vissuto con il virus

Paola Scalari

Libro

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2022

pagine: 228

I lunghi mesi che all’inizio del 2020 hanno visto l’esplosione della pandemia da Covid-19 sono già iscritti nella storia dell’umanità come un momento di passaggio catastrofico, portatore di lutti, perdite, capovolgimenti di stili di vita, amplificatore di disuguaglianze e sofferenze, come per tutte le catastrofi. Una riflessione su quello che ci ha permesso di restare umani comincia a essere possibile soltanto a distanza di due anni dalla prima emergenza sanitaria. L’autrice, a partire dalla sua esperienza diretta di professionista e studiosa delle persone e dei legami tra le persone, si rivolge con questo testo a chi come lei prima nei lunghissimi mesi del lockdown, e poi nella fase di limitazioni, ha visto cambiare radicalmente il suo lavoro con le persone. Terapeuti, insegnanti, educatori, assistenti sociali, tutto un mondo di operatori, da lei definiti in modo assai significativo operatori reazionali, che il lockdown ha posto in un territorio di esilio coatto, nell’impossibilità di incontrarsi in presenza sono il campo di ricerca e i destinatari di questo testo. È stato il web a fornire risposta e antidoto all’esilio, anche per i professionisti della relazione, con uno spostamento di massa che l’autrice definisce nella sua sostanza e al tempo stesso nel significato metaforico che contiene come una vera e propria migrazione. Migrare infatti è da sempre una delle strategie di adattamento che la vita utilizza per attraversare i cambiamenti, soprattutto i cambiamenti che hanno segnato le sorti del nostro pianeta con le grandi catastrofi. Leggere queste pagine può aiutarci a rimettere in moto i pensieri. La questione era, e rimane, quella del restare umani. Insieme. Introduzione di Rosangela Paparella.
20,00

Frammenti. Piccole storie di psichiatria

Frammenti. Piccole storie di psichiatria

Ernesto Buondonno

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2022

pagine: 328

«Ho vissuto nei tristi e sconvolti luoghi della follia ed è incredibile l’insospettata spiritualità che ho incontrato in quei mondi. Vi sussistono sentimenti che come semi, sopravvivono sepolti e fioriscono in infinite forme e colori meravigliosi. Può comprenderlo veramente solo chi, al di là della tecnica, ha imparato ad essere vicino a quelle anime.» "Frammenti. Piccole storie di psichiatria" narra, in oltre duecento brevissimi racconti, il Manicomio, le sue violenze, la lotta di liberazione, la presa di coscienza di un medico e di un uomo, l’incontro decisivo con la figura umana e intellettuale di Franco Basaglia e con l’umanità sofferente. Buondonno racconta la storia del suo cambiamento personale e professionale ponendo al centro la domanda che per sempre lo ha interrogato: la lunga cecità verso la violenza e il sopruso da parte di lui medico (studioso e di sinistra), la potenza negativa del manicomio, che nella sua disumana assurdità tuttavia irretisce, soggioga, devia. Quale meccanismo agisce? L’induzione dell’ambiente e dei pregiudizi dominanti e l’ambigua banalità del male sono alibi sufficienti? E se non lo fossero, cos’altro ci sarebbe da capire, da spiegare per evitare che si riproduca quel “vero e proprio contagio di violenza” che Buondonno – pur avendolo poi con passione e coscienza combattuto – si rammarica di aver subito e a lungo non contrastato? La zona dominante del libro, forse la sua mozione segreta, è il diagramma di una crisi, il riflesso di una progressiva presa di coscienza che drammaticamente svela sia il manicomio per quello che è (un ergastolo che punisce, che ammala e non cura) sia l’anacronismo di una disciplina psichiatrica nei cui micidiali tabù politici – come negli annosi protocolli clinici – si annida tutto il peggio di quanto fu detta l’autobiografia italiana. La storia di Ernesto Buondonno è la nostra storia, la storia di tutti, di chi ha lottato per il cambiamento, di chi ha cercato di ostacolarlo e di chi è rimasto alla finestra.
22,00

Padri allo specchio

Padri allo specchio

Valeria Russo

Libro

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2021

pagine: 112

È difficile trovare nei libri la voce dei padri, più facile incontrare quella di chi cerca di analizzarli, interpretarli, comprenderli; spesso si parla di loro, ma difficilmente si parla con loro. I padri non amano raccontarsi, o meglio non lo fanno di primo acchito, e sono pochi i luoghi e le relazioni in cui un uomo trova uno “spazio” aperto e accogliente, disponibile a stare in ascolto del suo racconto di paternità. Alcuni uomini tengono la storia della loro vita di padre scritta nel cuore: non che non ci siano parole da dire, il problema è che si fatica a dirle. Non si sa esattamente quali siano, come dovrebbero essere pronunciate, messe in ordine. Per cui riesce più facile inscenare un brindisi che una narrazione intorno al mondo dei sogni, dei desideri, delle paure, delle emozioni che ognuno trova dentro di sé quando si inoltra nel viaggio della propria paternità. Questo libro apre una porta sulle loro storie. Li narra, mostrandoli in tutta la loro disarmante bellezza e verità; li mostra fragili e forti allo stesso tempo, presenti e coinvolti, desideranti e sognatori, ma anche consapevoli e coerenti con un ruolo che, seppure a volte descritto in letteratura come “assente” o “evaporato”, in realtà non è tale. Introduzione Alberto Pellai.
14,50

E non mi chiami signora bella! L'ascolto e il racconto nel percorso di cura

E non mi chiami signora bella! L'ascolto e il racconto nel percorso di cura

Paola Cosolo Marangon

Libro

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2021

pagine: 300

Anche con la malattia vale quello che Bonatti diceva delle esperienze in montagna. Ognuno vive in maniera unica e irripetibile la propria esperienza, sia per arrampicare, fare una semplice passeggiata o scalare un imprevisto Ottomila. Non esistono nella vita mete regalate, anche le più banali sono il frutto dell’impegno e della fatica. Pagine che buttano fuori la paura e il dolore, ma che esprimono coraggio, quella forza e quella voglia di credere nel futuro. Trascorsi nove anni dalla scoperta del cancro, per Paola è giunto il momento di donare agli altri questa sua intima esperienza con la malattia scrivendo pagine dense di significato, tese ad aiutare anche e soprattutto chi sta dall’altra parte. Lì dove il tempo è sospeso, cadenzato solo dalle terapie, dove la vita si stravolge nei ritmi, nelle priorità e nei desideri, bisogna imparare ad aiutare. Un aiuto che non sia invadenza, che non esageri nei modi e nei tempi, perché è importante imparare quella vicinanza discreta che dice sommessamente e con amore: “Io sono qui”. Prefazione Manuela Quaranta Spacapan.
18,50

Cultura delle differenze e sessualità. Dal rapporto sesso/genere alla fluidità dell'identità

Cultura delle differenze e sessualità. Dal rapporto sesso/genere alla fluidità dell'identità

Alessandro Taurino

Libro

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2021

pagine: 134

Di cosa parliamo quando facciamo riferimento a categorie quali sesso, genere e differenze di genere nell’ambito della riflessione sulle sessualità oggi? È possibile ancora considerare il sesso (e quindi la biologia) come un destino da cui non è possibile sfuggire relativamente alla definizione dell’identità di genere individuale? Il costrutto di genere aiuta a destrutturare visioni biologiste? È corretto legare l’identità sessuale a una logica dicotomica (differenza maschio-femmina) fondata sul sesso? Oppure è possibile acquisire codici ermeneutici in grado di dare statuto di esistenza e legittimazione a soggettività che sfuggono alla classificazione insita nel binarismo sessuale? A partire da queste domande il volume compie un viaggio nel complesso universo delle identità sessualmente connotate, attraverso il continuo riferimento a un articolato corpus teorico-epistemologico e metodologico di matrice psicologica (e non solo). L’obiettivo che accompagna la riflessione è chiarire che, per comprendere la complessità della realtà che abitiamo, è necessario interrogare stereotipi culturali e categorizzazioni biologistiche, i cui riflessi incidono fortemente sui processi di costruzione identitaria di ciascuno/a. Le pagine sono un invito a guardare l’essere umano, il Sé e la corporeità, con occhi liberi da approcci naturalistici e deterministici, aprendo il varco alla comprensione di tutte quelle soggettività sessuate che, incarnando il nomadismo, l’ibridazione e la fluidità, superano le strettoie del dimorfismo sessuale. L’autore accompagna per mano lettori e lettrici verso l’acquisizione di un vero e proprio “discernimento empatico” che, rispetto alle questioni di genere, si fonda su paradigmi inclusivi, pluralisti e democratici. L’esito è la valorizzazione di una profonda e radicale cultura delle differenze fondata sul principio della relazione, della reciprocità, della condivisione, dell’amore, della nonviolenza, della tutela dell’autenticità e della garanzia dei diritti.
16,00

Il guaritore infetto. La cura ai tempi del coronavirus

Il guaritore infetto. La cura ai tempi del coronavirus

Nadia Muscialini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2020

pagine: 162

Prima di covid-19 veleggiavamo in tutta serenità verso quel “sempre”, inesistente in biologia, ma ben radicato nelle nostre speranze. La pandemia da covid-19 ha improvvisamente interrotto la navigazione con un inaspettato naufragio. Non è cambiato proprio nulla: il destino e la fragilità biologica dell’uomo rimangono sempre quelli. Solo che improvvisamente abbiamo preso coscienza di quanto possiamo essere deboli e di come il destino di tutti ci coinvolga. Il covid-19 ha trasformato tutti gli “altri” in “noi” e abbiamo improvvisamente preso coscienza dell’impossibilità di fronte all’ignoto della certezza di sapere sempre come guarire, richiamando la necessità della cura. Il prendersi cura ai tempi del coronavirus, ci dicono queste pagine, è possibile anche quando il guarire non è possibile. La trasformazione del compito del medico da guaritore a curante richiede un cambio di mentalità, un lasciar posto alla solidarietà e all’empatia. Vuol dire anche accettare, come “guaritori”, che il dolore degli altri ci ferisca; vuol dire prendere coscienza che quello che solitamente tentiamo di nascondere non è mero indice di debolezza, ma evidenza del fatto che si è uomini e donne come gli altri. E come tutti si soffre e si è vittima del dolore: il dolore dei curanti necessita esso stesso di essere preso in cura. L’epidemia da coronavirus è stata un’esperienza traumatica collettiva e come tale va curata attraverso l’elaborazione, la comunicazione e la catarsi. Le va data voce perché la parola è essa stessa cura.
16,50

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